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TJ - SARRI: "Lo scudetto non è mai scontato. Sassuolo sulla stessa strada dell'Atalanta. Demiral non l'ho visto in grande difficoltà. Vediamo come sta Bonucci. Che rimpianto Chiellini"

14.07.2020 16:46 di  Simone Dinoi  Twitter:    vedi letture
LIVE TJ - SARRI: "Lo scudetto non è mai scontato. Sassuolo sulla stessa strada dell'Atalanta. Demiral non l'ho visto in grande difficoltà. Vediamo come sta Bonucci. Che rimpianto Chiellini"

Maurizio Sarri presenta Sassuolo-Juventus, gara valida per la 33ª giornata di Serie A, in programma domani alle 21:45 Mapei Stadium di Reggio Emilia. Tuttojuve.com vi riporta la conferenza stampa dell’allenatore bianconero in diretta.

La Juve sta incontrando formazioni in palla. Quanto potrà pesare l’entusiasmo del Sassuolo?

"Al di là dell’entusiasmo può pesare che il Sassuolo è una di quelle squadre che ha preso la strada dell’Atalanta. Ha un progetto, ha un allenatore bravo e la incocci in un momento positivo. Sicuramente è una squadra pericolosa, dal punto di vista offensivo ha pericolosità fuori dal normale. L’entusiasmo può però pesare anche da parte nostra perché questo è un momento in cui ci giochiamo roba importante. Dobbiamo essere alla pari a livello di entusiasmo e di motivazione”.

Quali sono le difficoltà e le diversità nell’affrontare il Sassuolo rispetto all'Atalanta?

“L’Atalanta è una squadra che durante il percorso è anche cambiata perché negli ultimi anni è diventata molto più pericolosa offensivamente e poi sono talmente aggressivi difensivamente che ti mettono in grande difficoltà. Il Sassuolo è una squadra che ha una propensione al palleggio fuori dal normale, riesce a togliere possesso palla agli avversari e a fare le partite. È una difficoltà che verrà fuori anche domani perché vedendoli non si fanno remore contro le grandi squadre ad andare avanti sul loro percorso. Dobbiamo tenerne conto così come che a tratti dovremo soffrire. È una cosa da prevedere e che ci deve far trovare pronti”.

Un giudizio su De Zerbi: ti rivedi in lui e lo invidi un po’ perché non ha la pressione di dover fare risultato a tutti i costi?

“Ognuno fa il calcio che deve fare e che può fare in base alle caratteristiche dei giocatori che ha a disposizione altrimenti diventi l'allenatore di te stesso e non di una squadra. Lui dà un'impronta alle proprie squadre, ha idee e cerca di applicarle. Mi sembra che fra gli allenatori giovani sia sicuramente il più interessante. Non lo so se mi assomiglia perché poi gli allenatori sono il frutto delle proprie esperienze quindi non è che penso che qualcuno di noi si ispiri totalmente a un altro allenatore. Avrà preso qualcosa, ma il 99% di quello che fa l'ha tirato fuori da testa e dalle sue esperienze”.

Ha la sensazione che questo scudetto sia stato dato per scontato da critica e tifosi?

“Questo scudetto non è scontato, è ancora da lottare, da soffrire e da combattere. Abbiamo la fortuna che è nelle nostre mani e se facciamo 11 punti nelle prossime 6 partite andiamo all'obiettivo. Non penso che ci sia qualcuno così superficiale da darlo per scontato perché nello sport un risultato scontato non esiste. Non lo so per quanto riguarda la critica perché cerco di estraniarmi da tutto e da tutti. Non frequento e non frequenterò mai i social per scelta di vita. Per quanto riguarda la gente per la strada mi sembra che ci dia appoggio e affetto".

Come sta Demiral?

"Sta come un ragazzo che viene da un'operazione al crociato. Sta bene perché vedendolo così non l’ho visto in grandissima difficoltà. Poi è rientrato ieri l'altro quindi diamogli un po' di giorni per allenarsi e per tornare un minimo in condizione. La sensazione è che sia guarito. Ora c'è da renderlo efficiente dal punto di vista della prestazione".

Il problema dei pochi gol del centrocampo è un reale problema per lei o è un momento così?

"La squadra mi sembra abbia fatto 17 gol in 6 partite quindi il problema realizzativo non lo vedo in questo momento come qualcosa che ci appartiene. Sappiamo tutti benissimo che il giocatore che ha più gol nei piedi è Ramsey per caratteristiche individuali. Poi abbiamo una serie di giocatori in crescita che quindi in futuro ci possono dare qualche gol in più e mi riferisco soprattutto a Rabiot e Bentancur".

Come stanno Bonucci e Pjanic?

“Quella di Pjanic è stata un’esclusione precauzionale, non aveva un grandissimo problema aveva solo un piccolo affaticamento all'adduttore che poteva diventare un problema. Poi non giocando giorno dopo ha subito fatto allenamento normalmente. Bonucci ha questo problema a un piede quindi oggi vediamo se la situazione è migliorata o no e vediamo se è il caso di farlo giocare o se tenerlo a riposo".

Come ha affrontato il problema della fase difensiva e delle distanze fra i reparti visto che potete allenarvi poco?

“La stagione è questa per tutti. Penso che storicamente nel campionato italiano non si è mai segnato come nelle ultime 4-5 partite. Queste sono condizioni che rendono difficile rendere solide le squadre. Abbiamo fatto la ripresa dopo il lockdown con 4-5 partite senza subire gol, non voglio neanche prendere in considerazione i gol di Milano perché frutto di un blackout di un quarto d'ora. Contro l'Atalanta devi mettere in conto di subire un gol. Loro viaggiano alla media di 3 gol a partita. È chiaro che in questo momento, giocando dopo uno stop così lungo, con poca preparazione, giocando in pieno luglio, la difficoltà delle squadre di rimanere corte e compatte per tutta la partita è raddoppiata rispetto a prima e tutte le squadre lo vanno a pagare subendo più di quello che subiscono normalmente. Questo è un problema con cui dobbiamo fare i conti e penso che in questo momento rimanere ordinati in certi momenti della partita è una delle qualità che può più premiare”.

Le condizioni di Chiellini? Può fare più di uno spezzone?

"Chiellini è uno dei grandi rimpianti della nostra stagione. Dover fare a meno per così tanti mesi di un giocatore così importante è stato pesante e mi sembra anche che sia stato un aspetto poco sottolineato nella stagione perché è un giocatore che può essere trascinante. Ha fatto questo lungo stop per l'infortunio al ginocchio e quando si era ripreso poi si è dovuto fermare di nuovo due mesi per il lockdown ed è un'altra cosa che gli ha allungato un po' i tempi. Da 5 giorni si sta allenando con la squadra, lo vedo in crescita e in futuro ci potrà darà un grande apporto. In questo momento non penso sia in grado di giocare 90 minuti ma sta crescendo".

Quando avrà la possibilità di poter far rifiatare gli altri?

"Questo è un momento in cui dobbiamo fare pochi calcoli: dobbiamo avere nella testa solo il calcolo di fare 11 punti in 6 partite. A tutto il resto poi ci penseremo dopo. Abbiamo avuto ragazzi che hanno avuto riposo per delle giornate di squalifica. Domani abbiamo sicuramente Cuadrado che avrà un turno di riposo per la squalifica, Alex Sandro ha saltato 3-4 partite per un infortunio. Qualcosa sta cominciando a muoversi e spero che a breve saremo in grado di fare maggiori rotazioni".