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Frederik Sorensen: "Spero ci siano più certezze dopo la vittoria di domenica. Juve? Da tifoso mi auguro lo scudetto, la rosa è più profonda rispetto al Napoli. Su Costa e Pjaca…"

19.01.2018 17:00 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Frederik Sorensen: "Spero ci siano più certezze dopo la vittoria di domenica. Juve? Da tifoso mi auguro lo scudetto, la rosa è più profonda rispetto al Napoli. Su Costa e Pjaca…"
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© foto di Alberto Fornasari

Classe 1992, un passato in Italia con le maglie di Juventus, Bologna e Verona in cui ha avuto modo di poter apprendere i segreti della scuola difensiva per eccellenza. Stiamo parlando di Frederik Sorensen, che nello scorso turno di Bundesliga è stato tra i protagonisti del successo nel derby contro il Borussia Monchengladbach. La redazione di "TuttoJuve.com" lo ha contattato in esclusiva, telefonicamente, per una piacevole chiacchierata sulla sua esperienza al Colonia, ma anche per parlare di Juventus:

"E’ la mia terza stagione qui al Colonia, stiamo vivendo un momento difficile perché quest’anno abbiamo affrontato tre competizioni ed è stata molto dura – ha dichiarato in esclusiva ai nostri microfoni -. Siamo riusciti a vincere il derby (contro il Monchengladbach ndr) in cui ho realizzato il gol iniziale, è stato molto importante vincerlo sia per noi e sia per i nostri tifosi perché era una sfida molto sentita. Speriamo che i tre punti possano portare più certezze per il prosieguo della stagione".

In Bundesliga c’è meno equilibrio rispetto alla Serie A. Secondo te il campionato lo ha già vinto il Bayern?

"Ritengo che ormai il Bayern abbia già vinto la Bundesliga, perchè ha la rosa nettamente più forte e ha un vantaggio importante sulla seconda. Mancano ancora diverse partite alla fine del campionato, ma i bavaresi sono una squadra che vincono ormai da diversi anni e probabilmente riusciranno a conservare il vantaggio acquisito fino al termine".

Stai seguendo la Juventus? Secondo te riuscirà a conquistare il titolo quest’anno?

"Sì, seguo ancora la Juventus e in particolare i miei ex compagni. Ho piacere nel seguirli quando riesco. Sono rimasto tifoso della Juve, per cui spero che possa vincere nuovamente il campionato. Il Napoli è molto forte, ma i bianconeri hanno una rosa più profonda con più riserve e questo può far la differenza in tal senso".

Nella tua esperienza a Torino forse non tutti ricorderanno che hai esordito dal primo minuto nel ruolo di terzino. Ti va di ricordare questo episodio?

 "Non ho avuto molto tempo per pensare al ruolo che andavo ad interpretare, ho accettato la decisione del mister Delneri perché a me importava solo giocare nella Juventus".

Tra l’altro, avevi dichiarato che le parole pronunciate da Del Piero ti aiutarono a far bene.

"Del Piero mi disse che non ero arrivato qui per caso, ma la Juve mi aveva acquistato per le mie qualità. Avevo 18 anni all’epoca, ma le sue parole le ricordo con piacere perchè servirono per tranquillizzarmi e per togliermi di dosso la pressione. Lo ringrazierò per sempre".

Barzagli e anche Chiellini, tuoi ex compagni di squadra che ancora stanno facendo bene in bianconero. Che ricordo hai di loro?

"Ho un bellissimo ricordo di entrambi, ma anche di altri giocatori come Buffon, Lichtsteiner e Marchisio. Barzagli è arrivato nel mercato invernale, ha fatto benissimo alla Juventus ed è un grande campione. Ho imparato tantissimo da Giorgio Chiellini, specialmente nelle sue giocate difensive che ho potuto ammirare in allenamento".

Quale è la tua opinione su Douglas Costa? Farà bene secondo te alla Juve anche se fin qui ha trovato meno spazio di quanto immaginavamo?

"Lo affrontai l’anno scorso quando giocava nel Bayern Monaco. Attualmente sta prendendo le misure perché in Italia gli spazi concessi dagli avversari sono minori rispetto alla Germania. Ma una volta che si sarà adeguato, farà decisamente bene perché ha grandi qualità tecniche".

Percorso inverso che invece ha fatto Pjaca.

"Non lo conosco molto perché è stato infortunato, è appena tornato da un infortunio molto serio. Gli auguro possa far bene allo Schalke e poi tornare alla Juventus, ma in Germania bisogna dire che non c’è paura di schierare i giovani".

Un po’ quel che manca a noi italiani.

“In Germania c’è più attitudine, in Italia ho notato che con loro ci vuole più pazienza. E’ questa la loro mentalità. L’esempio che posso fare è quello di Timo Werner, che a 21 anni già possiede circa 130 presenze in Bundesliga”.

Si ringraziano Frederik Sorensen e l'addetto stampa del Fußball-Club Köln, Lil Zercher, per averci accordato il permesso di realizzare questa intervista.