Milan Femminile, Manieri: "Juventus, Fiorentina e Roma credo siano le squadre più competitive"

Raffaella Manieri, capitano del Milan femminile, ha parlato ai microfoni di Milan TV. Ecco le parole del difensore rossonero riprese da Milannews.it:

Sul significato di essere al Milan: "Significa realizzare un sogno che avevo da bambina, cioè diventare una calciatrice professionista. Quando sono andata in Germania a giocare, il mio pensiero è stato proprio quello: come sarebbe potuto essere diventare professionista nella tua nazione, dove hanno la tua stessa cultura e dove ti conoscono. Quando ho avuto quest'opportunità quest'anno l'ho presa al volo. Mi sono messa in gioco e ho capito che potevo ancora farcela a livello fisico. Nel momento in cui ho capito che ero ancora in forze, ho deciso di giocarmi questa carta. Sono orgogliosa e felicissima di far parte di questa società e questo gruppo. Cercherò di dare il massimo per ottenere i risultati più belli".

Sullo slancio del calcio femminile in Italia: "Credo fosse ciò di cui avevamo bisogno, così come la qualificazione della nostra nazionale ai prossimi mondiali, che è stato molto importante. Con l'entrata di Juventus, Sassuolo, Milan, Sassuolo, Verona e Chievo, che hanno aperto al settore giovanile, possono darci quel valore aggiunto che, fino ad adesso, ci ha reso dilettanti. Penso non ci sia cosa ancor più bella di vedere le bambine che entrano al Vismara che indossano i colori rossoneri già da piccoline".

Sul gruppo: "Siamo una squadra abbastanza internazionale, con un sacco di culture che si stanno integrando. La squadra è abbastanza giovane con alcune giocatrici d'esperienza che possono trasmettere il loro passato e le loro vittorie. Le giovani hanno talento e vogliono mettersi in mostra. Stiamo cercando di affiatarci, quindi di litigare, di fare errore, di sorridere, di abbracciarci. Sono due mesi che lavoriamo insieme, ma poi avremo bisogno del confronto vero, ovvero di metterci alla prova con il campionato".

Sulle richieste della Morace: "Di impegnarci tutti gli allenamenti, di aiutarci, di rispettarci e di rispettare le regole. Questa è una cosa a cui tiene molto. La squadra deve seguire la stessa linea e ciò agevola il lavoro di tutti".

Sulle differenze tra italiane e straniere nel calcio: "A livello tecnico noi italiane abbiamo qualcosa in più rispetto alle straniere, che però ci sono superiore dal punto di vista fisico un po' per genetica e un po' perchè sono dentro al professionismo da molti anni. Il calcio non ha sesso, sia i ragazzi che le ragazze nascono con lo stesso talento".

Su cosa direbbe ad una bambina che vuole avvicinarsi al calcio: "Che è arrivato il momento e sarà sicuramente una bellissima esperienza. Deve seguire la propria passione. Se alla bambina batte il cuore quando indossa un paio di scarpe da calcio e le brillano gli occhi quando vede un pallone, deve continuare quel percorso. Il movimento sta cambiando e ci saranno delle tutele per queste bambine e sicuramente avranno la possibilità un domani di diventare delle atlete".

Sugli obiettivi: "Mi pongo sempre l'obiettivo di fare il meglio che posso fare giorno per giorno. Questo modo di pensare mi ha portato ad ottenere obiettivi a lunga durata. Voglio vincere con il Milan, indipendentemente da cosa sia, e spero di vincere presto. Vincere con il Milan mi renderebbe parte di un movimento in cui sono nata".

Sulle avversarie per i primi posti: "Juventus, Fiorentina e Roma credo siano le squadre più competitive. Dovremo stare molto più attente con le squadre meno competitive, dove puoi dare per scontato determinate cose. Dobbiamo essere umili in ogni partita".

Sulla prima partita in casa contro la Fiorentina: "Se vuoi far parte di grandi club sono queste le partite che vuoi giocare. Noi siamo pronte e non vediamo l'ora di scendere in campo".