Gambelli a RBN: "Motta sia meno integralista. Elkann chiede pazienza? La penso così. Incomprensibile l'odio verso Allegri"

10.12.2024 10:50 di  Quintiliano Giampietro   vedi letture
Gambelli a RBN: "Motta sia meno integralista. Elkann chiede pazienza? La penso così. Incomprensibile l'odio verso Allegri"

Domani allo Stadium, match contro il City di Guardiola, sesta giornata di Champions League. I bianconeri sono ad un passo dai playoff per gli ottavi di finale, ma resta qualche possibilità di qualificarsi direttamente, fermo restando che mancano anche le gare contro Club Brugge e Benfica. Buone notizie dall'infermeria per Thiago Motta che recupera Douglas Luiz e McKennie, possibile anche sia disponibile Cambiaso, costretto ad uscire anzitempo contro il Bologna per una distorsione alla caviglia. L'allenamento di ieri è stato contraddistinto dalla presenza di John Elkann, l'ad Scanavino e Giuntoli per far sentire la loro vicinanza alla alla squadra in un momento difficile. La vetta della classifica si allontana sempre di più, complice l'ennesimo pareggio. Sul fronte del mercato, accelerata verso l'acquisto di Conceicao a titolo definitivo. In difesa Antonio Silva pare il nome in pole position. Dall'Inghilterra arrivano indiscrezioni rispetto ad un forte interesse dell'Aston Villa per Yildiz.  In ESCLUSIVA a Fuori di Juve Riccardo Ganbelli, piccolo azionista della società bianconera e scrittore. 

Sul banco degli imputati per questo momento certamente non positivo, è finito soprattutto Motta. Al tecnico italo-brasiliano viene imputata poca elasticità tattica. La pensa così Gambelli: "Concordo con chi considera Thiago integralista. L'allenatore bianconero ha le sue idee e non si sposta da esse, invece credo debba fare qualche modifica se le cose non vanno bene. Contro di noi il Bologna sembrava il Barcellona. A parte un paio di occasioni per la Juve, gli emiliani hanno dominato. Questo fino a all'espulsione dello stesso Motta. A quel punto la squadra sembrava essersi liberata dalla rigidità tattica ed è riuscita a raddrizzare la gara, con due gol che sono valsi il pari. In questa fase, secondo me, l'allenatore dovrebbe rivedere le sue convinzioni. Per esempio, nel centrocampo a due è necessaria la presenza di Thuram, sotto il profilo qualitativo e quantitativo, non possono esserci Locatelli e Fagioli. Il grande equivoco tattico, però, è soprattutto la posizione di Yildiz. Impiegare il diciannovenne turco in quella parte di fascia, significa depotenziarlo almeno del 30%. Lui deve essere libero di esprimersi. Stesso discorso riguardo alla posizione di Koopmeiners. L'olandese do vrebbe essere schierato tra le linee, sicuramente più vicino alla porta".