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Avv. D’Onofrio: “Juventus nuovamente pioniera. Si dovrà trovare il modo di evitare assegnazione del titolo a tavolino”

07.04.2020 18:30 di Simone Dinoi Twitter:    vedi letture
Fonte: Intervista a cura di Raffaella Bon
ESCLUSIVA TJ - Avv. D’Onofrio: “Juventus nuovamente pioniera. Si dovrà trovare il modo di evitare assegnazione del titolo a tavolino”
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© foto di Federico De Luca

Un periodo delicato per il mondo intero e anche per il panorama calcistico internazionale. Per analizzare la situazione sulle ultime vicende, la redazione di Tuttojuve.com ha contattato in esclusiva l’avvocato Paco d’Onofrio.

Avvocato, un commento all’accordo fra la Juventus e giocatori e allenatore della prima squadra?

“La Juventus e i suoi tesserati si sono dimostrati nuovamente pionieri, nell’individuare, coltivare e realizzare l’unica soluzione possibile, ossia un’intesa economica ispirata da un reciproco senso di responsabilità e di civiltà. Non a caso il Presidente della FIGC ha espresso pubblicamente soddisfazione per l’accordo raggiunto, con l’auspicio che possa costituire un modello per gli altri club”.

Potrà avere ripercussioni sulle altre squadre?

“Naturalmente ogni società è libera di negoziare in modo del tutto autonomo con i propri calciatori una riduzione dei loro ingaggi, senza tuttavia minacciare la possibilità di un’iniziativa unilaterale, perché, a mio avviso, sarebbe assolutamente illegittima. Chi invoca l’impossibilità sopravvenuta della prestazione dovrebbe sapere che la stessa è azionabile se imputabile al debitore e non mi sembra certamente questo il caso”.

Ci spiega a livello legale in cosa consiste…

“La decisione assunta dalla Lega di imporre ai calciatori un taglio degli stipendi è appunto un atto unilaterale, che non ritengo possa essere automaticamente vincolante, soprattutto senza l’adesione della AIC”.

Quale sarà l’impatto economico di questa crisi sui campionati?

“La difficoltà di trovare un accordo, tuttavia, non deve distogliere l’attenzione dalla catastrofe economica che questa situazione sta creando al sistema calcio (oltre al ben più grave dramma umano e sanitario del paese, ovviamente) ed è necessario che il Governo sostenga la Federazione e le singole società, con concreti aiuti, perché il calcio è un sistema economico capace di veicolare ricchezza per il paese, oltre al valore sociale che rappresenta”.

Si parla di un piano economico in aiuto del calcio…

“L’emergenza sanitaria, e quindi anche quella sportiva, non sta risparmiando nessun ambito geografico europeo. Ritengo che questa comune condizione di difficoltà possa essere il presupposto per un piano di finanziamento per il calcio, con il necessario intervento anche dell’Unione Europea, considerando la rilevanza economica che il fenomeno garantisce. Sgravi fiscali, rinegoziazione garantita dei diritti televisivi e dei contratti di sponsorizzazioni (un po’ come sta avvenendo per le banche a favore delle imprese) potrebbero essere i primi essenziali interventi di contenimento e risanamento. Se lasciato al proprio destino, il calcio non potrà riprendersi perché troppo ingenti sono state le perdite”.

Che giudizio dà al campionato della Juventus? Quest’anno c’erano delle rivali agguerrite.

“Al dramma umano, si unisce il rammarico sportivo, perché, dopo tanti anni di dominio assoluto della Juventus, stavamo assistendo ad un finale di stagione avvincente. Io non credo che si riuscirà a concludere la stagione entro il 30 giugno, ma si dovrà trovare il modo di evitare l’assegnazione a tavolino del titolo, mortificazione del senso sportivo, a cui già una volta abbiamo dovuto assistere”.