POST MAROTTA, I POSSIBILI SCENARI

30.09.2018 16:05 di Massimo Pavan Twitter:    vedi letture
POST MAROTTA, I POSSIBILI SCENARI
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Fulmine a ciel sereno per la Juventus, più che altro per i tifosi, meno per la società che aveva già previsto tutto. La Juventus annuncerà a breve, entro il 25 ottobre, la ristrutturazione societaria con l’avvicendamento legato a Beppe Marotta che lascerà la carica di amministratore delegato. Andrea Agnelli ha preso questa decisione per dare alla Juventus una nuova struttura, più a carattere internazionale. Decisione importante che porta una grande responsabilità, in quanto Marotta è stata una delle colonne portanti di questa Juventus, otto anni dalle rovine di Delneri a Conta, al post Conte e la gestione Allegri. La società hanno deciso per un ringiovanimento, impossibile dire se un bene o un male, definiamola una scelta che ha una logica, coraggiosa, quello sì.

GLI SCENARI -  gli scenari ora diventano essenzialmente tre. Il primo prevede l’upgade di Fabio Paratici e Pavel Nedved. Entrambi sono ben inseriti in società, Paratici in questi anni ha lavorato benissimo e conosce tutte le dinamiche, insomma potrebbe essere una decisione assolutamente equa e condivisibile. La seconda soluzione potrebbe riguardare un ruolo più ampio di Andrea Agnelli nella parte tecnica, scenario difficile ma non da escludere a priori. Un’ulteriore strada, da non escludere ma difficile, sembrerebbe quella legata a Zinedine Zidane, responsabile dell’area ma con rischiose sovrapposizioni con Allegri, il francese, però sembra più interessato alla panchina dello United e quindi non ci appare la via definitiva. L’ultimo scenario, è quello di un manager esterno, dal sapore internazionale, a cui affidare il brand globale, non solo la parte tecnica che resterebbe a Paratici e Nedved. Insomma, una persona che possa rendere il marchio globale, che possa sfruttare i vantaggi dell’affare Ronaldo e possa portare la Juventus ai livelli delle big internazionali, cosa molto vicina, a dire la verità. Non escludiamo che possa essere un manager fuori dal calcio, ma sarebbe rischioso, perché il calcio richiede conoscenze particolari. 

Forse quando Marotta parla di ringiovanimento il limite era quello, avvicinarsi di più alle nuove generazioni, avvicinarsi al calcio globale, questi i motivi del cambio, che comunque rimane sofferto e porterà, probabilmente un grande dirigente ad una squadra concorrente. 

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