Moby - La Juventus deve ripartire dagli errori di Barcellona. Niente drammi. Il coraggio di Allegri e i motivi della disfatta

Corrispondente "The Sun", autore di 9 libri. Autore e conduttore programma #Alvolante per AntennaSud. Vincitore Overtime Festival della Comunicazione del giornalismo e del premio Campione Odg Puglia
13.09.2017 02:06 di Alvise Cagnazzo Twitter:    vedi letture
Moby - La Juventus deve ripartire dagli errori di Barcellona. Niente drammi. Il coraggio di Allegri e i motivi della disfatta

Tre disimpegni errati, tre gol subiti. La Juventus riscopre l'Europa dopo aver passeggiato in campionato per tre partite consecutive, sbattendo contro un Barcellona meno spettacolare ma sicuramente piu' cinico e attento in difesa. Dopo il piu' classico dei domini sterili palesati in Champions League la Juventus non ha avuto la forza, fisica e psicologica, di reggere agli "strappi' di Messi.

 

Le assenze non sono un alibi, considerando la panchina lunga e la qualità dei giocatori schierati sin dal primo minuto da Allegri. Coraggioso nell'inserire Bentancur sin dal primo minuto, schierando la formazione bianconera con un 4-3-2-1. Il piu' classico degli schemi "ancelottiani". Il crollo e' per lo più' dovuto ad una carenza fisica, mostruosa, palesata nei secondi quarantacinque minuti. Il calcio spagnolo offre una maggiore capacità di corsa ed un ritmo invidiabile. 

 

I gol incassati dalla Juventus sono per lo più figli di scelte sbagliate e ripetente fulminee. Per vincere, al Camp Nou, si deve puntare sulle ripartenza, senza cincischiare troppo con il pallone fra i piedi. L'assenza di Howedes ha costretto il tecnico a sostituire con Sturaro l'infortunato De Sciglio, sino al trentesimo fra i migliori in campo assieme a Pjanic.

 

La partita con il Sassuolo dovrà donare nuove energie positive, consentendo alla Juventus di superare il primo vero contraccolpo psicologico dopo la batosta in Champions League. Lo scetticismo derivante dalla sconfitta e' comprensibile

ma non giustificabile. Non e' detto che perdendo la prima sfida non si possa vincere l'ultima...



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