Undici metri - Tanti candidati, pochi nomi da Juve. E alla fine Allegri potrebbe restare, con buona pace di chi lo critica. Al momento resta l'unica certezza

11.05.2019 01:45 di Brian Liotti   vedi letture
Undici metri - Tanti candidati, pochi nomi da Juve. E alla fine Allegri potrebbe restare, con buona pace di chi lo critica. Al momento resta l'unica certezza

La Juve Domenica sera è attesa dalla gara dell’Olimpico contro la Roma, in altri momenti in questi giorni si parlerebbe solo di questa che è una delle sfide più belle e affascinanti del nostro torneo e che per la Roma impegnata nella corsa Champions è importantissima,  invece pare interessi a pochi tra i tifosi della Juve,  vuoi perché i bianconeri il loro scudetto già l’hanno vinto da tempo ma soprattutto perché è esploso da qualche giorno il “caso Allegri” o sarebbe il caso di dire “caos”.
Si sta scrivendo e leggendo ti tutto: “ Allegri resta”, no anzi “Allegri va via”. “Forse resta ma senza rinnovo”. “C’è stato il vertice con Agnelli”. “No non c’è stato”.
“Si stanno sondando profili per il futuro”. Ed è subito cominciata la giostra dei nomi: Conte, Guardiola, Pochettino, Gasperini, Simone inzaghi, Deschamps, Mihajlovic e compagnia cantante. Ognuno dice la sua, ognuno si dice certo sulla base delle fonti che ha, di uno scoop o di una notizia. Come sempre e lo sapete visto che mi leggete qui da tanti anni, ho sempre avuto la sana abitudine di partire dai fatti.
Il primo punto (dicasi fatto concreto) è che Allegri è sotto contratto fino al 2020 e quindi teoricamente non ci sarebbe nemmeno bisogno di vedersi con tutta questa urgenza per prolungarlo. E’ vero che la Juve ha la buona abitudine di non cominciare mai la stagione con un allenatore in scadenza ma tutta questa smania di pensare ad un vertice un po’ mi fa sorridere. Ci si siederà a fine stagione (credo dopo la festa scudetto) e si tireranno le somme.

Un po’ mi fanno sorridere i commenti di tanti tifosi così critici nei confronti di Allegri:  5 scudetti, 4 coppe Italia, 2 Supercoppe, due finali di Champions in 5 anni sono fatti reali, risultati centrati. E non è roba da poco. E’ altrettanto vero che negli ultimi due anni il gioco della Juve è andato peggiorando ed è altrettanto vero che di fatto dopo Natale, quest’anno i bianconeri abbiano giocato non al massimo, con un non trascurabile numero di infortuni. Infatti si è arrivati alla fase cruciale della stagione con fiato corto, senza molti uomini e privi di idee. Allegri ha le sue responsabilità ma bisogna essere razionali e non farsi prendere dall’emotività.
Credo che la conferma di Allegri sia molto probabile. Dopo 5 anni tirati e trionfali forse l’idea che un ciclo fosse chiuso non era così peregrina. In effetti spesso per dare stimoli alla squadra occorre cambiare dopo tanti anni ma non sempre funziona così.
Bisogna essere lucidi e ragionare: se cambio Allegri devo trovare un profilo di allenatore di livello superiore e mi riferisco al suo curriculum ma anche all’impatto mediatico.  Onestamente tolti Klopp, Guardiola, Pochettino, Zidane, Mourinho, lo stesso Conte (che da quanto ne so io è vicinissimo all’Inter) non vedo altri nomi da Juve. Ci sarebbe Deschamps ma dovrebbe liberarsi dalla Nazionale francese, e poi siamo sicuri che il buon Didier possa essere il nome giusto?
Alla Juve serve un allenatore Top questo è vero, ma anche uno che sia pronto ad ottenere risultati.
Si potrebbe anche tentare la strada di un giovane o un outsider, ma sarebbe molto rischioso.
I bianconeri sono ormai tra i 5/6 top team europei e l’allenatore è una figura fondamentale.
Ad oggi paradossalmente l’unica certezza in termini di risultati resta Allegri, che potrà non essere simpatico a tutti, sarà pure pragmatico e non offrire un calcio effervescente ma i risultati te li garantisce, eccome! Molti potranno obiettare parlando della Champions e della eliminazione. Questo è vero.  Ma chi darebbe alla Juve la certezza di vincerla? Guardiola (che adoro tra l’altro) è dai tempi del Barcellona che non si avvicina neanche alla finale. A parer mio il top si chiama Jurgen Klopp, uno che riesce a dare una vera impronta alle sue squadre e crea entusiasmo ma credo sia praticamente impossibile farlo traslocare da Anfield.

Questo è un momento particolare in cui tutto può accadere. Le vie del mercato sono infinite e le dinamiche sono fluide.  E’ chiaro che in questo momento anche il mercato sia condizionato dalla conferma o meno di Allegri. Spero solo che qualsiasi sia la decisione di Agnelli e della società, questa non tardi ad arrivare per arginare questo turbinio di voci e poter impostare il mercato in modo ragionato. Ah non dimenticate che domani sera all’Olimpico c’è Roma – Juve, gran bella gara, con il probabile ritorno di Dybala che sono curioso di rivedere in campo.