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Malafeev e la punizione di Del Piero: "Uno dei tiri più difficili di sempre, per lui uno dei momenti migliori della carriera. Juve di livello mondiale, Zenit venderà cara la pelle. Su Szczesny..."

19.10.2021 15:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Malafeev e la punizione di Del Piero: "Uno dei tiri più difficili di sempre, per lui uno dei momenti migliori della carriera. Juve di livello mondiale, Zenit venderà cara la pelle. Su Szczesny..."
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Le strade di Vjačeslav Malafeev e della Juventus si incrociarono solo due volte, ma sicuramente l'ex portiere nativo di Leningrado ricorda ancora bene il doppio confronto del 2008. A dir la verità non tanto per i due match, piuttosto serrati e non spettacolari, tanto per la punizione di Alex Del Piero che ancora ruba l'occhio a distanza di anni. E' proprio di quella palombella, oltre a Zenit-Juventus, gli argomenti principali dell'intervista in esclusiva rilasciata da Malafeev ai microfoni di TuttoJuve.com:

Lo Zenit viene da due sconfitte consecutive in campionato, che cosa sta succedendo? Perché questo calo?

"Perché nel calcio non contano solo l'abilità e la tattica, ma a volte la qualità migliore è la fortuna. Le due sconfitte consecutive in campionato sono arrivate per questo motivo, per questo non siamo in serie positiva. Pur avendo giocato meglio e dominato l'avversario a livello di occasioni create, siamo stati un po' sfortunati. Al contrario dei nostri rivali, che invece sono stati più cinici e ci hanno battuto".

A San Pietroburgo, domani, arriverà la Juventus. Che tipo di sfida sarà?

"Molti nel match con il Chelsea erano scettici sul risultato finale prima della partita, ma poi abbiamo visto come lo Zenit ha affrontato ad armi pari una delle migliori squadre del mondo. La Juventus, sicuramente, è altrettanto forte e la sua rosa è di livello mondiale, ma spero di certo che lo Zenit non sfiguri in questa sfida e provi con tutte le sue forze a conquistare dei punti importanti per il prosieguo del cammino in Europa".

Quali sono i maggiori pericoli del tuo ex club? Cosa dovrà temere di più la Juve?

"Naturalmente, prima di tutto, vorrei menzionare i nostri tifosi, sempre al fianco della squadra in ogni momento. Peccato che in questo momento, a causa del 'Covid-19', non si possa riempire lo stadio al 100%, ma penso che tutti vorrebbero la prestazione dei nostri tifosi. Le due sconfitte consecutive non incideranno sull'umore europeo, perché in Champions League ci sono sempre grandi motivazioni. A maggior ragione quando il tuo avversario si chiama Juventus, per questo ho la sicurezza che i ragazzi saranno più carichi del solito. Venderà cara la pelle".

A proposito della squadra rivale, la Juve senza CR7 fa meno paura anche se sta trovando una sua dimensione in Italia e ha vinto le prime due partite di Champions League?

"Ho visto la partita contro la Roma ed è stata ottenuta una bella vittoria anche senza Ronaldo. La vittoria per 1-0 con il Chelsea è un'ulteriore conferma che la Juventus è attualmente una delle migliori squadre in Champions League. Per me la rosa in mano ad Allegri è di livello mondiale: la linea difensiva è incredibile e può contare su giocatori come Szczesny, Bonucci e Chiellini, ci sono giocatori come Bernandeschi, Chiesa, Morata, Dybala e altri. Sono giocatori molto forti e la Juventus lo sembra più che mai".

Szczesny non ha avuto un inizio di stagione molto semplice. Cosa ne pensi del portiere della Juventus?

"Non è stato difficile solo per Szczesny, tutta la Juve non ha iniziato bene. La Juve sta acquisendo le sue certezze e sta prendendo sempre più consapevolezza dei propri mezzi, lo dimostrano i tre clean sheet consecutivi ottenuti tra Serie A e Champions. E' stato sorprendente veder battere Chelsea, Torino e Roma con il punteggio di 1-0. Lo reputo un grande portiere, quello giusto per raccogliere il testimone di Buffon. Ha fatto esperienza in Premier, continua a giocare nella sua nazionale, è in fiducia ed è una sicurezza per i bianconeri. Non si può chiedere di meglio".

Lo Zenit di oggi è più forte della tua squadra che ha affrontato la Juve e ha vinto la Coppa Uefa nel 2008?

"Per me, come giocatore di quell'epoca, ovviamente, quello Zenit sarà sempre la squadra più forte. Soprattutto perché è stato un periodo di grande successo, per la vittoria in Coppa UEFA con i Rangers ed in Supercoppa contro il Manchester United oltre ad una grande cavalcata ad Euro 2008 conclusa in semifinale contro la Spagna. È difficile da dire".

Però una risposta me l'hai data: il tuo Zenit sarà sempre la squadra più forte.

"Ma quello è un parere soggettivo (sorride ndr). Onestamente non paragonerei due squadre di differenti epoche, è come proporti di confrontare la composizione della Juventus del presente e quella del 2008, quando il club aveva giocatori del calibro di Trezeguet, Del Piero, Buffon, Nedved, Camoranesi e altri. Ogni epoca ha la sua storia".

Visto che rimembriamo il passato, come è stato affrontare la Juve nel 2008? Che ricordi hai di quel doppio confronto?

"Era il nostro esordio in Champions League, è stato emozionante e affascinante. Il risultato totale delle due partite è stato di 1-0, sintomo di un grande equilibrio. Ho ricordi positivi dell'esordio in Champions League, anche se non ci siamo comportati molto bene in quel girone con Juve e Real Madrid".

Quel gol che ricordavi è stato realizzato da Del Piero, ci puoi raccontare che ricordi di quella punizione magistrale?

"Proprio l'anno scorso l'ho incontrato in uno degli eventi che si sono tenuti a Mosca, ci siamo ricordati di quella partita e del suo gol. Alessandro ha condiviso con me le sue emozioni e ha detto che è stato uno dei migliori momenti della sua carriera. Per lui chiaramente, perché per me è stato uno dei tiri più difficili di sempre: la palla stava volando lungo una traiettoria complessa, faccio un movimento per andare verso la palla che dopo un secondo cambia traiettoria e vola nella direzione opposta. Con questo tiro, Del Piero ha dimostrato ancora una volta quanto fosse bravo nei calci piazzati".

Si ringrazia Vjačeslav Aleksandrovič Malafeev per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.