Undici metri - Il falso mito della Juve catenacciara. Il derby e lo Scudetto virtuale. In Champions un altro film. Conti diamante grezzo. Schick e Keita, la situazione. Futuro Allegri, la verità dopo Cardiff?

Brian Liotti è una delle voci più popolari e apprezzate del panorama radiofonico nazionale, giornalista nonché appassionato ed esperto di calcio.
06.05.2017 00:38 di Brian Liotti   vedi letture
Undici metri - Il falso mito della Juve catenacciara. Il derby e lo Scudetto virtuale. In Champions un altro film. Conti diamante grezzo. Schick e Keita, la situazione. Futuro Allegri, la verità dopo Cardiff?

La stagione bianconera continua in maniera trionfale. Dopo la semifinale di andata nel Principato (e il 2 a 0 al Monaco) la Juve ha un piede e mezzo in finale ma attenzione a non abbassare la guardia, a Torino martedì prossimo ci vorrà un’altra gara “tosta”, una gara da guerrieri indomiti, una gara da interpretare come se si trattasse di una partita secca. Una gara da Juve insomma. Allegri (che era già bravo prima) negli ultimi mesi ha dimostrato sul campo di essere uno dei migliori allenatori in circolazione, un fine tattico, un ottimo motivatore e soprattutto il migliore in assoluto nella difficile arte di leggere le partite a gara in corso e nel decidere i cambi che spesso si rivelano decisivi.

La Juve propone qualcosa di nuovo se vogliamo, un “unicum”,  con buona pace di chi si riempie la bocca con il possesso palla, con il bel gioco. Ai bianconeri interessa il bel gioco ma soprattutto interessano i risultati,  e poi sfatiamo questo “falso mito” della Juve catenacciara. Una boiata pazzesca!

 La Juve propone un gioco godibile, molto  “italico”, con una difesa attenta, una tattica camaleontica, un totale spirito di sacrificio e di abnegazione dei suoi interpreti. Insomma Allegri ha creato un’orchestra che suona in un perfetto equilibrio tra reparti. Poi c’è un fuoriclasse in porta, una fase difensiva mostruosa (credo la migliore al mondo), e un attacco capace di graffiare sempre con un diamante (un Pipita) sempre pronto a far gol e adesso decisivo anche in Champions. Cosa chiedere di più?

Andare a Cardiff e cercare di infrangere il tabù delle finali. Se sarà finale di Champions credo che vedremo un altro film rispetto al passato.

Adesso però c’è un derby da giocare. Stasera allo Stadium arriva un Torino che vorrà fare bella figura e tirare uno sgambetto alla Signora, dal canto suo la Juve ha un campionato da blindare. Vincere stasera significherebbe avere praticamente vinto lo scudetto. Se anche la Roma dovesse vincere poi a Milano contro alla Juve basterebbe un punto nelle prossime 3 gare (Roma, Crotone, Bologna), insomma capirete come il derby sia davvero la partita scudetto.

Archiviato il campionato poi Allegri potrà dedicarsi totalmente alla missione Champions. L’occasione è troppo ghiotta per gettarla al vento. Questa squadra ha dei valori umani importanti, uno spirito direi garibaldino, i Buffon, i Chiellini, i Barzagli i Bonucci, i Marchisio, la vecchia guardia insomma sa che questa potrebbe essere l’ultima grande occasione per prendersi la “maledetta”, quella Champions che tanti dolori (leggasi finali perse) ha regalato alla Juve.

Capitolo mercato. Leggo sempre con grande piacere gli articoli e le considerazioni di Andrea Bosco, lo stimo moltissimo, acuto collega, grandissimo conoscitore di calcio. Concordo con lui su Conti dell’Atalanta, un predestinato. La Juve non può e non deve farselo scappare, non c’è De Sciglio che tenga. Conti è un diamante grezzo che è ancora al 50-60% delle sue potenzialità.

In base a quelle che sono le mie fonti Schick della Samp sarebbe molto vicino, Keita no. Sul laziale la Juve riflette, quella bianconera forse è più un’azione di disturbo nei confronti del Milan che da mesi lavora all’obiettivo. Vedremo, di certo il mercato della Juve sarà importante e dipenderà molto anche dalla Champions. Se dovesse arrivare la Coppa e a maggior ragione se dovesse essere “Triplete” molte cose cambieranno. Si cercherà di potenziare la difesa con un centrale e un esterno destro, il centrocampo (Tolisso?)e di trovare uno o due giocatori alti da schierare dietro Higuain, in tal senso ci sono le voci su Berardeschi e Douglas Costa.    

Capito allenatore. Mi pongo una sola, grande domanda. Se la Juve ha già offerto il rinnovo ad Allegri, perché il buon Max non firma? Penso di conoscere la risposta. Perché in caso di Triplete, potrebbe forse andar via.

Dopo che hai vinto tutto, che stimoli potresti avere? Insomma si riflette anche su questo ma state pur certi che in società hanno ponderato e valutato tutto. In questo momento con una stagione che sta entrando nella fase decisiva e con gli obiettivi a portata di mano si cerca di non avere distrazioni. Al mercato e al capitolo allenatore ci si dedicherà nelle prima settimana di Giugno dopo l’eventuale finale di Champions.

Stasera c’è il derby, con il Toro non è mai un impegno facile e c’è sempre il rischio di essere come dire “distratti” dalla Champions. Allegri questo lo sa e chiederà ai suoi l’ultimo grande sforzo del Campionato. Lo ribadisco, vincere stasera equivale a cucirsi il sesto scudetto di fila sul petto. Roba da leggenda, roba da non credere, con buona pace delle ”Cassandre” e di certi tifosi da bar e colleghi poco “obiettivi”che non riescono ad ammettere, neppure oggi e di fronte ai numeri e all’evidenza, che la Juve è INDISCUTIBILMENTE, INSINDACABILMENTE e per distacco, la squadra più forte d’Italia. Fino alla fine…..