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Guglielmo Stendardo: "Juve ha ritrovato l'equilibrio, più facile affrontare l'Atalanta. CR7 immarcabile, Locatelli o Jorginho ideali a metà campo. Sull'attaccante..."

15.04.2021 13:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Guglielmo Stendardo: "Juve ha ritrovato l'equilibrio, più facile affrontare l'Atalanta. CR7 immarcabile, Locatelli o Jorginho ideali a metà campo. Sull'attaccante..."
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex difensore di Juventus ed Atalanta, Guglielmo Stendardo, per parlare del big match di domenica pomeriggio e non solo:

Chi vince elimina l'altra dalla corsa Champions?

"Sarebbe una vittoria importante per l'obiettivo Champions, ma non è decisiva in quanto ci saranno ancora tante partite da giocare. L'Atalanta viene da una bella vittoria con la Fiorentina in cui ha dimostrato forza, compattezza e Muriel e Zapata sono in un magico periodo, dall'altra parte la Juventus si presenta a Bergamo forte di un equilibrio ritrovato che la rende insidiosa per tutte le avversarie". 

Stranamente, la Juventus quest'anno non riesce a centrare più di tre vittorie consecutive. Può esser più semplice sfidare un avversario aperto che ti lascia giocare come l'Atalanta piuttosto che uno più chiuso come poteva essere il Benevento o il Torino?

"Sì, ma affrontare l'Atalanta non è mai semplice. La 'Dea' ti viene a prendere nella tua metà campo, uomo contro uomo, e sappiamo benissimo il metodo di Gasperini. Per la Juve, nel momento in cui riuscirà ad oltrepassare le prime linee di passaggio, diventerà più facile puntare i difensori avversari e a quel punto la classe di Ronaldo, abbinata alle doti di Morata, Chiesa e Kulusevski, consentirà ai bianconeri di avere meno difficoltà rispetto a chi si chiude e ti raddoppia costantemente la marcatura".

L'Atalanta, nelle ultime uscite, è passata a difendere a quattro, per cui potrebbe essere un vantaggio nei confronti di una squadra che si presenta con due punte e due esterni alti?

"Gasperini vuole l'uomo contro uomo, ovvero rischiare qualcosina e poi ripartire subito innescando i suoi giocatori veloci e temibili. Non dimentichiamoci, però, che quando la Juventus è in giornata non deve temere nessuno, i quattro tenori lì davanti sono formidabili e lo stesso Dybala, che sembra essersi ritrovato, deve terminare la stagione da Dybala".

Al di là, in effetti, delle voci e dei continui rumors che si susseguono sul rinnovo non ancora arrivato.

"Le indiscrezioni ci saranno sempre, Dybala è un giocatore molto forte e deve dimostrare ancora una volta di essere uno dei più determinanti del nostro campionato".

Quanto sarà importante per la Juventus ritrovare in difesa Leonardo Bonucci? Il giocatore, lo ricordiamo, è guarito dal 'Covid-19' e farà parte della spedizione bianconera nel match di domenica pomeriggio.

"E' importante il suo ritorno, ma senza nulla togliere a Bonucci ma per me si è sentito di più quello di Chiellini. Senza Giorgio non c'è il leader, viene a mancare il carattere e la grinta in fase difensiva. Quando Chiellini è in campo anche Bonucci, così come i suoi compagni, ne trae vantaggio. La sua grande esperienza gli consente di leggere le giocate prima ancora degli altri, non è più un ragazzino ma l'equilibrio ritrovato passa anche dalle sue prestazioni. La Juve è più bilanciata grazie anche alla presenza di Cuadrado ed Alex Sandro".

Proseguendo il tuo discorso sull'equilibrio, la Juve lo raggiunge in altre zone di campo e non a centrocampo?

