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Kudinov (Gazzetta dello Sport): "Con Pirlo più possibilità per lo Zenit, Allegri il pericolo numero uno. Vi dico perché in Russia c'è stima e simpatia per la Juve"

Potrete riascoltare uno stralcio dell'intervento a "Cose di Calcio" in onda su Radio Bianconera (visibile sul canale 68 dtt)
20.10.2021 16:56 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Kudinov (Gazzetta dello Sport): "Con Pirlo più possibilità per lo Zenit, Allegri il pericolo numero uno. Vi dico perché in Russia c'è stima e simpatia per la Juve"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il collega e corrispondente russo per la "Gazzetta dello Sport", Giorgio Kudinov, per parlare approfonditamente di Zenit-Juve e non solo:

Uno stralcio dell'intervento sarà possibile ascoltarlo durante la messa in onda di "Cose di Calcio", visibile su Radio Bianconera sul canale 68 del digitale terrestre:

Credi sia il periodo giusto per affrontare la Juventus? Che ne pensi?

"Per lo Zenit era meglio affrontare la Juventus un mese fa, perché i bianconeri di allora erano molto acerbi. La squadra vista contro la Roma è davvero tanta roba. Allegri è un grandissimo allenatore, ha già raggiunto nel recente passato le finali di Champions, e si sta vedendo la sua mano. Se l'avversario fosse stato allenato da Pirlo, allora lo Zenit aveva più chance di poter superare il turno. Ma così non è".

Quindi è la Juventus la squadra favorita per la vittoria?

"Certo, anche perché la rosa è di livello e superiore come qualità. Il problema dello Zenit non è quello di perdere due partite consecutive, bensì di non avere avversari del livello della Roma. La Serie A per intensità, forza e competizione è di un'altra categoria, purtroppo il livello del campionato russo si è abbassato di parecchio negli ultimi anni. Questo, però, è lo Zenit più forte della gestione Semak, lui è cresciuto ed ha costruito un buon team".

Quale è l'aspetto che fa più paura della Juve? La mentalità e la solidità?

"La Juve è la Juve, c'è poco da dire. Le squadre italiane nella media sono sempre superiori alle nostre, questo è oggettivo. Lo Zenit è cresciuto più a livello caratteriale, perché di ricambi all'altezza ce ne sono pochi. Anche se contro il Chelsea mi è piaciuta parecchio la prestazione, è stata sicuramente la migliore degli ultimi mesi. Semak si affida molto al blocco brasiliano che vedremo in campo questa sera, in particolare c'è Claudinho che sta facendo più di Malcolm. Ad oggi è il giocatore migliore del reparto offensivo, mentre in difesa sta spiccando Barrios".

Come gioca la squadra di Semak?

"Lo Zenit ha cominciato ad avere un gioco più fluido, specialmente da quando sono arrivati in rosa i giocatori brasiliani. Prima erano più frequenti i lanci lunghi per Dzyuba, che ora inizia ad avere i suoi anni. Il ballottaggio è tra lui ed Azmoun che torna dalla squalifica, probabilmente a giocare sarà l'iraniano. Prima non accadeva, ma adesso le partite sono più piacevoli da vedere. Prevedo tanti duelli interessanti".

Parlando della Juve, invece, si può dire che sia Chiesa il giocatore che più di tutti bisognerà temere questa sera?

"Chiesa è un giocatore molto forte, ma l'Italia è sempre stata la terra dei difensori. Chiellini è un mostro di bravura, avere uno come lui in squadra è davvero tanta roba. Szczesny sta crescendo, l'altro giorno con la Roma è stato decisivo. Più che soffermarsi sul singolo, parlerei di Allegri. E' lui il pericolo numero uno per lo Zenit. Oggi la Juve non ha i campioni del calibro di Del Piero, Buffon, Vialli e Ravanelli, non ci sono più quelli che facevano innamorare i tifosi russi. Perché in Russia si tifa davvero tanto bianconero, nella sfida con il Lokomotiv di due anni fa c'era davvero grande supporto".

Come mai si tifa Juventus in Russia? Quali sono i motivi?

"Per due motivi: i tifosi dello Spartak tifano sempre contro lo Zenit, è un po' quello che accade tra Inter e Juventus. E poi i bianconeri possiedono una storia importante, negli anni '90 la tv russa iniziò a trasmettere la Serie A ed uno dei gol più belli in assoluto trasmessi in diretta fu quello di Del Piero alla Fiorentina. Quelle partite lì lasciano il segno, lo stesso Del Piero poi è uno dei più amati in Russia. Per far capire quanta passione c'è qui, la gente impazzì per la finale di Intertoto che la Juve giocò con il Rostov, Tutti volevano entrare allo stadio, quasi fosse la finale di Champions".

E' un po' come se giocherà in casa, no?

"A San Pietroburgo no, però c'è tanta stima e simpatia per la storia della Juve".

Senza CR7 si sono abbassate le pretese di vincere la Champions? Che ne pensi?

"Anche con Ronaldo non è mai stata vinta la Champions, mentre con Allegri è andata due volte in finale. Non mi permetto di ficcare il naso in casa juventina, ma penso fosse ora di cambiare. E' andato via un personaggio, certo, ma non era come Del Piero, Buffon o Nedved che possiedono il dna Juve. Non vedo italiane favorite per la Champions, anche se mi farebbe enorme piacere vederne una qui a San Pietroburgo. Ci credo poco, ma ben venga. Per me sarebbe una festa, visto che questa è diventata la mia città preferita".

Si ringrazia Giorgio Kudinov per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.