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Diego Longo (Vice all. Dynamo Kiev): "Juve con qualche problemino, fa meno paura di un anno fa. Nel girone un'altra squadra sarebbe passata prima. Su Ronaldo e Morata..."

Potrete riascoltare uno stralcio dell'intervento a "Cose di Calcio" in onda su Radio Bianconera (visibile sul canale 68 dtt)
01.12.2020 17:40 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Diego Longo (Vice all. Dynamo Kiev): "Juve con qualche problemino, fa meno paura di un anno fa. Nel girone un'altra squadra sarebbe passata prima. Su Ronaldo e Morata..."
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La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il vice allenatore della Dynamo Kiev di Mircea Lucescu, Diego Longo, per parlare approfonditamente del match di domani e non solo:

Uno stralcio dell'intervento sarà possibile ascoltarlo durante la messa in onda di "Cose di Calcio", visibile su Radio Bianconera sul canale 68 del digitale terrestre:

Avete affrontato la Juve non troppo tempo fa, che partita ti aspetti a Torino?

"Rispetto a quando li abbiamo affrontati all'andata, mi aspetto una partita molto più difficile. Mi riferisco, soprattutto, al mezzo passo falso dei bianconeri con il Benevento, anche con il Ferencvaros la vittoria è arrivata all'ultimo. La Juventus vorrà trovare una reazione immediata al periodo non positivo, in più giocatori come Ronaldo, Bonucci e Bentancur si sono riposati e sono stati recuperati al meglio della loro condizione. Noi, invece, abbiamo sempre giocato con gli stessi, il "Covid-19" ci ha un po' condizionati. Lo hanno preso tutti ad eccezione di cinque ragazzi, non è stata una bella situazione".

E' vero che in Champions siete riusciti a raccogliere solo un punto in quattro match, ma in campionato non ne avete affatto risentito.

"Quello della Dynamo Kiev è un gruppo davvero molto forte. Rispetto alla Juventus, la nostra età media è sui 23 anni e, di conseguenza, giocano davvero tanti ragazzini. Sono convinto che, tra qualche anno, non solo sentiremo parlare ancor più di loro ma faranno cose molto più importanti di oggi. Il cammino in Champions non è stato positivo per i risultati, ma nelle due partite abbiamo messo in seria difficoltà il Barcellona. All'andata, ad esempio, abbiamo avuto diverse palle gol e al ritorno, è vero che è terminata 4-0 per loro, ma lo è altrettanto che nel primo tempo meritavamo qualcosa in più".

Con la Juventus, però, non siete riusciti ad esprimere lo stesso calcio nella gara d'andata. Sei d'accordo?

"Avevamo giocato bene anche quella, ma lì forse siamo stati condizionati dai primi minuti in cui la Juve riuscì ad esprimersi meglio. Non è uscita la vera Dynamo Kiev. Però abbiamo tanto entusiasmo, cercheremo di giocarcela a viso aperto. I bianconeri chiaramente vorranno vincere a tutti i costi, ma quest'anno qualche problemino è presente".

Quale è il tipo di problemino che è presente nella Juventus?

"La mia considerazione personale, vista dall'esterno, è che la situazione sia quasi identica ad un mese e mezzo fa. E' normale, visto il cambio in panchina, che non ci sono ancora quei meccanismi già consolidati. A mio parere ci vuole ancor più di pazienza, ma soprattutto fiducia nel gruppo che Pirlo sta creando giorno dopo giorno. Onestamente, però, la Juventus faceva più paura un anno fa, sia a livello di gioco e sia a livello mentale. Infatti quel tipo di critiche rivolte alla squadra non le ho mai comprese del tutto".

In che modo l'affronterete?

"L'affronteremo con lo spirito di chi non ha nulla da perdere, un punto raccolto in quel di Torino sarebbe oro luccicante. Non siamo nella posizione di poter provare pressioni, questa è come se fosse una sfida scolastica in quanto il nostro obiettivo sarà quello di apprendere da una delle squadre migliori d'Europa. La mia sensazione è che il Ferencvaros si presenterà allo scontro diretto della prossima settimana con un po' di vantaggio, per me con il Barcellona imbottito di riserve farà risultato. Per alimentare il sogno Europa League, la partita più importante sarà quella con gli ungheresi".

Barcellona o Juventus: con quale squadra hai avuto la sensazione di poterla giocare di meno?

"Tra Juventus e Barcellona rispondo i bianconeri, per un discorso di singoli. Nella gara d'andata siamo andati in difficoltà contro il loro talento, sono proprio forti anche dal punto di vista caratteriale. I catalani sono in netta difficoltà e ho la sensazione che non vinceranno nulla, ma quando iniziano a giocare si intravede il loro stile. La squadra di Messi ha più identità, ma quella di Ronaldo ha più forza e pericolosità. Ci sono tanti giocatori immarcabili, da Cristiano a Morata fino a Chiesa che a Kiev ha giocato un ottimo incontro. Però permettimi una considerazione".

Prego.

"Se ci fosse stato il Borussia Monchengladbach al posto nostro, ho la sensazione che sarebbero passati i tedeschi a discapito di una tra Juve e Barcellona. E credo anche che il primo posto non sarebbe stato così utopistico, visto come giocano le squadre di Koeman e Pirlo. In generale non vedo le big continue come gli altri anni, forse solo il Bayern fa capire di esser forte ad ogni incontro. Mi sembra una situazione simile a quella del 2010, con una davanti e molti club indietro e non sullo stesso piano. Dieci anni fa, però, alla fine vinse la sorpresa".

Ci sarà qualche gabbia in particolare su Cristiano Ronaldo? Come lo si ferma?

"C'è poco da fare, cercheremo di essere il più organizzati possibile e proveremo a limitarlo. Non è lo stesso di due o tre anni fa, ma quando vuole la decide da solo. Purtroppo mi sembra che sia molto concentrato per la partita di mercoledì (sorride ndr). Morata? Sta facendo benissimo, è in un magic moment al di là di quei gol annullati dal Var. E' molto forte, ma per arrivare al livello del portoghese ci vuole ancora un po'. Cristiano ha una cattiveria senza eguali, l'impressione è che quando si fissa con un obiettivo lo deve per forza raggiungere e ci riesce sempre". 

Si ringrazia Diego Longo per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.