SOTTOBOSCO - Quel doppio ruolo di Oriali che alimenta seri dubbi. Ma per Gravina e la "buona stampa" è tutto normale. Leo corteggia Leo, è omnibus Juve. Fiori e applausi per le ragazze mondiali, ora non dimentichiamole

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
30.06.2019 02:40 di Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO - Quel doppio ruolo di Oriali che alimenta seri dubbi. Ma per Gravina e la "buona stampa" è tutto normale. Leo corteggia Leo, è omnibus Juve. Fiori e applausi per le ragazze mondiali, ora non dimentichiamole

Per cominciare un paio di scuse.

 A Lucia Annunziata che per un capriccio del correttore automatico, nel mio ultimo “ Sottobosco “ è diventata Lucia Nunziata.

 La seconda ad Alessia Tarquinio, collega di Sky . Qui l'errore è totalmente mio, un colpo di “caldo“ che l'ha fatta diventare Alessandra. Mi scuso con entrambe.

E' finita l'avventura delle ragazze italiane al mondiale di Francia. Hanno giocato, ci hanno messo il cuore ma hanno trovato un avversario, l'Olanda, più forte. Che ha loro precluso l'accesso alla semifinale.

 Con la speranza che adesso, finita la sbornia patriottica, le ragazze non vengano dimenticate. E   che qualcuno non pensi di rimetterle “ai remi“ .

Spero che le azzurre al ritorno in Italia vengano accolte da applausi e fiori: lo meritano.

Detto questo, confesso che sono in forte imbarazzo. E sto pensando di dedicarmi a migliorare il mio pessimo “pollice non verde“ .

Non mi ci ritrovo più. Certamente per colpa mia. 

 Del resto in 50 anni di carriera ho vinto un solo premio. Per un servizio televisivo sulla  Platz già zona di confine, a Berlino, che dopo la caduta del Muro si apprestava a rinascere con nuovissimi edifici. Più che le interviste a Renzo Piano, uno degli architetti chiamati alla ricostruzione e al borgomastro della città, credo che a convincere i giurati fu, allora,  la storia di una piccola compagnia teatrale. Che occupava un fatiscente stabile nella  zona est della piazza. L'edificio doveva essere abbattuto, ma i teatranti che non ci sentivano di andarsene: avevano creato un caso e la simpatia di molti.  

 Tornato qualche anno dopo , sempre per lavoro , a Berlino, trovai i “ rivoluzionari” di allora piazzati in molteplici attività. Alcuni in lavori governativi :  l'irriducibile capocomico alla direzione   di uno storico auditorium, simbolo della borghesia prussiana .

Certe cause sono “perse”. Ma a volte è bello combatterle. E in questo caso, raccontarle. 

Perché scrivo questo? Perché nulla cambia. E allora o glissi e racconti di Rabiot e del suo quadriennale, ennesimo “parametro zero“ che costerà alla Juve  28 milioni più una decina da versare a mamma Veronique.

O racconti di De Ligt la cui trattativa è ai dettagli e che nonostante Marcello Lippi abbia spiegato “mai visto uno di 19 anni così forte“ continua a sollevare dubbi e filosofia varia in chi De Ligt non se  lo può permettere. O racconti del giro di plusvalenze che ha portato Spinazzola alla Roma e Luca Pellegrini alla Juve. Oppure in attesa dei prossimi colpi in entrata e in uscita devi provare a spiegare altro.

Per esempio sul presidente federale Gravina, al quale non è venuto il dubbio che quel doppio incarico di Lele Oriali, in Federazione e all'Inter, possa configurarsi come conflitto di interessi .

E non perché Oriali non sia un uomo dabbene e un professionista di acclarata competenza. Ma  perché  la “moglie di Cesare deve essere al di sopra di ogni sospetto“. E quel doppio incarico, viceversa, pongono Oriali, Mancini, Gravina, Conte, l'Inter e la Nazionale, su una trave scivolosa. 

Oriali e la sua “vita da mediano“  godono di una considerazione sconosciuta ad altri ex campioni . 

Godono, di buona stampa.

Quella che avrebbe scatenato l'inferno. Se al posto di Oriali ci fossero stati altri nomi, altre maglie, altre storie.

In generale non riesco più a comprendere il mondo del calcio.

 La Juventus è diventata un omnibus? Si scende e si risale a piacere?

 E' tornato Buffon, dopo una sola stagione. Potrebbe tornare Pogba, dopo tre. Un anno fa commentavo il dietrofront di Bonucci, tornato alla Continassa, battendosi il petto per aver assecondato la “vena“ ( in un momento di irritazione) che lo aveva portato al Milan .

Oggi Leonardo avrebbe contattato l'agente di Bonucci per sondare un eventuale trasferimento del centrale a Parigi. Città che, notoriamente, “vale una messa“ .

Ora, in attesa di vedere Icardi a Torino ( e magari Dybala a Milano ), mi avvio a fare un tuffo in piscina. Fa caldo .

Il Milan escluso dall'Europa League, esulta per essersi tolto dalle spalle “la scimmia“  finanziaria che lo attanagliava. Il mondo a testa in giù.

Gli ottimati di Inter e Milan, un'ora prima dell'assegnazione dei giochi invernali 2026 a Milano e Cortina, hanno spiegato che loro vogliono uno stadio nuovo, che lo vogliono in zona San Siro e che restaurare il Meazza sarebbe complicato e costoso.

Meglio demolirlo?

 Un'ora prima dell'assegnazione dei giochi. Senza che nessuno abbia fatto un trillo alla Croce Bianca .

Serie B: leggo che è caos sulle iscrizioni. Chievo e Trapani rischiano : assieme al Palermo potrebbero non passare il vaglio Covisoc .

Oggi, al  30 di giugno, la composizione della serie B resta un mistero .

Quello che è certo è che il Palermo ha commesso illeciti amministrativi : sanzionati: Poi in parte perdonati.

 E che la sua fidejussione per l'iscrizione al campionato , ufficialmente,  non risulta .

Quello che è certo è che il Venezia ha disputato una stagione orrenda, meritevole della retrocessione. Ma non risulta abbia commesso illeciti.

Se il circo noto come Federazione (dopo Passaportopoli, Calciopoli, Scommessopoli,  titoli assegnati via fax, “decisioni per non decidere“,  liti, ritardi, commissari straordinari, imperdibili gaffeurs, riforme mai attuate, filosofia d'accatto, giustizia sportiva ad orologeria , Gattopardi in permanente piroetta  tra i Don Abbondio e i Conte Zio, elezioni bulgare con candidato unico), volesse finalmente presentare al via squadre senza il segno “meno“ , sarebbe cosa degna.