Juventus Women, Aluko: "Koulibaly? L'arbitro poteva interrompere la partita"

Non solo bomber. Eniola Aluko, stella delle Juventus Women, è anche una columnist per il Guardian («do voce al calcio italiano»), una futura manager («frequento un master alla Uefa da direttrice sportiva») e una buona chef: «Sono campionessa di gnocchi al pesto». L’attaccante nigeriana naturalizzata britannica, arrivata l’estate scorsa dal Chelsea, punta lo scontro-scudetto di domenica (ore 12.30) al «Piola» di Vercelli, tra la Juve capolista e il Milan terzo a -2: «Vogliamo riscattare la deludente sconfitta per 3-0 subita all’andata, ora siamo una squadra diversa. Vincerà chi avrà più fame.

Cercherò di segnare, capitalizzando la mia rapidità», aggiunge prima di rivelare di aver recentemente preso una multa in auto per eccesso di velocità. Eniola gioca all’attacco anche quando si parla di razzismo: «Essere se stessi è il miglior modo per affrontare gli ignoranti. Non ho mai avuto esperienze spiacevoli, ma credo che certe regole andrebbero applicate. Ripensando al caso-Koulibaly, l’arbitro poteva fare di più interrompendo la partita».