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Bruno Mazzia: "Juve, grazie per averci vendicato. Dybala? Non riesce a trovare il suo ruolo in campo. Per Pirlo non sono un male tutti questi infortuni..."

25.11.2020 11:30 di Mirko Di Natale Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Bruno Mazzia: "Juve, grazie per averci vendicato. Dybala? Non riesce a trovare il suo ruolo in campo. Per Pirlo non sono un male tutti questi infortuni..."
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"Quando è uscito dall'urna il Ferencvaros, tante persone si sono chieste che tipo di squadra fosse. Io l'avevo conosciuta con dispiacere nella metà degli anni '60, perché purtroppo contro di loro abbiamo perso una coppa". Inizia così la nostra chiacchierata con Bruno Mazzia, ex attaccante della Juve di quel periodo, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com ha analizzato il match vinto ieri, con fatica, dai bianconeri:

Quindi hai seguito questo confronto con ancor più interesse.

"Diciamo che ho conosciuto bene gli avversari dell'epoca, ma questa società l'ho incontrata qualche anno fa in occasione del cinquantesimo anniversario della finale di Mitropa Cup, la vecchia Coppa Uefa, disputata nel giugno del 1965. La società ungherese ha invitato me, Gino Stacchini e Giancarlo Bercellino a trascorrere tre giorni a Budapest proprio in ricordo di quell'incontro".

E quella sfida, purtroppo, è da annoverare ad una delle tante finali perse europee. Credi ci sia un po' di sfortuna?

"Sfortuna a parte, purtroppo doveva andare così. Ricordo che contro il Ferencvaros alcuni dei nostri migliori giocatori non erano presenti in quanto dovevano preparare il mondiale dell'anno successivo, così li affrontammo e perdemmo meritatamente. C'era Albert che era un grande giocatore, poi anche gli altri componenti di quella rosa non erano così male".

Si può dire, dunque, che a distanza di 55 anni la Juventus si sia ripresa la rivincita con gli interessi?

"Sì è stata una bella vendetta sportiva, per questo ringrazio la Juve. Ma onestamente non è stata una prestazione che passerà agli annali, non mi ha convinto molto la squadra bianconera".

Che cosa non è piaciuto della Juventus?

"Ha giocato molto sotto ritmo, tarda ad arrivare in zona gol e poi si fa sopraffare dalla difesa avversaria. Non voglio esprimere una critica, ma sembra che la squadra faccia fatica a verticalizzare. Per vincerla ci è voluto il gol del nostro Morata, oltre alla solita perla di Ronaldo".

C'è la sensazione che quando Pirlo prova a cambiare un po' la formazione, la squadra va in difficoltà?

"Al di là dei nomi nuovi che hanno giocato rispetto al Cagliari, non si capisce chi siano davvero i titolari. Una volta gioca Kulusevski che è molto bravo, un'altra volta Chiesa e poi McKennie che gioca come ala. A parte Ronaldo nessuno ha il posto fisso, Morata lo sta conquistando a suon di sontuose prestazioni a discapito di Dybala che lo sta perdendo".

Su Dybala quale è il tuo pensiero?

"La mia opinione è che si trascina dietro un po' i problemi avuti, come ha detto Pirlo è sulla via del recupero e per questo non è ancora al massimo della condizione fisica. Però, a livello di ruolo, non dico sia ambiguo ma un po' discutibile, perché non è un giocatore come Morata che è un attaccante puro. Dybala può essere schierato in più ruoli e, nel caso in cui non sia al massimo della forma, crea qualche disagio".

Ai tuoi tempi, in effetti, le collocazioni tattiche non erano poi così flessibili.

"Esatto, ieri ho visto Dybala svariare su più fronti e tornava indietro a prender la palla. A me ha dato la sensazione che volesse trovare un ruolo in campo, ma non ci è riuscito pienamente. Forse, come dicevo prima, paga ancora un po' la cattiva condizione fisica".

Ti aspettavi che Morata tornasse così devastante?

"E' in un momento in cui gli va bene tutto, il gol è stato realizzato anche da un mezzo pasticcio del portiere. Ma, onestamente, meglio così per noi (sorride ndr). Sta diventando imprescindibile e l'importante è che continui a dare il massimo".

In difesa, a tuo parere, è già così decisivo il ritorno di de Ligt?

"L'ho visto molto convinto e già padrone del campo, non sono totalmente d'accordo con chi dice che ieri non ha giocato bene. Purtroppo il reparto difensivo non è mai al completo, perché Pirlo ad oggi non ha mai schierato tutti i titolari. Sono un po' contati e devono stare attenti, ma forse per l'allenatore non è poi così un male tutto ciò".

In che senso?

"Penso che per Pirlo sia importante vivere queste situazioni, solo così può imparare il metodo giusto per rimettere in sesto i suoi infortunati e nel frattempo trovare le giuste mosse per sopperire alla loro assenza. E' come se fosse tornato sui banchi di scuola: se ne esce bene, vuol dire che ha superato l'esame".

Si ringrazia Bruno Mazzia per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.