LETTERA DELLA TIFOSA Adele: "Il tifoso Giovanni Soldati"
Sono diventata tifosa della Juventus dopo che il mio vecchio nonno Berto, contadino come tutta la mia famiglia in un paese della provincia di Reggio Emilia, acquistò un apparecchio televisivo a meno di due anni dall'inizio delle trasmissioni della Tv italiana. A conquistarmi furono un funambolo irridente dai capelli color della pece e i calzettoni sempre abbassati che di nome faceva Omar Sivori. E fu un biondo gigante inglese, grande e grosso e dal sorriso dolce: John Charles. Il bianco e il nero a strisce verticali sulle loro magliette fecero il resto, dato che sono i colori che amo di più da sempre. A meno di perdere del tutto la memoria, questi resteranno i miei colori. L'appartenenza a una comunità è per sempre se la scelta è dettata dalla convinzione personale e questo è il mio caso. E non soltanto in ambito calcistico.
Io non sono tifosa della Juve per tradizione famigliare, come si intuisce essere il caso del signor Giovanni Soldati che oggi appare con una lettera sulla rubrica del Corriere della Sera curata da Aldo Cazzullo. Una lettera che mi ha stupito per la presunta ragione social-umanitaria che deporrebbe a favore dello scudetto al Napoli. Senza naturalmente dimenticare i meriti derivanti dal bel gioco arioso della banda sarriana che la fa divertire come un bambino.
Mi perdoni, ma lei signor Giovanni Soldati, figlio del grande Mario, lo pensa davvero che vincere lo scudetto per il Napoli contro la Juve rappresenterebbe una specie di riscatto meridionalista?
Lei lo sa che un tale riscatto passa per ben altri risultati e per ben altri impegni.
E non finga di non sapere che in tal caso quello che l'Italia intera festeggerebbe sarebbe la sconfitta della Juventus. Lei lo sa: dello scudetto al Napoli non frega niente a nessuno.
Si goda il suo Napoli, caro signor Soldati, perchè è vero che gioca molto bene e diverte. Lei ha tutto il diritto di essersi stancato della monotonia dei sei scudetti consecutivi vinti dalla Juventus e di sperare che il settimo non prenda la strada di Torino.
Per come si sono messe le cose, non mi pare probabile - lo dico oggi, quando ancora si deve giocare Inter-Juventus - anche se spero di sbagliare.
Però la prego signor Soldati, non invochi ragioni social-umanitarie a favore della squadra di Sarri e del produttore De Laurentiis. Perchè, come si dice? "Finita la festa, gabbato lo santo".
Perdoni l'impertinenza e cordiali saluti.
La tifosa
Adele