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Rezo Chokhonelidze (Dg Dynamo Kiev): "Juve match da vetrina, stimolati dall'affrontare CR7. Vi svelo il retroscena con Buffon. Pirlo? Vuole cambiare il calcio, vincerà la Champions"

30.11.2020 13:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Rezo Chokhonelidze (Dg Dynamo Kiev): "Juve match da vetrina, stimolati dall'affrontare CR7. Vi svelo il retroscena con Buffon. Pirlo? Vuole cambiare il calcio, vincerà la Champions"
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il direttore generale della Dynamo Kiev e con un passato decennale nel Milan, Rezo Chokhonelidze, per parlare approfonditamente della sfida di mercoledì sera e non solo:

Rispetto all'andata, quali sono le sensazioni in vista del match?

"La Juventus è sempre la Juventus, i nostri giovani come all'andata avranno la possibilità di poter acquisire ulteriore esperienza contro questi grandi campioni. Loro proveranno a batterci per dar la caccia al primo posto, noi invece vorremo ottenere un risultato favorevole per alimentare le nostre speranze di poter andare in Europa League. Sarebbe molto importante per il nostro club, Lucescu sta facendo un lavoro immenso".

Le dispiace che, a questo punto della competizione, siete già stati eliminati?

"Sapevamo fin dall'inizio di esser capitati in un girone con due top club, quindi abbiamo provato a far del nostro meglio pur conoscendo già la realtà. I nostri sono dei calciatori giovanissimi di talento, alcuni di loro campioni del mondo con la nazionale ucraina U20. Sarebbe bello poter qualificarci nuovamente in Champions l'anno prossimo".

Che cosa è successo nel doppio match con il Barcellona? Se in casa è arrivata una cocente delusione, al Camp Nou il risultato è stato molto bugiardo.

"E' successo che abbiamo affrontato a viso aperto una delle migliori squadre d'Europa, non sfigurando affatto. A Barcellona, addirittura, potevamo anche vincerla. Ciò che ritengo incredibile è come la Dynamo sia stata colpita dal 'Covid-19', nelle due sfide siamo stati decimati e molti dei nostri migliori giovani come Supryaga, Mykolenko, Shaparenko".

Quindi anche a Torino ci saranno molti assenti causa "Covid-19"?

"No, poiché i tamponi effettuati sono tutti negativi. Il problema è in realtà un altro: chi è stato in isolamento è tornato ad allenarsi negli ultimi giorni, purtroppo non sono tutti nella giusta forma. Ma non c'è da preoccuparsi, ci sono altri ragazzi pronti per poter onorare al meglio il match con la Juve. Tra l'altro vi posso dire che arriveremo a Torino attorno alle ore 18 di quest'oggi".

Prima le chiedevo le sensazioni, quindi che sfida sarà?

"Sarà l'occasione giusta per mostrare all'Europa intera i nostri giovani, lo faremo contro una grande squadra come la Juventus. Più che alla vittoria, penso al grande onore che mercoledì avremo nell'affrontare un top club".

E mercoledì rivedrà anche Andrea Pirlo, che conosce molto ma molto bene.

"Certo, già nella partita di andata ho avuto modo di parlarci. Andrea è molto ambizioso, perché con le sue idee vuole cambiare il calcio. Io lo definisco sempre un intellettuale del pallone, pian piano sta mettendo al servizio dei suoi campioni la grande esperienza maturata nel corso della sua carriera. Serve solo un po' di tempo, il pareggio di Benevento è solo un incidente di percorso. La Juventus di prima cercava di vincere in maniera individuale mentre ora vedo un gioco più collettivo. E alcuni giocatori sono già migliorati, guardate Alvaro Morata come è decisivo".

Che augurio vuoi fare ad Andrea?

"L'augurio è quello di vincere tutti i trofei in Italia, nel segno di Allegri che aveva vinto campionato, Coppa Italia e Supercoppa italiana. Credo in Andrea, ecco perché sono convinto che riuscirà a portare a Torino l'agognata Champions League. Entrerà ancor più nella storia di questo club. Se ci dovesse riuscire, festeggerò personalmente insieme a lui".

All'andata ricordo il grande dispiacere che aveva manifestato nell'assenza di Cristiano Ronaldo. Sarà felice di trovarselo di fronte come avversario?

"I nostri ragazzi sono molto stimolati dall'idea. Lo sono già stati nell'affrontare Messi, ora lo saranno nell'affrontare chi ha vinto per cinque volte la Champions League e il pallone d'oro". 

Sveliamo un retroscena: è riuscito Bushchan a fare una foto con il suo idolo Buffon?

"Assolutamente sì, non ci credeva di esser riuscito a realizzare un suo sogno. Alla fine del match lo abbiamo raggiunto nello spogliatoio, Buffon è stato un vero signore, cordiale e molto gentile con Heorhiy. Ma c'è da dire che fa parte della cultura italiana, non ho mai visto comportamenti scorretti o strette di mano evitate a fine partita".

Si ringrazia Rezo Chokhonelidze per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.