TJ - De Leo in conferenza: "Usciamo con rammarico. Rigore? Braccio largo, avremmo voluto lo rivedesse"
Sinisa Mihajlovic era in panchina, ma in conferenza stampa si presenta Emilio De Leo. Tuttojuve.com vi riporta le parole del secondo rossoblu.
Complimenti per la partita di questa sera e l'orgoglio degli ultimi minuti. Prevale più il rammarico per il risultato o la soddisfazione per la prestazione? Avete qualcosa da dire sugli episodi chiave?
Francamente prevale il rammarico. La nostra mentalità è qeulla di non accontentarci, a maggior ragione quando usicamo da un campo prestigioso come questo senza nulla. C'è il rammarico, ma la squadra è stata in grando di ribaltare l'inerzia della partita, quindi da quel punto di vista siamo stati coraggiosi e ci portiamo via questo aspetto positivo. Ci portiamo via anche il finale quando, un po' sbilanciati, ci abbiamo provato fino alla fine. Sapevamo che la partita l'avrebbe fatta la Juve e avremmo dovuto soffrire. Credo che l'abbiamo fatto in maniera ordinata, con un barcientro basso, senza concedere tanto. Poi ci sono stati frangenti in cui la Juve è venuta fuori, ma anche lì non ci siamo disuniti, siamo rimasti in partita e ce la siamo giocata fino alla fine. Io il rigore non l'ho rivisto, in live mi è parso il braccio fosse particolarmente largo. A parte quello avremmo voluto almeno la tutela dell'arbitro andando a rivedere l'episodio, quindi ci sentiamo rammaricati.
Nei rimpianti c'è anche il modo in cui avete preso il gol?
Indubbiamente. Il secondo gol ha caricato la Juve e ci ha fatto perdere determinate sicurezze. Quello ha innescato una serie di conseguenze negative, quindi un doppio rammarico. Gli errori tecnici che hanno consentito di fare gol e poi i 15 minuti successivi. Primo gol stessa cosa, mi sembrava fossimo messi bene dal punto di vista tattico, quella scivolata di Krejici ha favorito Ronaldo. Anche lì siamo stati forse un po' imprecisi, c'è rammarico e dobbiamo migliorare anche in quello.
Soriano l'avete un po' perso nella fase offensiva, ma avete con lui limitato la manovra della Juve? Rifarebbe quella scelta di sacrificarlo così? Poi volevo un giudizio su Svanberg.
Io credo che giocare con la Juve determini la consapevolezza di soffrire in determinate zone e circostanze. Bisogna fare delle scelte per togliere fonti di gioco alla Juve, tolte una serie di rotazioni che la Juve era in grado di fare bene nella zona di centrocampo con i suoi centrocampisti, che ci hanno creato alcuni problemi, siamo stati abbastanza compatti, stretti e abbiamo gestito bene quei movimenti esca che la Juve cercava di fare per aprirci. Nella seconda parte di gara ci sono stati 15-20 minuti in cui abbiamo perso le distanze, ma penso ci stesse concedere alla Juve quella fase. Poi abbiamo provato a riprenderla, fatto alcuni innesti, abbiamo terminato con 5 giocatori offensivi in campo. Talvolta ci siamo un po' allungati per eccessiva voglia, ma quando la Juve inizia a fare una serie di movimenti offensivi, vanno tenute in considerazione le loro qualità. Svanberg nel primo tempo, lo dicevo anche con il mister, è stato un po' timido. Ci siamo resi conto che riuscendo a passare in uscita dal pressing con i centrocampisti potevamo beneficiarne. Volevamo fosse più nel vivo, ma in una partita difficile, era la seconda presenza quest'anno, ha messo un ulteriore tassello di maturità.
Cosa si dice alla squadra oggi?
Dobbiamo essere consapevoli e focalizzati sulla linea tecnica che abbiamo. Abbiamo una linea tracciata dal nostro allenatore la scorsa stagione, con principi di gioco e morali da portare avanti. Siamo concentrati su quello. Sapevamo ci sarebbe stata sofferenza, ma anche che dovevamo essere leggeri. A fine partita valutiamo come procede il nostro cammino sulla linea. con schiettezza. Il mister schietto lo è sempre, bacchettando ragazzi e staff tecnico quando ci sono errori tecnici.
La città è in fermento. Sinisa vi ha parlato della chiacchierata avuta con Ibrahimovic?
No, il mister non ha parlato di questo momento, quindi non saprei cosa dirle. Il mister ora sta ricevendo messaggi e telefonate da tutto il calcio perché se lo merita.
Il fatto che i risultati manchino può portare qualcosa?
Noi dobbiamo essere focalizzati su quello che chiediamo alla squadra e vediamo in campo. A volte lasciando da parte i risultati. Quest'anno, in questo avvio, a maggior ragione bisogna fare questo processo di crescita nelle analisi. Non dobbiamo però nemmeno lasciare punti per strada altrimenti saremmo ipocriti. Non dobbamo scomporci, abbiamo un gruppo coinvolto e responsabilizzato anche in assenza del mister che è venuto qui a giocarsela a testa alta e questa è una grande soddisfazione.
23.45 - Conferenza terminata,