LETTERA DELLA TIFOSA Adele: "E' l'ora giusta"

Voi della redazione di Tuttojuve siete degli amici cari e ogni tanto mi viene voglia di scrivervi. E voi ne fate spesso un uso che mi gratifica. Oggi il mio argomento è andare in nazionale

Mario Marione Manzu lui sì che è un dritto. Ha capito che, per durare il più possibile, a 32 anni non si può avere più brache che (pardon!) culi! 

Insomma, anche il corpo dei migliori ha i suoi limiti e, se si vuol continuare a fare il calciatore professionista ad alti livelli, a qualcosa si deve rinunciare. 

Naturalmente dipende dai ruoli e dalla struttura fisica, ma soprattutto da quanto ci si sbatte in campo. E poi non tutti hanno il fisico da Dio pagano di Cristiano.

E così il Marione juventino, da bravo croato che sa essere duro con gli avversari ma, in primo luogo con se stesso, ha deciso di rinunciare alla Nazionale per dedicarsi soltanto alla Juventus. Ha pensato che basta e avanza!

Ebbene, caro Chiellini e anche caro Bonucci, non è il caso di 

fare altrettanto? 

Ricordate la massima: 'tutti sono utili, nessuno è indispensabile'. Penso che sarebbe il caso di fare largo ai più giovani. Visto che si tratta di rifare la nazionale, la si rifaccia in ogni ordine di posti?

Vista la facilità di Giorgio all'infortunio muscolare, è il caso di ridurre i pericoli. Dalla prossima settimana si entra nel tunnel delle partite ogni tre giorni e ci sono obiettivi di club troppo importanti per accollarsi le chiamate del magico mister Mancini.

Il Ct deve rifare la nazionale, scelga i "suoi" giovani e ci dimostri di essere all'altezza della sfida che ha accettato. 

E voi ragazzi oltre i 32 rimanete a casa, sputate l'anima alla Continassa, passate le sere in famiglia e viaggiate soltanto a strisce bianconere. Basta e avanza anche per voi, come per Marione.

Non fatevi incantare dalla fascia di capitano o da funzioni di chioccia. Avete già dato. E con tutti noi juventini avete una priorità: la Champions.

Io non sono anti-italiana, anzi vorrei che questo nostro paese non avesse le pezze al sedere in molti campi. Il calcio è nella stessa condizione e il sacrificio di qualcuno per amor di patria non basterà a risollevarlo. Serve mandare avanti facce e gambe nuove. E chi vivrà vedrà.

Un abbraccio dalla tifosa

Adele