LETTERA DELLA TIFOSA Adele: "A Napoli non sbagliano mai (?). La politica non decida sul calcio"

28.12.2018 17:55 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
LETTERA DELLA TIFOSA Adele: "A Napoli non sbagliano mai (?). La politica non decida sul calcio"
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

A un avvocato di Napoli, famoso per l'odio senza limiti per la Juventus e per le sue vittorie, la partita tra Inter e Napoli di Santo Stefano deve essere proprio andata di traverso per il fatto che non c'erano di mezzo i bianconeri. E' arrivato comunque a sostenere che bisogna rigiocarla o comunque dare la vittoria al Napoli. E invoca la giustizia ordinaria. Ma perchè non si rivolge al dottor Pecoraro, visto che dopo mesi e mesi di silenzio e senza essersi mai vergognato per le falsità anti-juventine dichiarate in Commissione Antimafia, ieri ha ritrovato la favella per spendere parole in difesa  della squadra del suo cuore?

Ma da Napoli anche l'avvocato della società non ha scherzato, nel parlare di partita falsata. Sottovoce, vorrei chiedere: ma anche lì, sotto il Vesuvio, per caso non vi viene da pensare se non si sbagli qualcosa?

Comunque il problema, cari miei, non è il calcio. Il problema è l'Italia, un paese incattivito, violento e dove si va alla partita come se fosse una guerra. D'altronde è un paese nel quale da anni partiti e movimenti continuano a fare campagna elettorale al grido di "Prima gli italiani" e "I neri a casa loro". Allora, credete davvero che potessero formarsi anticorpi contro il razzismo? Un di quei partiti oggi è al governo e costruisce le sue fortune al grido "Abbiamo dato, i nostri porti sono chiusi". Io non penso che dobbiamo accogliere l'Africa, ma un po' di stile e di umanità nei toni e nei comportamenti contrasterebbe il razzismo invece di fomentarlo. 

Il problema non è il calcio. Ho letto che il direttore del Corriere dello Sport contesta il ministro dell'Interno quando paragona i buu contro Bonucci a quelli contro Koulibaly. Non ha una ragione, ma un milione di ragioni. E' lo stesso atteggiamento di chi - ve lo ricordate - dice "tutto è mafia, niente è mafia". Ecco gli ululati non sono pari, quelle a Bonucci erano urla becere da stadio (assurde pure quelle), quelli al ragazzo del Napoli erano e restano razzismo. E non è vero che in Italia non c'è il razzismo. Cosa altro sarebbero, per caso, gli assalti ai migranti, il dare fuoco a un senzatetto e altri misfatti simili compiuti in primo luogo da ragazzotti senza voglia di lavorare?    

Allora, cari amici, lo dico a voi affinchè puntiate dritto all'obiettivo: non si può permettere che la politica decida cosa deve o non deve fare il calcio. I suoi dirigenti, nazionali e di club devono autonomamente affrontare le questioni chiedendo loro alla politica di predisporre norme che permettano di cacciare dagli stadi i razzisti e i violenti in genere. E che sia previsto che tutte le società adottino sistemi di controllo negli stadi tramite tecnologia avanzata, oltre a steward addestrati. E se i proprietari dei club dovranno spendere un po' dei diritti televisivi che intascano, pazienza! Vorrà dire che chi non ce la fa, passerà la mano e avremo ripulito il calcio anche da approfittatori! 

Buon anno a tutti e forza Juve sempre!

La tifosa Adele