Undici metri - Presunto caso Ronaldo già rientrato. Il suo gioco non si vede, ma Sarri ha già cambiato la Juve. Mercato, Paratici punta altri pezzi da novanta

16.11.2019 02:08 di Brian Liotti   vedi letture
Undici metri - Presunto caso Ronaldo già rientrato. Il suo gioco non si vede, ma Sarri ha già cambiato la Juve. Mercato, Paratici punta altri pezzi da novanta

Cominciamo subito dal presunto “caso Ronaldo”, non mi iscrivo al partito di chi dice che Sarri abbia fatto bene o male a sostituire Ronaldo, dico soltanto che Cr7 è un totem, non è un giocatore qualunque e che forse nel suo caso occorrerebbe avere qualche accortezza particolare. Sarri dal canto suo  ha tutto il diritto di sostituire chi gli pare (se non sta giocando come dovrebbe o per problemi fisici) e lo stesso Ronaldo (che va per i 35 non dimentichiamolo) dovrebbe accettare con più serenità le scelte del tecnico. Parlo di “presunto caso Ronaldo” perché nella storia del calcio non è la prima volta che un campionissimo quando viene sostituito non accetta di buon grado la decisione del tecnico e non sarà di certo l’ultima. Non mi scandalizzo affatto. Credo che all’interno del gruppo il caso sia già rientrato, basta parlarsi, dialogare, ragionare. Appunto ragionare da squadra nell’interesse comune. Cr7 è insieme a Messi il migliore al mondo ed è molto esigente anche con se stesso,  credo che la sua reazione sia figlia anche della consapevolezza di non essere al massimo da qualche settimana. Fortunatamente l’aria della Nazionale pare avergli giovato, visto che è tornato al gol e si è dimostrato in buona forma, questa è un’ottima notizia. Va da se che avendo quasi 35 anni non può umanamente pretendere di giocare tutte le partite della stagione. Anche Zidane al Real negli ultimi anni lo “gestiva” con ottimi risultati. Il nocciolo è sempre quello: parlare, dialogare, preventivare cambi e giornate di riposo.
Il caso Ronaldo si sgonfierà (ammesso che si sia creato davvero) con buona pace di chi cerca sempre il gossip e qualche crepa nell’apparente solidissimo muro bianconero.


La pausa per gli impegni delle nazionali ci consente di fare alcune valutazioni. In primis la Juve “sarriana” sta viaggiando fortissimo, i risultati parlano da soli, quello che lascia bene sperare i tifosi e il vostro umile cronista è che i bianconeri a parer mio sono solo al 50-60% della forma. Il gioco di Sarri non si vede ancora, la cosa importante però già evidente è il cambiamento di mentalità: la Juve attacca, e il fatto di segnare spesso nell’ultimo quarto di gara la dice lunga su questa cosa. Una squadra che non bada a difendersi ma cerca di “far male” all’avversario.  Anche il più distratto degli osservatori si chiederà una cosa: se oggi la Juve è lì in vetta giocando ancora così così cosa potrà accadere quando i meccanismi e la filosofia sarriana saranno stati assorbiti a memoria? Bella domanda.



Sarri comunque sta facendo un lavoro egregio, il mister insegna calcio e cerca di farlo anche alla Juve.  Quello che possiamo dire è che piano piano la difesa (orfana del baluardo Chiellini non dimentichiamolo mai) si sta registrando e sta migliorando. Pjanic è diventato indispensabile così come Higuain diventato un giocatore essenziale, fondamentale. Il classico giocatore totale un “nove” che in realtà è un “dieci”, un po’ bomber ma spesso anche uomo squadra, suggeritore, uomo capace di dare peso in avanti, di fare “a sportellate”, di giocare di sponda e di fare assist al bacio come sta capitando spesso. Altra cosa da sottolineare è la ormai avvenuta mutazione di Cuadrado, diventato un signor esterno destro e poi la rinascita di Dybala ritornato importante e decisivo come non mai.

Tutto questo fa ben sperare il mondo bianconero ma c’è ancora tantissimo da lavorare soprattutto a parer mio deve crescere l’intensità, la velocità e la propensione a giocare di prima. Dopo la sosta la Juve andrà a Bergamo nella tana dell’Atalanta. Sarà una partita durissima e se lì non corri, contro gli indemoniati undici di Gasperini, rischi seriamente di lasciarci le penne.

Come sempre la chiosa finale è sul mercato. Si fanno tanti nomi ma la Juve mi sembra concentrata soprattutto su due profili: uno è il fenomeno norvegese Halaand vero crack del mercato . Paratici lo segue già da un paio di stagioni, prenderlo oggi sarà complicato perché già adesso costa una cifra pazzesca (80/100 milioni) ma il suo agente è Raiola, chissà … Sempre Raiola cura gli interessi di un altro profilo che a Torino tornerebbe più che volentieri: Paul Pogba. Anche qui parliamo di una mega valutazione (non inferiore ai 100 milioni), ma il Polpo li vale tutti e aggiungerebbe classe, forza fisica e d entusiasmo al centrocampo della Juve che è forte ma pecca in dinamismo e comincia ad avere un’età media alta. Vedremo cosa accadrà, di sicuro Paratici e i suoi non stanno con le mani in mano e gennaio potrebbe già regalare sorprese. Fino alla fine..