Moby Dick - Quando il giornalismo si traveste da “tifo social”: si critica anche chi, come Allegri, raggiunge risultati che altri ritenevano impossibili

Corrispondente "The Sun", autore di 9 libri. Autore e conduttore programma #Alvolante per AntennaSud. Vincitore Overtime Festival della Comunicazione del giornalismo e del premio Campione Odg Puglia
27.12.2017 00:18 di  Alvise Cagnazzo  Twitter:    vedi letture
Moby Dick - Quando il giornalismo si traveste da “tifo social”: si critica anche chi, come Allegri, raggiunge risultati che altri ritenevano impossibili

Il dono della simpatia non sembra aver appaltato il territorio toscano. Liberi, irridenti e persino spigolosi se necessario, i toscani sono così, da sempre, almeno nel mondo del calcio. Che Massimiliano Allegri possa non essere simpatico è facile da comprendere perché non ha paura, e mai l’ha avuta, di far accomodare i mamma santissima del tifo in panchina, stravolgendo con ricami tattici formazioni apparentemente pronte ed apparecchiare sin dal mese di agosto. 

I suoi assiomi sono oramai noti, come le partenze a rilento delle sue squadre, subito torchiate fisicamente con allenamenti pesanti e non facilmente metabolizzabili in breve tempo. La scelta di dare precedenza al gruppo, favorendo il lento inserimento dei nuovi acquisti rappresenta il secondo capo d’accusa nei riguardi di un tecnico che, negli ultimi tre anni, ha ottenuto tre scudetti consecutivi. In un paese nel quale il diritto di parola è stato esteso anche a chi non sarebbe stato consentito di entrare nel bar del paese, ha convinto molti mezzi di comunicazione a cavalcare l’onda mediatica degli urlatori seriali, dei contestatori d’esperienza che fa polemica su tutto e tutti anche quando i risultati suggerirebbero ben più miti pensieri.



La civiltà social ha di fatto distrutto il senso critico-razionale degli organi di stampa tradizionali, offrendo una visione distorta della realtà. Douglas Costa, panchinaro di lusso in questo iniziale scorcio di stagione, ha esaltato il lavoro svolto da Allegri in allenamento, ringraziandolo per i miglioramenti tattici nella gestione della palla. Nel ribaltamenti dei ruoli al quale dovremmo oramai essere abituati, i calciatori invocati dai tifosi esaltano il tecnico toscano per il loro percorso di crescita personale. 

Allegri è il miglior tecnico italiano in circolazione, il preferito da una società come la Juventus che ama trattenere i tecnici e ruotare vorticosamente i giocatori per non interrompere mai il proprio ciclo vincente.