Undici metri - Non sarà decisiva, ma conta molto. Occhi su Insigne e CR7, ma occhio a Berna. La Juve pensa a un centrocampo stellare

Brian Liotti è una delle voci più popolari e apprezzate del panorama radiofonico nazionale, giornalista nonché appassionato ed esperto di calcio.
29.09.2018 01:58 di  Brian Liotti   vedi letture
Undici metri - Non sarà decisiva, ma conta  molto. Occhi su Insigne e CR7, ma occhio a Berna. La Juve pensa a un centrocampo stellare

E venne il giorno di Juve - Napoli. Allegri in conferenza stampa giustamente e con saggezza ha stemperato i toni.  Siamo ancora ad inizio Campionato. Alla settima giornata nessuna partita può considerarsi decisiva, però conta … e a parer mio conta parecchio, soprattutto sotto il profilo psicologico. Un’eventuale vittoria di una delle due, della Juve o del Napoli regalerebbe maggiori sicurezze, una consapevolezza nuova ed una spinta incredibile.  Lo scorso anno gli azzurri espugnarono lo Stadium all’ultimo respiro con Koulibaly. La Juve ha voglia di rivincita, il Napoli vuole continuare a stupire e dare continuità alla striscia positiva. Sarà una bella gara.

Nel Napoli Ancelotti ha due dubbi: Verdi o Zielinski? Poi il  ballottaggio in avanti con Milik e Mertens a contendersi una maglia al fianco di Insigne che vive un momento magico. Uno stato di grazia che va avanti già da qualche settimana.

Nella Juve Allegri ha qualche dubbio di formazione. Dovrebbe essere 4-3-3 con Cr7 e Mandzukic sicuri del posto Dybala o Bernardeschi come terzo davanti. Il Napoli è la vera antiJuve, insieme all’Inter di Spalletti che sta risalendo la china ed ha un organico importante. Queste 3 squadre si giocheranno il Campionato. Lo sto scrivendo da settimane e resto convinto della mia idea.

Il Napoli è rimasto praticamente lo stesso dello scorso anno ma il vero campione quest’anno è Ancelotti: un fuoriclasse della panchina che ha già trasmesso alla squadra la sua filosofia e la sua proverbiale calma. Carletto è un maestro nella gestione del gruppo, è un vincente.

Il meglio che De Laurentiis avrebbe potuto scegliere dopo l’era Sarri. I fatti cominciano a dare ragione al progetto del presidente.

Sotto diversi aspetti Allegri ed Ancelotti si somigliano. Entrambi sono vincenti, entrambi sono dei “normalizzatori”, entrambi sono pacati,  entrambi sono grandi gestori. Per questo mi aspetto una vera partita a scacchi, appassionante ma importante soprattutto dal punto di vista tattico.  Non dimentichiamoci poi che dopo la gara di Campionato ritornerà la Champions, questo per dire che si comincia a fare sul serio e non ci si può fermare.

Occhi puntati su Insigne (prodigioso il suo inizio di torneo) e su Cristiano Ronaldo (ancora in cerca della partita perfetta). Dico che (se dovesse giocare) Bernardeschi, sarà un grande protagonista. Federico è in forma strepitosa ed ha acquisito una maturità e una consapevolezza della propria forza che oggi lo rende un giocatore totale, il futuro pilastro anche della Nazionale. Vinca il migliore e speriamo che non ci siano polemiche. 

Intanto dall’Inghilterra arriva la notizia della rottura (pare ormai insanabile) tra Pogba e Mourinho. Il tecnico portoghese ha tolto al francese i gradi di capitano. Uno smacco in piena regola. Tutti ritengono che Pog-boom possa andare via già a gennaio. Costa un occhio della testa, l’ingaggio è di quelli importanti. Tanti parlano di Barcellona ma a Torino lavorano a fari spenti ma in modo convinto. Pogba tornerebbe volentieri a Torino e la possibilità esiste … eccome. Certo un centrocampo con Pogba, Pjanic, Matuidi, Emre Can e Bentancur sarebbe tantissima roba. Un centrocampo stellare, un centrocampo da Champions. Al netto dello scudetto è proprio la coppa “maledetta” è il vero obiettivo stagionale. Nessuno lo ammetterà apertamente ma l’intento è quello: arrivare e possibilmente trionfare a Madrid. Fino alla fine …