Undici metri - Critiche stucchevoli al gioco Juve, Allegri pragmatico e vincente. Paragone col Trap è un complimento
La Juve ha portato a termine la missione inglese andando a vincere nella tana del Tottenham con una gara di sofferenza pura, cinismo e bravura. Ormai il discorso sul gioco della Juve è questione direi stucchevole. I bianconeri a Londra dopo i primi 50 minuti da incubo hanno cambiato registro (anche grazie ai cambi di Allegri che ha corretto l’assetto tattico iniziale sbagliato). Un Higuain mostruoso e un Dybala che sta tornando in condizione sono stati gli alfieri, gli stoccatori, i campioni che hanno deciso la gara. Nel mentre una prestazione di carattere, con una grinta, una foga, una voglia che certificano solo una cosa: la Juve ci crede e vuole arrivare a Kiev.
Certo ci vorrà anche tanta fortuna e bisognerà trovare gli avversari giusti nel momento giusto. Allegri e i suoi tecnicamente sulla carta sono sfavoriti rispetto ad un Real Madrid, ad un Barcellona, ad un Bayern Monaco o ad un City ma trovatemi in Europa una squadra con il carattere della Juve. Prosaicamente potrei dire (concedetemelo) che i bianconeri hanno due “palle così”. Una squadra di duri, una squadra che ama esaltarsi nelle avversità e lotta fino alla fine.
Sono d’accordo con il mio grande collega Andrea Bosco (che leggo ed ascolto sempre con grande piacere) quando scrive che probabilmente “tutti al prossimo sorteggio di Champions quando uscirà il nome della Juve si attaccheranno ad un amuleto”. Sarà proprio così.
Allegri e i suoi sono un osso durissimo per chiunque. Riguardatevi le facce trasfigurate di Buffon, di Chiellini, di Barzagli, di Higuain dopo l’impresa di Londra, lì c’è il segreto di questa squadra che non molla mai.
Adesso per qualche partita la Juve potrà dedicarsi solo al Campionato, Allegri è troppo scaltro e furbo, sa bene che le prossime tre gare sono fondamentali per lo scudetto. Udinese ed Atalanta allo Stadium e Spal fuori. Servirebbe un filotto e non sarà facile. Domenica arriva a Torino l’Udinese di Oddo, cliente sempre difficile. La Juve è reduce dalle fatiche di Coppa ed ha parecchie defezioni e giocatori non in perfette condizioni fisiche (tra gli altri Benatia uscito malconcio dalla gara di Londra e Mandzukic ancora in dubbio). Il rischio (concreto) è lasciare energie e punti per strada. Adesso che c’è la possibilità concreta di scavalcare il Napoli e riprendersi la vetta della classifica in solitaria perdere punti sarebbe un vero delitto.
Chiusura su Allegri, credo che si debbano fare solo complimenti al mister. Raccogliere l’eredità di Conte e vincere quanto ha vinto lui non era facile. Vincere e confermarsi è la cosa più difficile. Che il gioco della Juve non sia spumeggiante interessa poco o nulla. La Juve vince, e si esalta nelle difficoltà tirando sempre fuori il coniglio dal cilindro. Allegri è un tecnico pragmatico, ragiona su dati, numeri, spesso cambia anche due o tre moduli a gara. Qualcuno ha scritto che la Juve a tratti sembra “trapattoniana”. Bene.. questo credo sia un grande complimento. Che male c’è? La Juve in Europa gioca all’italiana. Qual è il problema? Nelle corde dei bianconeri c’è una difesa di ferro. Ricordo l’Inter del “triplete”, anche Mou vinse la Champions con un gioco non scintillante ma con grande solidità e una difesa impenetrabile. Credo che molti debbano riconoscere i meriti di Allegri. Quello più grande secondo il mio parere è aver ridato dopo il grande Lippi, una vera dimensione e una rinnovata “dignità europea” alla Juve. I bianconeri al tavolo delle grandi ci stanno benissimo e ci sono da anni e questo è merito anche e soprattutto di Allegri. Chapeau! Adesso testa all’Udinese, questa è un’altra gara di vitale importanza. Vincere aiuta a vincere, così recitava un vecchio detto, la Juve (sebbene incerottata) è pronta. Anche in Campionato ci sarà da lottare fino alla fine …