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Mirabelli: "Scontro verità, Juve con Conte avrebbe stravinto. CR7? Aveva espresso il suo gradimento al Milan. Donnarumma diventerebbe il migliore a Torino"

06.05.2021 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Mirabelli: "Scontro verità, Juve con Conte avrebbe stravinto. CR7? Aveva espresso il suo gradimento al Milan. Donnarumma diventerebbe il migliore a Torino"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex direttore sportivo del Milan nell'annata 2017-2018, Massimiliano Mirabelli, per avere il suo punto di vista sulla sfida con la Juve e non solo:

Juve e Milan non avrebbero mai immaginato di trovarsi con gli stessi punti a questo punto della stagione. Che sfida sarà quella dell'Allianz?

"Sarà uno scontro verità tra due squadre che si giocano davvero tanto in questa stagione. Entrambe sono due deluse di questo campionato: i bianconeri non pensavano di esser qui a giocarsi l'accesso Champions, i rossoneri hanno accarezzato il sogno scudetto e sono calati nel finale. La Juve, però, sono pieni di grandi giocatori, basta una loro giocata per portare a casa i tre punti".

Che cosa è successo alla Juventus? Perché si trova a giocarsi un posto in Champions e non è riuscita a lottare insieme all'Inter per il decimo di fila?

La Juve è la squadra più forte a livello di organico, a mio avviso ha pagato il fatto di mettere un allenatore alle prime armi come Pirlo. La differenza con l'Inter è stata proprio questa, perché Conte al suo posto avrebbe vinto il campionato con almeno sei o sette giornate di anticipo".

Tornando a Juve-Milan, chi arriva meglio fisicamente?

"Nessuna delle due è in forma, però devi cercare di raccimolare tutte le energie possibili ed immaginabili per fare il meglio possibile. Chi non riuscirà a centrare la Champions vivrà un dramma, per i soldi che arrivano dalla qualificazione visto il periodo difficile che stiamo attraversando. E anche le strategie, inevitabilmente, saranno modificate. Togliendo l'Atalanta, che per me andrà, ci sono due posti da giocarsi tra Juve, Milan, Napoli e Lazio".

Quindi non giocheranno per il pareggio? Ricordando che Juve e Milan potrebbero andare a braccetto a 70 punti.

"Credo che l'eventuale pareggio farebbe bene solo alle inseguitrici, chi vuole arrivare in Champions deve assolutamente vincere. La Juve, al di là del gioco di squadra, come dicevo può sempre inventarsi qualcosa per portare a casa i tre punti".

Domenica sera sarà anche la sfida tra Cristiano e Zlatan, due totem autentici del calcio mondiale.

"Sono due calciatori che hanno fatto la storia, Ibra però non ha vinto quanto Ronaldo. Lo svedese è stato più un personaggio sui generis ed è stato molto importante nelle squadre in cui ha giocato, ma come palmares sono distanti sotto questo aspetto. La sfida diventa interessante, perché tende molto a caricarsi quando si trova di fronte degli avversari alla sua altezza".

E Ibrahimovic potrebbe esser marcato da una tua vecchia conoscenza: Leonardo Bonucci.

"Leo è un grande giocatore, è più un regista difensivo che un marcatore puro. Lui è più bravo quando deve impostare e far giocar la palla, è un giocatore elegante e se dovesse marcare Ibra dovrà stare attento alla sua fisicità e alla sua classe. Lo svedese può inventarsi qualsiasi cosa, per cui come si diceva una volta è meglio che Bonucci lo segua negli spogliatoi tra il primo e il secondo tempo".

A proposito di Ronaldo, è vero che poteva essere un giocatore rossonero?

"Sì, Cristiano aveva anche espresso il suo gradimento. Solo che quando siamo arrivati al dunque, la società non se l'è sentita di fare questo tipo di passo. Posso dire che il costo del suo cartellino sarebbe stato identico a quanto poi lo ha pagato la Juventus l'anno successivo. Quando leggo critiche rivolte a lui mi viene molto da ridere, Ronaldo è un campione straordinario ma non è un tennista che gioca da solo".

Non solo il portoghese, ma anche Paratici ultimamente sta subendo molte critiche per il suo operato. Che cosa ne pensi?

"Paratici ha fatto un grande lavoro, anche se la Juve di oggi non ha più una sua identità. Nei suoi confronti sono espresse delle critiche ingenerose, per me è uno dei migliori d'Europa e non ci dimentichiamo che il club bianconero non era ai livelli di oggi nel momento in cui è arrivato. L'organico costruito è di assoluto livello, il mio voto è un 10 e lode compresa questa stagione. I risultati, poi, vanno giudicati anche da come vengono ottenuti, ritornando a Pirlo è stato forse troppo celebrato inizialmente. La mia non è una critica, ma si doveva andare più cauti. Perché pur essendo un grandissimo calciatore e professionista, non potrà mai avere l'esperienza che si acquisisce invece nel corso degli anni. L'allenatore è parte fondamentale di una squadra".

Prima parlavamo di Ronaldo ed Ibrahimovic, ma domenica sera gli occhi saranno puntati addosso a Gigio Donnarumma che nelle ultime settimane è estremamente chiacchierato per un suo possibile futuro in bianconero. Che idea ti sei fatto a riguardo?

"L'idea che mi sono fatto, dato che l'ho vissuta tempo fa, è che non si può arrivare a maggio e pensare ancora al rinnovo. Questi sono tempi che non c'entrano nulla con il calcio, non si può parlare di un giocatore così importante che è in scadenza a fine campionato. Non sta ne in cielo ne in terra, Donnarumma è un patrimonio per la società. Per come lo conosco, Gigio non si farà condizionare. Farà l'impossibile per tenere la porta inviolata".

Quindi, a tuo parere, Donnarumma sarà il prossimo portiere dei bianconeri?

"Questo non lo so, chiaramente sto solo commentando le indiscrezioni che si leggono sui giornali. Se queste voci dovessero diventare reali, è chiaro che per il Milan sarebbe un grande danno perdere un portiere così bravo. E, a questo, si aggiungerebbe la beffa di vederlo alla Juve. D'altro canto, per i bianconeri sarebbe un'ottima operazione e si assicurerebbero l'estremo difensore per i prossimi 10/15 anni. Oggi è tra i migliori, lì diventerebbe il migliore del mondo".

Però la Juve segue con attenzione il ragazzo già dai tempi in cui eri il ds del Milan. 

"Paratici, che ritengo uno dei migliori d'Europa, è sempre attento a queste situazioni, ma in quel caso probabilmente gli era andata male perché rinnovai Gigio a tutti i costi. Ormai tutti conoscono questa storia, il merito fu di levarlo subito dal mercato".

Si ringrazia Massimiliano Mirabelli per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.