Moby Dick - Ventura come Oronzo Canà. Un disastro annunciato

Corrispondente "The Sun", autore di 9 libri. Autore e conduttore programma #Alvolante per AntennaSud. Vincitore Overtime Festival della Comunicazione del giornalismo e del premio Campione Odg Puglia
15.11.2017 01:09 di  Alvise Cagnazzo  Twitter:    vedi letture
Moby Dick - Ventura come Oronzo Canà. Un disastro annunciato

Giampiero Ventura sembra Oronzo Canà. L’Italia crolla, una generazione azzurra non conoscerà i mondiali. Un disastro annunciato dal giorno della nomina di vertici federali senza esperienza calcistica di livello

Dopo Napoleone e Benito Mussolini anche Giampiero Ventura non riesce nell’impresa di conquistare la Russia. Fra un leader sfortunato con la gastrite ed un mimo da balcone, non poteva mancare il tecnico della libidine capace di destrutturare profondamente la nazionale italiana. Difficile fare peggio di Ventura, impossibile ripetere la vergognosa galoppata a bordo di un “pony” degli azzurri mischiati in maniera confusionaria dal ct negli ultimi centottanta minuti.

Le scelte di lasciar fuori Insigne, far giocare a cottimo Jorginho e tenere a bagnomaria El Sharaawy basterebbero a radere al suolo qualsiasi guarnizione, qualsiasi impalcatura pro Ventura. L’ex allenatore del Torino ha mostrato tutta la propria incapacità gestionale, lasciando a Buffon l’ingrato compito della prima intervista post disastro. A non consentire giustificazioni è la pochezza dell’avversario, la Svezia, abbarbicata dietro la linea di centrocampo con il solo Berg a fare a botte con tutta la retroguardia italiana.

L’idea di lanciare nella mischia Gabbiadini, uno scarto del Napoli di Sarri, a fronte dell’ennesima panchina di Insigne, leader indiscusso del sarrismo, testimonia l’assoluto distacco fra la realtà dei valori e quella dei meandri psicologici di un tecnico che nel periodo di maggior splendore di Berardi, smarritosi fra gli infortuni a Sassuolo, non esitò a cassarlo con un perentorio “non saprei dove metterlo nel mio 4-2-4”.

Il tracollo svedese è peró avvenuto con un 3-5-2 sinusoidale, per la gioia del redivivo Gabbiadini schierato qualche metro dietro ad Immobile e Florenzi, un terzino di spinta, schierato da mezz’ala...