SOTTOBOSCO - Da Milano a Napoli, la Juve ha riportato tutti sulla terra (nonostante le amnesie). A proposito di squadre che si scansano. Chi arbitra i bianconeri è un eroe. Pogba non esclude Barella

Andrea Bosco ha lavorato al “Guerin Sportivo“, alla “Gazzetta dello Sport“, al “Corriere d'Informazione”, ai Periodici Rizzoli, al “Giornale“, alla Rai e al Corriere della Sera.
04.11.2018 01:30 di Andrea Bosco   vedi letture
SOTTOBOSCO - Da Milano a Napoli, la Juve ha riportato tutti sulla terra (nonostante le amnesie). A proposito di squadre che si scansano. Chi arbitra i bianconeri è un eroe. Pogba non esclude Barella

 Lo stato dell'arte è che la Juventus dopo aver fatto sognare Napoli e Milano  in modo “mostruosamente proibito” ha riportato tutti sulla terra, riposizionandosi con sei lunghezze di vantaggio su chi insegue.

E' una Juve con le rotazioni ridotte causa infortuni: Mandzukic, Khedira, Can e Bernardeschi, con l'aggiunta del lungodegente Spinazzola e di Chiellini tenuto per precauzione a riposo  in vista dell'impegno in Champions .

 Una Juve nella quale qualche giocatore deve ritrovare la forma (De Sciglio, Costa). Una Juve nella quale la differenza la fanno i solisti con  le loro giocate (Dybala, lo stesso Costa, Ronaldo e Cuadrado).

La Juventus finora - in stagione- ha pareggiato  solo con il Genoa. E ha il  miglior avvio di campionato di sempre.

 Bene? Bene ma non benissimo in Italia, visti i gol subiti. Una Juve che lascia troppa “roba“ per strada. E se Ronaldo probabilmente pretenderà di far controllare le misure delle porte all'Allianz (ennesimo legno preso dal portoghese), la vocazione di Madama  a predisporsi al “gollonzo“ è sotto agli occhi di tutti.

Lo dico senza peli sulla lingua: Benatia in campo non ispira sicurezza. Mette ansia . 

Contro il Cagliari è andata bene, dopo millanta rimpalli. Non sempre (Genoa) è andata così. Non sempre, lo ipotizza la statistica, potrà andare così . Non sempre un'autorete avversaria rimetterà le cose a posto. Non sempre a Ronaldo e Cuadrado sarà consentito di inforcare la moto.

E' una Juve con troppe amnesie in difesa. Che produce errori  gratuiti anche senza essere sotto pressione.

Ovviamente  non potrà che migliorare. L'impressione è quella di una squadra stimolata solo dai grandi match e dai grandi avversari. Ma i campionati si vincono contro le provinciali. 

Detto senza polemica: contro la Juventus tutte cercano la gara della vita. Non così contro altri avversari. Le manite di Napoli e Inter sono arrivate contro squadre che erano lontane parenti di quelle che avevano ingaggiato duelli rusticani con la capolista .

Oggi a vedere gioco e risultati, diresti che Napoli e Inter, giocano un calcio più importante di quello esibito dalla Juventus. Poi arriva lo scontro diretto:  impietoso, visto che a vincere è sempre la Vecchia .

Ma alcune riflessioni vanno fatte. Insigne, grazie ad Ancelotti, è diventato un fattore per il Napoli. La sua crescita consente a tutta la squadra di giocare in scioltezza. L'Inter appare solida, concreta, consapevole  delle sue qualità. Al Franchi la Roma (con polemica) ha detto probabilmente addio alle ambizioni da titolo. Oggi lotta per un posto in Champions.

Mercoledì sera contro lo United si vedrà una Juventus diversa. Nella corsa, nella testa, nell'attenzione ai dettagli. Quelli che nel calcio fanno la differenza .

Ci sarà il ritorno di Pogba, preludio forse ad una definitiva rimpatriata a gennaio. Contro il Cagliari, ammirato Barella: da grande squadra. Ma con un prezzo proibitivo. Pogba escluderebbe Barella? No: sono giocatori con caratteristiche diverse che potrebbero convivere in un centrocampo di lotta e di governo.

All'Allianz in scena, ripetutamente, il Var. Dissento dalla valutazione arbitrale sui due falli di mano. Benché con un tasso di probabile involontarietà, io li avrei sanzionati entrambi. Quello in area della Juventus e quello nell'area del Cagliari Ne sono stati assegnati per “dinamiche“ meno evidenti di quelle viste a Torino. Mi ha irritato invece la consultazione per il gol di Dybala. Ma ormai è una costante: ogni gol della Juventus viene passato al microscopio. Chi arbitra la Juventus, grazie al clima creato dalle innumerevoli mosche cocchiere, svolazzanti da nord a sud, è un eroe. Non può permettersi di sbagliare. Se sbaglia, anche con il pedigree di un Orsato, può essere lapidato e come un untore, ammanettato alla Colonna Infame .

Arbitrare la Juventus è una fatica di Sisifo. Tifarla una scelta spericolata .