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Michelangelo Rampulla: "Giusto continuare con Pirlo, ma è stato mandato allo sbaraglio. Juve similitudini col 2010, sulla Champions..."

11.05.2021 15:07 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Michelangelo Rampulla: "Giusto continuare con Pirlo, ma è stato mandato allo sbaraglio. Juve similitudini col 2010, sulla Champions..."
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex portiere ed allenatore dei portieri bianconero, Michelangelo Rampulla, per parlare del periodo negativo del club e non solo:

Ieri c'è stata la riconferma da parte dei vertici societari di Andrea Pirlo. E' stata una decisione giusta?

"Sì, cambiare in corsa non avrebbe avuto alcun senso. Se c'è stata una programmazione, è giusto continuarla fino alla fine del campionato".

Quale è la tua idea su Pirlo?

E' stato mandato allo sbaraglio, non si manda un ragazzo che non ha mai allenato a dirigere una squadra che vince da nove anni. Secondo me non è giusto, ci vuole esperienza in questo campo. Mi sono stupito quando è stato preso Sarri per un solo anno, era assurda quella situazione. Bisognava dare un po' di tempo, non aveva mica la bacchetta magica. Forse c'è stata un po' di presunzione nel pensare di vincere sempre e comunque".

E forse anche alcuni giocatori erano logori e a fine corsa.

"A fine corsa no, ma dopo nove anni di vittoria c'è stata un po' di stanchezza. Purtroppo non sono stati all'altezza".

Passando alla sfida con il Milan, non sono ancora passate 48 ore eppure questa débâcle brucia ancora.

"Sì, anche se non è stata una sconfitta inaspettata. Il Milan stava dimostrando di esser più squadra, la Juve invece veniva da quella vittoria di Udine trovata un po' per caso e nell'ultimo periodo era in grossa difficoltà. Il problema dei bianconeri è che si affida troppo al singolo, che in questo momento non può vincere da nessuna parte".

Il risultato finale ti ha fatto tornare alla memoria quel match del 2010?

"La Juve di Pirlo, dall'eliminazione subita in Champions, ricorda per certi versi quella squadra stanca e svuotata dal punto di vista mentale. Anche a noi era successo lo stesso, il match con il Bayern Monaco ci ha poi condizionati in negativo per il resto della stagione. Qui la spina è stata staccata, l'impressione è che i giocatori abbiano mollato di colpo. Il crollo verticale è un aspetto in comune, anche se la mia Juventus veniva dalla Serie B e da Calciopoli a differenza di questa che vince da svariati anni di fila".

Quindi non è meglio esser eliminati dalla Champions per inseguire il campionato?

"Assolutamente no, questo è un grave errore e chi lo sostiene sbaglia. Quando stacchi la spina mentalmente, poi è più facile incorrere ad infortuni. Sono sempre stato convinto che i campionati si vincono a febbraio, infatti ai tempi di Lippi l'allungo decisivo era fino alla fine di marzo. Perché se sei concentrato su ogni trofeo da conquistare, sei sicuro che darai sempre il massimo".

A tuo parere, la Champions può ormai considerarsi un obiettivo sfumato?

"No, la Juve può ancora riuscire a vincerle tutte e tre. E poi vedere come andrà la situazione. Già la partita di domani con il Sassuolo è tremendamente complicata, poi l'Inter allo Stadium è l'avversario peggiore poiché giocherà nella maniera più tranquilla possibile".

Però il rischio concreto di non arrivare in Champions c'è eccome. Si rischia di vedere una Juve operaia come nel 2011?

"I piani andrebbero sicuramente rivisti, onestamente non avevo nemmeno pensato di non poter andare in Champions (sorride ndr). Come dicevo poc'anzi, per me sarebbe opportuno continuare con Pirlo proprio per dargli quel tempo in più che quest'anno non ha avuto".

Si ringrazia Michelangelo Rampulla per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.