"E' proprio lì che c'è stato il problema, perché a centrocampo cambiano spesso gli interpreti e la partenza di Pjanic ha lasciato qualche perplessità. Il suo modo di giocare, come regista, è difficile da ritrovare come caratteristiche negli attuali interpreti, soltanto Arthur si può avvicinare ma non è stato continuo. McKennie è un giocatore di gamba, una buona mezz'ala, ma ha caratteristiche diverse. Con la difesa che è la migliore per gol presi e l'attacco con CR7 che resta il più forte al mondo, a mio parere quello resta il reparto in cui si può far meglio".

Mi hai citato Cristiano Ronaldo, per te resterà?

"Sì, me lo auguro. Deve restare in Italia, avere un campione come Cristiano deve essere un motivo d'orgoglio per tutti gli sportivi che amano questo sport. Oltre che fa tremendamente bene al nostro movimento calcistico. E' un fuoriclasse assoluto che in questa stagione farà ancora tantissimi gol, penso che sia un privilegio avere giocatori come lui, Dybala, Morata, Chiesa e Kulusevski in Serie A".

A centrocampo, forse, manca uno dalle caratteristiche di Locatelli.

"Sono d'accordo, un giocatore di quelle caratteristiche sarebbe l'ideale. Si era parlato anche di Jorginho, lui è un altro che possiede qualità interessanti e differenti dagli altri in giro per l'Europa. Si fa fatica a trovarli".

Da ex difensore come si possono marcare Ronaldo e Zapata che sono due attaccanti differenti e letali allo stesso tempo?

"Se in giornata, Ronaldo è immarcabile. Per chiunque. E' un giocatore che non dà punti di riferimento, viene a prendersi la palla tra le linee ed ogni volta crea un pericolo. Zapata, invece, è molto forte ed è il classico centravanti che non spazia su tutto il fronte d'attacco e lo trovi sempre lì. Non è come il portoghese in questo caso. Su Duvan bisogna cercare l'anticipo e cercare di non farlo girare, altrimenti è davvero letale".

Quando si pensa a Ronaldo, in effetti, torna in mente quel modo in cui apre l'azione e poi la conclude sfruttando il cross del compagno. Un difensore come legge quella situazione? Guarda la palla oppure deve seguirlo ad uomo?

"Ronaldo è molto bravo, perché parte sempre dalle retrovie e non fa mai gol aspettando la palla. Come accaduto anche contro il Napoli, lui è alla continua ricerca dello spazio vuoto lasciato dai difensori in quanto a differenza dei giocatori normali possiede qualità cognitive superiori. Significa che oltre ad avere qualità fisiche e tecniche, Cristiano sa dove andrà la palla e quindi gli riesce facile fregare l'avversario nell'anticipo o sul secondo palo. Per quello lo definisco immarcabile, poiché quando stacca di testa raggiunge vette altissime e quando tira è sempre in grado di creare pericolo".

Mentre il più imprevedibile potrebbe essere Luis Muriel.

"E' un giocatore veloce, soprattutto nei movimenti, per questo devi evitare di farti puntare dal suo scatto felino. E' intelligente, è in possesso di un talento straordinario e quest'anno è riuscito a raggiungere quella continuità mancante negli ultimi anni. Lui e Zapata compongono una coppia di attaccanti formidabili, per non parlare di Ilicic, Miranchuk, Malinovskyi, Pessina, Pasalic e tutti gli altri che sono molto forti".

Accennando alla prossima sessione estiva di calciomercato, la Juve farebbe bene a puntare nuovamente su Kean?

"Io avrei visto bene un giocatore come Suarez, fa la differenza e tecnicamente è molto valido. Il profilo ideale di chi deve vincere la Champions è questo, calciatori di esperienza e caratura internazionale in grado di esser decisivi nei momenti topici. Aguero? E' molto bravo, così come lo è Kean, ma sicuramente la Juventus saprà come intervenire".

Come finirà Atalanta-Juventus?

"L'Atalanta, in casa, anche senza il pubblico è sempre in grado di fare la partita. Per la Juve non sarà semplice, per me può finire anche in parità".

Si ringrazia Guglielmo Stendardo per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.