BONUCCI HA CAPITO TUTTO

È un Bonucci che lancia l’allarme per il calcio italiano, un calcio che non decolla, che non migliora nonostante passino gli anni, arrivino dei risultati che sono chiaramente non in linea con quelle che sono le aspettative del movimento. Mentre la Juventus cresce, migliora, compra campioni, è all’avanguardia e vuole entrare nei top quattro del calcio mondiale superando Paris San Germain, Manchester City e anche il Bayern Monaco, l’Italia invece dal top del calcio sta piano piano degenerando e nonostante ci siano alcuni Alfieri come lo stesso Bonucci, Chiellini che rappresentano il meglio del calcio nostrano, ci sono altri talenti che non crescono.

Bernardeschi alla scuola Juve sta piano piano dimostrando di poter prendere un ruolo importante che con la maglia azzurra. Chiesa è un altro talento importante deve sgrezzare alcuni comportamenti magari non in linea con quelle che possono essere le dinamiche di un campione, però è sulla buona strada per diventare un calciatore di primo livello.  Dopo di loro, veramente poco altro, con Verratti che non ha ancora dimostrato di essere quel campione di cui si parlava qualche anno fa e altri giovani talenti e che non riescono a prendere in mano la situazione.

Dopotutto, manca qualcosa in attacco Cutrone è una speranza, Kean potrebbe diventare una certezza anche se ancora giovane, Balotelli si è perso e tra i nuovi che avanzano, ci sono alcuni talenti giovani ma non ancora pronti per essere gli Inzaghi, i Del Piero ed i Totti del futuro.

Momento complicato in cui la nazionale viaggia nel limbo tra quello che vuole essere e quello che riesce purtroppo a fare ed i dati di ascolto evidenziano un distacco che comincia ad essere importante anche perché è difficile identificarsi in questa nazionale all’interno della quale, ribadiamo, a parte alcuni campioni citati poco fa, c’è ben poco altro, dove c’è una guida tecnica che ce la sta mettendo tutta, ma che non riesce ad entusiasmare.

Se Ventura ha fatto i disastri e quindi è stato una propria sventura, c’è tanta aria di malinconia per Antonio Conte, l’ultimo allenatore veramente capace di creare entusiasmo, capace di far diventare buoni giocatori bei calciatori di livello perché bravo a tramutare calciatori di fascia media in top player. 

Un Conte in panchina, forse, darebbe qualcosa di più, ci vuole un po’ più di entusiasmo o forse semplicemente ci vogliono dei giocatori migliori ma non avendoli, basterebbe l’entusiasmo.

La disamina di Bonucci, comunque, rimane totalmente reale ed é l’immagine del nostro calcio, un calcio che fa fatica a partire, un calcio in cui la serie B e la serie C, partono zoppi, un calcio in cui si cerca più la polemica che la valorizzazione del prodotto.

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