ORA TUTTI IN DISCUSSIONE

Se con la Salernitana avevamo usato la chiave della difesa mediatica per giustificare e spiegare una mancata vittoria che vittoria era, non mettendo troppo il dito nella piaga sulla prestazione, questa volta, invece, non possiamo proprio esimerci dal chiedere a tutta la squadra un'esame di coscienza, che vuol dire mettersi la mano sul cuore e verificare quanta voglia c'è di dare tutto per la maglia.

Ci sono delle attenuanti come i sette infortunati e quasi tutto il centrocampo titolare assente, ma questo non basta per poter giustificare un inizio di stagione che fa acqua, soprattutto  per questa disfatta europea che pesa, visto che i bianconeri non erano mai partiti in Europa perdendo le prime due partite del girone.

Adesso alla Juventus non servono parole, come non servivano prima, servono realmente i fatti, a partire dalla gara con il Monza e dalla doppia sfida con il Maccabi che va vinta, purtroppo non ci sono se, ma, perché, servono risultati che poi sono l'unica medicina.

Allegri e la squadra hanno a disposizione il tempo per rimediare, ma devono far qualcosa, perché il secondo tempo della gara con il Benfica e' stato brutto, totalmente disarmante con una squadra che non riesce a reagire alle difficoltà e che non riesce a reagire alle difficoltà che ci sono nella partita, quando si subisce una rete, quando la gara cambia.

La sfida con il Benfica certifica che tutti sono in discussione una discussione che durerà a lungo, da oggi in avanti si è già sotto esame e siamo solo a settembre. Una discussione che richiede maggior lavoro e meno tempo libero e soprattutto meno giorni liberi...
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