SOTTOBOSCO - Florentino, scoperta devastante? Il giallo della clausola di Ronaldo. La Consob, l'operaio comunista, i fegati spappolati, gli scongiuri e le macumbe: CR7 è già un incubo (per gli altri). I 32 milioni di mister(o) Li...

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.

09.07.2018 00:16 di Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO - Florentino, scoperta devastante? Il giallo della clausola di Ronaldo. La Consob, l'operaio comunista, i fegati spappolati, gli scongiuri e le macumbe: CR7 è già un incubo (per gli altri). I 32 milioni di mister(o) Li...

La scoperta - fosse vera - sarebbe devastante: Florentino Perez, presidente del Real Madrid  sarebbe un “ominicchio“ .  

Perché da giorni ci stanno raccontando che dopo aver dato la sua parola, di Florentino, mica di uno zanza, come  dicono a Milano, di “ultima“, la parola si sarebbe rimangiata. E dopo aver assicurato Cristiano Ronaldo e il suo agente Jorge Mendes che la famosa da clausola da un miliardo valida per tutti i campionati “nobili“, ma per l'Italia di soli 100 milioni, sarebbe stata concessa, adesso quei  milioni li vorrebbe maggiorati: 150 la nuova richiesta alla Juventus. Perché, raccontano, la clausola, per l'Italia, sarebbe scaduta il 15 giugno. Ergo, non più valida. Ergo, oggi la richiesta per liberare Cr7 sarebbe diversa.  La ormai celebre “quota Lotito“. Vuoi Milinkovic Savic? Sono 150 pippi sull'unghia, cash e in una sola soluzione. Almeno questo raccontano esperti di mercato vicini a Lotito.

Leggende di mercato? Tutto è possibile, tutto è incerto, tutto è incredibilmente volatile.

Mi auguro non sia vero. Gli affari sono affari, ma Florentino Perez non può perdere la faccia per 50 milioni.

Immagino che anche con l'aggiunta lotitiana, l'affare Ronaldo–Juve non sarebbe in forse. Ma finché non c'è la firma l'affare non esiste. Per ora, alla Ciriaco De Mita, “appare e  scompare“.

Mi sembra più ragionevole la voce che Florentino aspetti e forse pretenda una mossa da Ronaldo: che sia lui a spiegare al pueblo, la decisione di lasciare Madrid e di impalmare la Signora .

Ronaldo e l'affare – anche economico - del secolo. Il titolo Juve che vola in Borsa, la Consob che si sveglia dal suo stato catartico e  che chiede chiarimenti, l'operaio veterocomunista di Pomigliano d'Arco (tifoso napoletano) che rammenta con striscione come da 10 anni il suo stipendio, in Fca  non venga “adeguato“ . E poi fegati spappolati, scongiuri e macumbe di ogni tipo, indignazione a go-go, sepolcri imbiancati che spargono lacrime ipocrite e saggezza d'accatto. Persino Gianni Rivera che citando il Vangelo di Matteo, indica nell'affaire Ronaldo la vittoria di  Mammona, divinità dalle oscure origini che nelle sacre scritture rappresenta la ricchezza più esagerata e spregevole. Non è il Real finito in un cul de sac, prima di avere un sostituto di Ronaldo in mano. E' la Juve con le spalle al muro, perché ormai i tifosi pretendono Cr7. Ho sentito anche questa: francamente credevo che nessuno sarebbe mai stato in grado di  far meglio di Magritte.  Mi sbagliavo .

Fatto di conto si scopre che per soli 30 denari, pardon 32 milioni, che rappresentano lo stipendio annuale netto che Ronaldo dovrebbe percepire a Torino, quel povero cristo di cinese del Milan, perderà un investimento di centinaia di milioni. Ma il misterioso Li, massacrato dal New York Times i 32 milioni che avrebbe dovuto versare entro venerdì scorso al Fondo Elliott (prestatore e garante)  non li ha messi. Ha inviato un fax, annunciando che lo farà e che anzi ha trovato un mister X, arabo pare, non si sa bene di quale landa e di quale patria, che non solo metterà (quando?) i 32 milioni, ma anche una barca di petrodollari per comprare il Milan. Ma mister Elliott, al secolo l'Avvoltoio di Wall Street, avrebbe già avviato - come suo diritto - le azioni legali per avere –  come suo diritto - la titolarità del Milan. Sul quale resterebbe, nel caso,  in attesa di un bravo reporter d'inchiesta o di un giudice che volesse vederci chiaro, escluderei una Lega e una Federazione, finalmente capaci di fare se non  il proprio mestiere almeno il proprio dovere) il mistero di un uomo che confeziona una operazione da un miliardo (tanto è costato alla fine il Milan) e perde tutto, quattrini e società, per l'impossibilità di reperirne, la “miseria“ di 32  per saldare le  impellenze. E mister Commisso, vi chiederete? Già: chi era costui?

A proposito: saranno vere le voci che vogliono mezzo Milan alla porta di Fassone e Mirabelli  con  richiesta di cessione?

Pare lo abbia fatto trapelare un big del Milan.

 Personalmente spero di no. Per quanto vale il mio parere, reputo che l'Uefa abbia commesso una ingiustizia giubilando il Milan dall'Europa League. E che i tifosi del Milan avrebbero il diritto ad un poco di tranquillità. Soprattutto di chiarezza e di trasparenza. Contano i soldi in cassa. Ma conta anche da dove arrivano. Di chi siano.  Magari dando spiegazioni davanti a taccuini,  microfoni  e telecamere. Usa nelle dittature rifiutare il confronto con i media. In democrazia non si fa . Se accade dovrebbe far pensare. Dovrebbe...