SOTTOBOSCO - Pjaca, Mandragora e mago Beppe: scovati i gemelli! Il mistero delle valutazioni

10.06.2018 00:10 di Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO - Pjaca, Mandragora e mago Beppe: scovati i gemelli! Il mistero delle valutazioni
© foto di Andrea Bosco nella foto di Mariangela Me

Quanti Marko Pjaca ha la Juventus ? Quanti Rolando Mandragora ?

 Ho l'impressione che Beppe Marotta sia più abile di Merlino, il mago che assisteva Artù quando convocava i suoi cavalieri attorno alla Tavola Rotonda.

Marotta deve avere scovato dei gemelli: sia per l'esterno che per il centrocampista. Oppure dei sosia. Oppure Marotta ha appreso in qualche antro della Cornovaglia (c'è una caverna a Tintagel  nota come l'antro di Merlino, nei pressi del Castello di Artù che i turisti creduloni possono visitare e  fotografare) arti magiche: roba da bi e tri locazione.

E' possibile che persino Fabio Paratici non sia un uomo ma incredibilmente l'allieva di Merlino, nota come Morgana: maga, strega, fata, fate voi  .

Perché Merlino è un personaggio – come dire- ambiguo. La Walt Diseny lo ha sempre rappresentato come un vecchietto bonaccione capace di predire il futuro. In un film, dalla locomotiva al “New York Times“.

 Ma quella lingua forcuta di Mark Twain in “Un americano alla corte di Re Artù“ lo descrive  come un truffatore di bassa lega.

 L'acquarello poetico di Hugo Pratt in “Sogno di un mattino di mezzo inverno“ lo dipinge al servizio di Corto Maltese consentendo all'avventuriero con l'orecchino al lobo di evitare l'invasione dell'Inghilterra da parte dei nazisti. Quanto a J.K. Rowling non serve vi offra dettagli: il suo Harry Potter è intimo di Merlino in quel giro di maghi e maghetti che ha come sfondo la saga “magica“ più celebre della letteratura.

Ora, comunque stiano le cose, Marotta Merlino è certamente dotato di capacità straordinarie. Come spiegare, del resto che da Llorente a Pirlo, da Alves a Can i parametri zero gli cadano nella cesta  come pere mature in tempo di raccolta?

E come spiegare che Marko Pjaca possa essere piazzato contemporaneamente alla Fiorentina (da solo o come acconto per Chiesa), alla Lazio (come bon-bon assieme ad una intera scatola di cioccolatini e a un terzo della Federal Reserve per Milinkovic Savic) e – mi voglio rovinare – anche in rosa alla Juventus come alternativa ad Higuain o al nueve che verrà?

E come spiegare che Rolando Mandragora (che dalle Seychelles, probabilmente sfinito dalle voci di mercato ha twittato: “ Lasciatemi qui... “) sia  prossimo, sempre contemporaneamente, al Genoa, al Cagliari, alla Lazio  (uno dei cioccolatini di cui sopra), al Bologna, anche lui alla Fiorentina e – sturatevi le orecchie , lavatevi e rilavatevi gli occhi, lo ha scritto “Il Mattino“, al Napoli ( ma come gli verranno certe idee?) oltre che ovviamente anche lui in rosa diretto da Allegri alla Juventus?

Lo devo chiedere a Marotta – Merlino: ma come accidenti fai? Tra qualche giorno alla Feltrinelli di Viale Pasubio a Milano, Marotta ci sarà per la presentazione dell'ultimo libro di Marco Bellinazzo e se non mi manderà a quel paese, giuro, glielo chiederò: quale è il trucco? Qui, al confronto, Silvan è un apprendista: stregone, ovviamente .

Ma neppure Ma-Me, io temo, saprebbe spiegarmi e spiegare per quale paranormale motivo, un Mandragora costi (tariffe del Calciomercato certificate da media on line cartacei, radiofonici e  televisivi) poco più di una decina di milioni di euro, mentre un Barella, ne costi minimo tra i 40 e i 50.

 Questo è un mistero più misterioso e segreto dei Piani per lo Sbarco in Normandia. Che temo neppure Marotta Merlino saprebbe svelare. Perché qui, senza voler passare per blasfemo, siamo ad un livello di Pani e Pesci.

Ha scritto ne “Il secolo di Luigi XIV”, Voltaire: “Quello che si può spiegare in parecchi modi, non merita di essere piegato in alcun modo“. Ecco: appunto.