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Laura Barth: "Rivoluzione interna Juve, via 8 giocatori. Pogba? Si ridurrà ingaggio per ragioni di cuore. Su Allegri..."

25.05.2022 13:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Laura Barth: "Rivoluzione interna Juve, via 8 giocatori. Pogba? Si ridurrà ingaggio per ragioni di cuore. Su Allegri..."

La Redazione di TuttoJuve.com ha contattato, in esclusiva, l'ex volto di JTV, Laura Barth, per avere la sua opinione sulla stagione appena conclusa e non solo:

Quale è la tua opinione sulla stagione bianconera? 

"Si è appena concluso un campionato che non ha fatto sconti a nessuno, molto avvincente fino all’ultima giornata. La Juve ha fatto capire fin da subito di non partecipare alla lotta scudetto, si è poi rianimata per un paio di settimane rientrando in lotta, mangiandosi poi le mani dopo la partita con l'Inter di inizio aprile. È mancata la voglia di vincere e continuare a segnare anche a risultato acquisito, la squadra ha messo la testa ma è stata scostante".

Dunque, quanto fa male non aver vinto nulla in questa stagione? 

"Può succedere di non vincere nulla, ma la cassa di risonanza è molto forte quando si parla di Juve. La storia della squadra racconta dieci anni di trofei, bisogna tenerne conto come storico, ma ora deve ripartire e c’è bisogno di segnali forti". 

Come mai, a tuo parere, Allegri non è riuscito a vincere nuovamente con la Juve? Ti aspettavi di più dal suo ritorno? 

"Un’altra annata così non sarà tollerata né dai tifosi, né dalla proprietà stessa. Pirlo, rispetto ad Allegri, ha portato a casa due trofei, è evidente che Allegri stia usufruendo di un bonus in base a quanto vinto negli anni precedenti e lui stesso ne è sicuramente consapevole. Nella Juve c’è tanto da rifondare, il mister dovrà capire chi della Juve attuale può far parte della squadra del futuro, ma è evidente che c’è necessità di fare una rivoluzione interna. Andranno rimpiazzati otto giocatori della rosa attuale, quindi ci sono tutti i presupposti per un forte cambiamento, da farsi in termini di qualità e quantità". 

Il quarto posto, quindi, non può essere di certo un degno contentino di un'annata non vincente

"Nella Juve non si gioca per partecipare, lo si fa sempre per vincere. Questo è lo spirito Juve, il suo Dna è indiscutibile".

Un pensiero su Paulo Dybala: quanto ti dispiace non vederlo più nella Juve? 

"Dybala è un giocatore straordinario, dispiacerà di non vederlo più indossare la maglia per la quale ha dimostrato un profondo attaccamento. E lasciatemi dire che le sue lacrime che ho trovato sincere, lo hanno dimostrato". 

Scelta giusta da parte della società di non rinnovargli il contratto? 

"Difficile parlare ora di scelta giusta o sbagliata, soprattutto in vista di una rivoluzione della squadra in atto. Un giocatore come Dybala ha un suo peso specifico, speriamo di poter parlare di scelta funzionale quantomeno in termini economici in vista della formazione di una nuova rosa. Con la scelta del mancato rinnovo di Dybala e di Bernardeschi ad esempio, saranno effettivamente ai 20 i milioni risparmiati e la cifra è interessante per investire su giocatore a parametro zero".

Ma la Juve, appunto, potrebbe consolarsi in fretta, viste le trattative molto avanzate per Paul Pogba ed Angel Di Maria. Sono i due giocatori giusti su cui ripartire per tornare a vincere in Italia e in Europa? u

"Questa settimana è molto importante per la trattativa di Pogba. Su Di Maria concordo sulla possibilità di un contratto biennale, visto che sarà impegnato anche lui nel Mondiale. Li ritengo due giocatori molto validi, ci sono state critiche sulla loro età, ma deve esserci il giusto mix in campo tra giovani e meno giovani. Sono d’accordo con queste due operazioni: Pogba sa cosa significa giocare in bianconero poiché conosce bene la mentalità del club, Di Maria ha giocato in grandissime squadre come Real Madrid, Man United e Psg, ha tutti i presupposti per acquisire lo spirito Juve, ce l'ha dentro questa fame di vittoria. Agli altri acquisti bisognerà trasmettere questa mentalità". 

Hai conosciuto Paul nella tua esperienza a JTV, come era da giovane? E farà rivivere le gioie e i fasti del suo quadriennio in bianconero? 

"Durante il primo incontro negli studi sembrava più una pantera che un essere umano, anche perché al primo impatto non puoi non dire: - “Questo è un’atleta!”. Lo ricordo sorridente a Torino, allo United purtroppo lo abbiamo visto molto sottotono. Per me potrebbe essere un grande acquisto a centrocampo, se è disposto ad una riduzione di ingaggio per tornare è perché farà prevalere le ragioni del 'cuore'. Qui si sente a casa".

Si ringrazia Laura Barth per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.