DA ZERO A DIECI - IL RITORNO DELLO ZERO, IL DIECI DEL "TEAM"
Ritrovare il sorriso, questo era il compito della Juventus a Reggio Emilia contro il Sassuolo ed i bianconeri ci sono riusciti anche se hanno incontrato qualche piccola difficoltà iniziale e con piccola utilizziamo un eufemismo.
ZERO - come gli zero gol presi, obiettivo clean sheet raggiunto, ma che fatica con due brividi incredibili creati da errori da matita rossa.
UNO - come i match che separano dalla Champions, immaginavamo una passeggiata con il Frosinone ma l’ottimo rendimento dei ciociari fuori casa fa capire che sarà una partita vera e ottima in vista di Madrid.
DUE - già citati, i due errori da matita rossa della difesa. Da una parte Rugani che si addormenta in modo clamoroso, dall’altra Szczesny che decide di fare una cosa folle e rischia di prendere gol.
TRE - come il contributo di Cristiano Ronaldo nei tre gol realizzati. Nel primo raccoglie il pallone scambia con Pjanic e poi costringe Consigli alla parata, nel secondo fa gol, nel terzo sfrutta l’assist di Dybala e lancia Emre Can, perfetto.
QUATTRO - a Consigli. Semplicemente pessimo, sbaglia sul primo gol, sbaglia sul secondo, insomma molto incerto e non bastano un paio di parate per rimediare.
CINQUE - a Rugani. Se questo devono essere le partite per capire se è da Juve, al momento siamo alla bocciatura. Ribadiamo il concetto, serve personalità, non può commettere l’errore di inizio gara. Poi si riprende ma l’errore iniziale e’ da 3 il resto da 7, media 5. Ci vediamo alla prossima.
SEI - ai terzini, corrono e si propongono ma non creano mai a sufficienza, qualche errore di passaggio importante, Lirola qualche volta gli scappa via ma alla fine gara sufficiente.
SETTE - A Pjanic. Finalmente una buona partita dopo un po’ di rodaggio. Illumina sul primo gol, organizza e dirige l’orchestra, essenziale.
OTTO - a Khedira. I suoi inserimenti sono fondamentali per questa squadra, qualcuno si lamenta di questo calciatore che Allegri chiama il professore. Fare gol non è il suo mestiere ma lo trovi spesso lì dove gli avversari non ci arrivano.
NOVE - a Cristiano Ronaldo. Sempre nel posto giusto al momento giusto. Sta bene e si vede, fa pesare la sua classe, si impegna e si diverte. Tra Assisi, giri, gol, sempre decisivo Cr20.
DIECI - al gruppo. Uniti si vince il concetto che tutti hanno espresso a fine gara. Da Cristiano che festeggia con la Dybala Mask a Dybala che posta la foto con scritto “team”, fino a Pjanic che mostra la foto di gruppo. Insomma la Juventus e’ una squadra vera solo senza invidie ed unità si può arrivare in fondo.