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Sergio Porrini: "Juve in difficoltà, ad oggi non è la più forte. Squadra inallenabile? Vi dico perché si rimpiange Allegri. Sul campionato..."

23.02.2021 11:45 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Sergio Porrini: "Juve in difficoltà, ad oggi non è la più forte. Squadra inallenabile? Vi dico perché si rimpiange Allegri. Sul campionato..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex difensore bianconero campione d'Europa e del mondo nel 1996, Sergio Porrini, per parlare approfonditamente del momento Juve e non solo:

Come hai visto la Juventus nel monday night di campionato con il Crotone?

"Sicuramente è stato positivo il risultato così come Ronaldo che ha risolto la situazione, ma ci sono state delle difficoltà. Fino al primo gol, infatti, la Juve aveva fatto ben poco, per questo bisogna migliorare. Le cose bisogna cambiarle in fretta, non puoi sempre affrontare squadre come il Crotone. Sostengo sia troppo altalenante, ad oggi non si è ancora vista una squadra che possa far pensare di essere la più forte di tutte".

Le domande, alla fine, sono sempre tutte uguali in tal senso, ma è possibile capire come mai ci sono queste difficoltà?

"E' difficile da capire, sicuramente il problema in mezzo al campo lo si era riscontrato anche nella passata stagione. A mio parere, soprattutto in quella zona di campo, manca un po' di qualità e di giocatori in grado di rendere la manovra più fluida. Si spera sempre nella giocata del singolo, in particolare si conta sulle accelerazioni di Chiesa e sulla giornata giusta di Ronaldo. Pensavamo si giocasse un calcio diverso sia con Sarri che con Pirlo, invece siamo ancora qui a rimpiangere Allegri che nell'ultimo periodo bianconero era stato massacrato di critiche".

Sarri aveva parlato di squadra "inallenabile" qualche tempo fa, forse si può dire che sia difficile da allenare?

"Questa Juventus fa fatica ad avere un gioco spumeggiante come accadeva con il Napoli dello stesso Sarri, è nata per basarsi sulle individualità. A questo punto devi cercare di gestire il gruppo il miglior modo possibile, provando a trovare l'equilibrio tra la fase difensiva ed offensiva. Solo così puoi ottenere dei risultati positivi. Come dicevo, sul gioco c'erano grandi aspettative ma non vinci solo con quello. Piuttosto devi essere intelligente e fare come Allegri, l'unico che lo aveva capito ed era riuscito ad equilibrare questa squadra".

Anche se però Andrea Pirlo sembra essere migliorato rispetto all'inizio.

"Logicamente la prima esperienza non è facile per nessuno, a maggior ragione quando sei al timone di un grosso club che vince da molti anni. Alla base ci sono delle belle idee, ma ad oggi non si è ancora visto fino in fondo ciò che chiede Pirlo alla squadra. Spesso lascia in mano all'avversario il pallino del gioco, in alcuni momenti è poco aggressiva. Siamo sempre lì: vedi la Juve che migliora, poi basta la prestazione di Oporto per farti ricredere",

A te è mai capitato un momento del genere?

"Sì, ci sono momenti difficili ed annate dove non gira tutto bene. Mi sono capitati da giocatore e nel mio piccolo da allenatore, devi trovare la soluzione al più presto possibile. Perché ora arrivi al momento clou della stagione, c'è il ritorno in Champions e in campionato devi recuperare lo svantaggio. Il tempo per crescere lo hai avuto, ora bisogna vedere i risultati. Altrimenti rischi di trovarti con un nulla di fatto".

La Juve, però, rispetto alle ultime settimane sembra avere un calendario più semplice in campionato.

"Guardando il bicchiere mezzo pieno, la Juve è ancora in corsa per vincere tutto nonostante le prestazioni poco esaltanti. Il ritorno in Champions è alla portata, in campionato puoi potenzialmente essere a cinque punti nel caso in cui vinci lo scontro col Napoli e c'è una finale di Coppa Italia da vincere. Sicuramente ciò che emerge è che il passo falso, a dispetto di altri momenti, non è più perdonato".

A livello di singoli, giocatori come Kulusevski ed Alex Sandro non sembrano brillare particolarmente. Che ne pensi?

"I due citati sono giocatori che possono sempre far la differenza, poi ci sono momenti della stagione in cui ci sono altri compagni che fanno meglio fisicamente e sono più in forma. Non farei una analisi di questo tipo, per me è una questione di squadra. La Juventus a livello di gioco è in difficoltà, riesce a mostrare il proprio valore solo in determinati momenti della partita. Un giovane come Kulusevski può risentire di questo, Alex Sandro ha fatto dei campionati eccezionali e non si può pensare che ora sia diventato scarso. C'è bisogno, in generale, di più supporto. L'unico decisivo è Ronaldo, due gol fatti e altrettanto sbagliati, che sta dimostrando di essere un campionissimo".

Pensi che ci sia un po' di rimpianto per non aver operato nel mercato invernale? Magari un buon centravanti o un buon centrocampista poteva arrivare.

"Prendere per prendere non è mai la miglior soluzione, sicuramente la società avrebbe cercato di acquistare un top player. Alla Juventus devi prendere solo giocatori da Juventus, altrimenti è inutile".

In chiusura se dovessi scommettere una piccola somma di denaro, la punteresti sull'Inter?

"No, al contrario: la punterei sulla Juventus. Nonostante le difficoltà, la rosa juventina è quella più forte ed è quella che possiede la mentalità vincente. Quest'anno sta trovando l'Inter più solida e compatta nelle ultime settimane, sarà un bel duello".

Si ringrazia Sergio Porrini per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.