DE SCIGLIO PROPONE LA CONTINUITA', SERVIRA' ANCHE LUI!

22.06.2022 09:00 di Massimo Pavan Twitter:    vedi letture
DE SCIGLIO PROPONE LA CONTINUITA', SERVIRA' ANCHE LUI!
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Mattia De Sciglio è ormai uno della vecchia guardia, la permanenza con rinnovo a Torino, dopo un anno di esilio in Francia lo rilancia ad uno dei senatori.

La stagione che viene lo dovrà riproporre su buoni livelli dopo un'annata, l'ultima con qualche bella gara, vedi Roma e qualche altra sicuramente meno buona.

Il difensore si conferma uno dei fidelissimi di Massimiliano Allegri ma nega qualsiasi tipo di favore:  "Il rapporto con Allegri? Non sono il suo figlioccio. Il nostro è uno dei rapporti allenatore-giocatore più iconici degli ultimi anni, ma lui non mi ha mai favorito. Certo, ciò che è vero, è che tra noi è nato un legame speciale. Lui mi ha fatto esordire, lui mi ha visto cadere, lui mi ha visto rialzarmi. Credo che Allegri, come tutte le persone che mi hanno voluto analizzare per quello che sono, si sia sempre accorto che voglio far trasparire un ragazzo genuino. Semplice, educato, disponibile. Il nostro rapporto di confidenza, spesso enfatizzato, ha creato una fiducia reciproca. Pretende tanto da me, e sono uno di quello che massacra di più perché mi vuole bene e conosce le mie qualità. Lavora molto sulla comunicazione con il gruppo e con il singolo. Mi stuzzica, e ormai ne nascono dei botta e risposta. Ci divertiamo. A lui piace dare nomignoli a tutti i calciatori, e quando vuole colpirmi nell’orgoglio mi chiama «Mangia e dormi». Sì, dice che sostanzialmente io mi alleno, mangio e dormo. Stop".

La difesa dell'allenatore passa anche dalla questione del gioco: "In Italia si tende a guardare il risultato, poi però si parla del bel gioco. E tante volte, le due cose non vanno di pari passo. Ogni partita è una storia: a volte giochi meglio, perché te lo permette l’avversario, altre no. Dipende dagli spazi che ti concedono, da tante componenti".

Spesso il difensore è stato criticato ed anche in bianconero ha dovuto riscattarsi: "Sono iniziate le critiche della stampa e dei tifosi. Mi hanno ferito, facevano male. Non me le aspettavo, ma non è questo il punto. A ferirmi è stato l’accanimento. Ero passato dal paradiso all’inferno. Mi mancavano di rispetto solo per poter dire che avevo giocato da schifo. Mi arrabbiavo. Secondo me il rispetto deve essere alla base della vita: accetto di sentirmi dire che non ho giocato bene, non oltre. Sono un ragazzo solare, che cerca compagnia e scherza sempre. Mi ero trasformato nella mia nemesi. Chiuso, in casa, a pensare che godersi la vita fosse un eccesso che per niente al mondo mi potevo permettere. A pensare che forse, sentirmi sensibile e fragile, fosse un lusso per questo mondo. La determinazione nel raggiungere gli obiettivi che mi ero posto da bambino mi ha portato dove sono. Dedicavo giornalmente del tempo per lavorare con la mente. Nel nostro primo incontro, avevo gli occhi spenti. Il mio carattere pacifico è stato interpretato in maniera sbagliata da tante persone, come se mi mancasse la personalità. Anche a 20 anni, subire senza reagire era visto come assenza di grinta. No, sono semplicemente io. Mi faccio troppi problemi a mandare a cagare la gente e vivermela serenamente".

Sicuramente De Sciglio ha vissuto momenti positivi ed altri negativi, quest'anno accettando un salario ridotto ha dato un segnale di disponibilità che dovrà confermarsi anche in gruppo.

De Sciglio, infatti sa fare gruppo e piace ad Allegri per questo, ma in campo dovrà confermare di essere utile quando chiamato in causa.

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