Undici metri - Juve pigliatutto, ma c'è un problema da non sottovalutare. L'alieno e il mostro determinanti. Ramsey subito: Paratici ci prova, ma niente follie. Attenzione ai brasiliani

Brian Liotti è una delle voci più popolari e apprezzate del panorama radiofonico nazionale, giornalista nonché appassionato ed esperto di calcio.
19.01.2019 08:10 di Brian Liotti   vedi letture
Undici metri - Juve pigliatutto, ma c'è un problema da non sottovalutare. L'alieno e il mostro determinanti. Ramsey subito: Paratici ci prova, ma niente follie. Attenzione ai brasiliani

La Juve è reduce dalla vittoria della Supercoppa: primo trofeo stagionale messo in bacheca e primo titolo vinto da Cr7 con i bianconeri. La Juve ha giocato la partita che doveva giocare, il Milan è stato un avversario ostico e ha opposto organizzazione e grinta. Occorre dire ad onor del vero che la gara non è stata bella, anzi. Gioco lento, manovra non fluida. Hanno inciso a parer mio sia il caldo (non è semplice passare dal freddo inverno italiano alla temperatura estiva di Gedda), sia i carichi di lavoro fatti in questi giorni che servono per mettere fieno in cascina e far arrivare la squadra al top della forma per la seconda parte della stagione ma che inevitabilmente hanno imballato le gambe dei giocatori. La Juve nel complesso si è dimostrata superiore ma ha mostrato nella gara contro i rossoneri quello che quest’anno rischia di essere il suo tallone di Achille: l’incapacità di chiudere le partite. Fino ad oggi Allegri e i suoi non hanno pagato dazio ma quando le gare cominceranno a pesare  (già in Champions con l’Atletico Madrid) questa cosa potrebbe essere molto pericolosa. La Juve segna poco e questo può essere un problema.  

La partita di Supercoppa ha fatto risplendere due giocatori su tutti: Cr7 l’uomo decisivo, l’uomo delle finali. Cristiano ha messo la firma sulla vittoria e sul primo suoi trofeo a tinte bianconere dimostrando ancora una volta di essere decisivo e un campione assoluto capace di trascinare la squadra nei momenti delicati e nelle finali. Cr7 pur non avendo giocato la sua migliore gara da quando è a Torino ha dimostrato di essere un alieno, uno che le partite che contano non le sbaglia mai. In effetti la Juve lo ha preso anche per questo ma Cr7 sta sorprendendo sempre di più per come si è ambientato e si è calato da leader assoluto nella realtà bianconera.

L’altro giocatore che credo sia giusto omaggiare è Chiellini: semplicemente mostruoso. Quest’anno Giorgione ha raggiunto un livello di perfezione pressoché assoluta. Oramai è nell’olimpo, un grandissimo difensore, un uomo squadra e un degno capitano di un team di guerrieri che puntano a fare la storia.

Lunedì sera si torna con i piedi per terra e ci si rituffa in campionato, arriva allo Stadium il Chievo rigenerato dalla cura Di Carlo, partita rognosa per tanti motivi: la Juve è reduce dalle fatiche di Supercoppa e ha qualche defezione e qualche giocatore che avrebbe bisogno di riposare.  Douglas Costa e Bentancur sono usciti acciaccati dalla partita di Gedda ma potrebbero recuperare.  Allegri dovrebbe schierare un 4-3-3 con Bernardeschi, Cr7 e Dybala in attacco. 

Bisogna tenere alta la tensione, questa è la grande sfida di Allegri. Max sa bene che proprio gare come quella con i clivensi sono decisive nella corsa all’ottavo scudetto. Intanto mancano 12 giorni alla fine della finestra del mercato di Gennaio. Come avevo scritto in tempi non sospetti la Juve non ha fatto movimenti, la rosa rimarrà questa. E’ più che sufficiente per arrivare in fondo a tutte le competizioni. Paratici e Nedved hanno seminato (eccome) per Giugno.  Preso Aaron Ramsey (che colpo), il centrocampista gallese è un giocatore moderno, dinamico, capace di far gol, un vero “tuttocampista”. La Juve farà un tentativo per anticipare il suo arrivo adesso ma non si svenerà e di certo non pagherà i 20 milioni di euro pretesi dall’Arsenal. Come detto, si lavora per Giugno soprattutto sulla difesa dove entreranno un paio di rinforzi: De Ligt e Romero i nomi caldissimi. Attenzione poi al futuro di Alex Sandro, è vero che ha rinnovato ma le vie del mercato sono infinite, il brasiliano continua ad avere estimatori soprattutto a Manchester sponda United e sempre a Manchester stravedono per Douglas Costa. Il formidabile brasiliano non è in vendita ma se proponessero uno scambio con Pogba chissà, lo scenario potrebbe cambiare ma ne parleremo più avanti. La certezza è sempre la stessa, a Torino si per rendere la squadra sempre più forte e competitiva. Fino alla fine.