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TJ - MATUIDI A JTV: "Oggi momento particolare. Sono qui per vincere. Evra aveva caldeggiato il mio arrivo alla Juve. Spero di fare almeno quanto Deschamps. Ringrazio Neymar"

22.08.2017 17:55 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
LIVE TJ - MATUIDI A JTV: "Oggi momento particolare. Sono qui per vincere. Evra aveva caldeggiato il mio arrivo alla Juve. Spero di fare almeno quanto Deschamps. Ringrazio Neymar"
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Dopo la conferenza stampa di presentazione, Blaise Matuidi sta rispondendo alle domande dei colleghi di JTV. uttojuve.com sta riportando in tempo reale:

Le tue emozioni nella partita di domenica?
"Grazie per la vostra accoglienza, è un'enorme onore indossare questa maglia, sono molto orgoglioso di essere qui. Oggi è stato un momento particolare, perchè è un qualcosa che avevo già vissuto nella mia testa e oggi è diventato realtà. Sono particolarmente fiero e felice di aver indossato questa maglia già nel weekend, è tutto avvenuto molto velocemente, tutti mi hanno messo in ottime condizioni per iniziare".

C'è qualcosa che ti ha spinto ad andare via dalla Francia e venire alla Juve? Cercavi una nuova avventura sportiva o di vita?
"La Juve è un ottimo club, un grandissimo club, che è abituato a vincere sia a livello nazionale che europeo. E' stata una scelta naturale, giocare in una grande squadra è il sogno di qualsiasi giocatore. Quando la Juve ha mostrato interesse verso di me, io ho accettato immediatamente perchè giocare in un club del genere non è una possibilità che viene data a tutti. Oggi ho la possibilità di giocare in una grande squadra, con giocatori che hanno segnato la storia del calcio europeo e italiano. Sono particolarmente fiero. Chiaro, si tratta di un'enorme sfida, sono ben cosciente, però si tratta di un'avventura che inizia, percepisco una famiglia e sono molto fiero di far parte di questa famiglia".

Il PSG dopo il tuo esordio con la Juve, ti ha richiamato e ti ha celebrato. E' una cosa che si fa solo con i grandi giocatori...
"Ho trascorso degli anni stupendi a Parigi, abbiamo vinto tanti titoli, credo che i dirigenti e i tifosi del PSG hanno apprezzato il mio impegno. Il PSG è una squadra che rimarrà a lungo nel mio cuore. Oggi sono un giocatore della Juve e sono molto felice, orgoglioso di indossare questa maglia, è un'ottima opportunità per me, per la mia famiglia, si tratta di una nuova sfida, quindi come dicevo è un onore indossare questa maglia".

Dal punto di vista tecnico, cosa ti aspetti da questa avventura in bianconero?
"Innanzitutto raggiungere dei risultati, quando si gioca a calcio si hanno delle ambizioni, quindi la mia ambizione è quella di vincere, sono un giocatore che ama particolarmente vincere, le partite, i campionati, tuttto quello che è davanti a noi. Non è mai facile nel calcio, è il lavoro che alla lunga paga, nel calcio come nella vita. Spetterà dare a me dare il massimo, io ho sempre giocato in questa maniera e da oggi cercherò di dare il mio contributo alla squadra per raggiungere i risultati".

Cosa ti hanno raccontato della Juventus Deschamps e Pogba?
"Sì, l'anno scorso ho parlato anche con Evra, anche lui aveva caldeggiato il mio arrivo alla Juventus, poi per varie ragioni la cosa non è andata in porto. Ho avuto modo di parlare anche con Deschamps che mi ha detto delle ottime cose della Juve, così come Pogba. Paul è cresciuto qui, credo sia diventato un grande giocatore proprio grazie alla Juventus. E' grazie al lavoro che ho conquistato la fiducia della Juve. Ho parlato cn Deschamps che ha vissuto dei bellissimi momenti qui e anche lui è molto felice che io sia venuto qui, crede che sia il club giusto per me. Sono orgoglioso di essere qui e spero di fare almeno quanto Deschamps, perchè giochiamo più o meno nella stessa posizione. Si dice che abbia preso il suo numero, è un caso, ma spero mi porti fortuna".

Come è nata la tua esultanza?
"Cerco di lavorare tutti i giorni, cerco di dare il massimo per essere forte nelle partite, ogni volta che ci si allena credo sia importante essere al top. C'è un detto che dice: si gioca un po' come ci si allena e io cerco sempre di ispirarmi  a questo motto, certo di dare ogni giorno il massimo per essere al top. L'esultanza è un piccolo aneddoto che avevo con degli amici, un amico cantante, ed è per questo che ho fatto questa esultanza. L'importante oggi è adattarsi alla squadra e fare il massimo, poi se arriveranno i gol tanto meglio".

Ti ha colpito che Neymar ti abbia omaggiato con la tua esultanza?
"Sì, sicuramente l'omaggio di Neymar mi ha colpito, è un top player. Ci siamo conosciuti per un breve periodo, per una settimana, anche i miei compagni di squadra hanno parlato molto bene di me, credo che per lui sia stato un modo di rendere omaggio e vorrei ringraziarlo per questo. Oggi però è un avversario, io sono un giocatore della Juventus e cercherò di dare il massimo".



Cosa spinge un giocatore a scegliere sempre lo stesso numero?
"Ero abituato a questo numero da parecchi anni, mi ha sempre portato fortuna e mi sono ricordato di questo quando sono approdato alla Juventus. Spero di dare il mio contributo con questa maglia, con questo numero e soprattutto con le mie qualità. La squadra è già molto molto forte comunque".

Hai un soprannome?
"Sì, in Francia mi hanno dato tanti soprannomi, chewingum, piovra, non ho di soprannomi particolari a dire il vero. L'importante è dare il massimo per la squadra, affinchè possa vincere".

Sono arrivati i complimenti anche di Momo Sissoko.
"Sì, mi ha reso particolarmente felice, , è un giocatore che è cresciuto molto soprattutto alla Juventus, ha fatto degli ottimi campionati. L'ho conosciuto a Parigi ed è un atto di stima molto importante il fatto di averlo ricevuto da un giocatore come lui. Gran parte dei giocatori che sono passati alla Juventus sono poi partiti con un ottimo bagaglio di esperienze e spero di poter seguire la stessa squadra. Farò il massimo per raggiungere certi risultati".

Quanto sarebbe bello se un altro francese dopo Platini e Deschamps alzasse la Champions...
"Sì, è una responsabilità molto grande, chiaro che vincere la Champions non è una possibilità per tutti, sono in un club che ne ha già vinte tre (due, ndr) e spetterà a me adattarmi  e fare il massimo per raggiungere i risultati. Non bisogna dimenticare la Serie A che è un campionato molto competitivo, è un club che lo ha vinto sei volte di seguito e fa capire quanto sia importante e quanto sia difficile raggiungere il settimo".

C'è un gesto tecnico che non hai mai fatto e vorresti realizzare con la maglia della Juve?
"Sì, ho segnato dei bei gol, dei gol un po' più normali, ma la cosa più importante è aiutare la squadra a migliorarsi. Questa è la mia fonte di ispirazione. Segnare è sempre importante, per un centrocampista è sempre un bonus, ma l'importante è che la squadra faccia risultato. Io cercherò di fare del mio meglio affinchè la squadra possa vincere. Se i gol saranno decisivi, tanto meglio. Non ci sono gol particolari che vorrei fare, l'importante è dare il proprio contributo alla squadra".

Quindi non vuoi segnare da corner. Li lasci a Pjanic e Dybala...
"Sì, ok, diciamo così (sorride, ndr)".

 

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