INSIDE THE MARKET - MANDZUKIC, I RISCHI ED I VANTAGGI DI UN SACRIFICIO DA FARE
Mario Mandzukic, al passato, così ne ha parlato Fabio Paratici sabato e così forse ne dovremo parlare a breve quando il croato passerà ad un'altra squadra, da capire se in questi giorni o a gennaio. Una partenza importante e dovuta, viste le esigenze societarie ma anche tecniche che non lo vedevano al centro del progetto.
SOLUZIONE IN MENO - per la Juventus una soluzione in meno, Maurizio Sarri ha deciso che il contributo aereo di Marione non è fondamentale e probabilmente questo limiterà le soluzioni tattiche che comunque vedono molta più palla a terra.
SAREBBE DA TENERE COME CAMBIO, MA... - sicuramente nella possibilità di una rosa ampia, forse infinita, Mario Mandzukic sarebbe da tenere, senza se e senza ma, ma non è possibile, perchè ci sono già troppi calciatori offensivi e non si può dare a Mandzukic lo spazio che era di Kean la scorsa stagione.
ORGOGLIO CROATO E PROBLEMA DI GESTIONE - da considerare, poi, che Mandzukic ha anche un grande orgoglio, non vorrà mai sentirsi una riserva, come è ora e se ha rifiutato tutto è perchè sperava di cambiare le sorti, cosa che non è riuscito a fare. Tenerlo infelice sarebbe un grande problema di gestione, un tema non compatibile per mantenere un clima sereno.
IL RISPARMIO - la Juventus senza Mandzukic, poi risparmierà parecchio, dieci milioni circa di ingaggio lordo per due anni e un incasso tra gli otto e dieci milioni, sono praticamente tra 25 e 30 milioni complessivi, non poco, quasi come coprire il buco attuale di bilancio, insomma, a Torino due calcoli se li sono fatti, grande perdita tecnica ma grande risparmio economico, un sacrificio da fare...