Moby Dick - Nessuno provi ad imitare la Signora. Errore Bonucci a parte, è il mercato migliore degli ultimi anni. Nessuno ha ancora compreso grandezza di CR7 nel sistema Juventus. 

Corrispondente "The Sun", autore di 9 libri. Autore e conduttore programma #Alvolante per AntennaSud. Vincitore Overtime Festival della Comunicazione del giornalismo e del premio Campione Odg Puglia
08.08.2018 01:40 di Alvise Cagnazzo Twitter:    vedi letture
Moby Dick - Nessuno provi ad imitare la Signora. Errore Bonucci a parte, è il mercato migliore degli ultimi anni. Nessuno ha ancora compreso grandezza di CR7 nel sistema Juventus. 

Fuori i mercanti dal tempio. Mancano pochi giorni ed il “tempio”, ovvero il campo, tornerà a recitare il ruolo di protagonista assoluto del prossimo campionato. La Juventus è potenzialmente pronta a decretare la fine delle ostilità nelle trattative. L’addio di Pjaca e l’imminente cessione di Sturaro dovrebbero chiudere definitivamente la sessione estiva delle negoziazioni per il club di Torino.

La scelta di acquistare Cristiano Ronaldo è forse la più felice delle intuizioni del presidente Andrea Agnelli. Investire poco più di cento milioni per un giocatore capace di segnare, aumentare gli sponsor e triplicare i ricavi è il premio per un “settennato” che ha ridisegnato gli equilibri europei del credito sportivo. La Juventus, quando investe, lo fa per un progetto e non per il senso edonistico della spesa compulsiva. 

Cancelo, Emre Can e Cristiano Ronaldo hanno aggiunto qualcosa in ogni reparto, donando nuova linfa ad una squadra sempre più giovane nel suo undici titolare. Gli addii di Asamoah, Lichsteiner e Buffon hanno liberato qualcosa come dodici milioni di euro di monte ingaggi, alleggerendo l’organico di tre pedine over trenta. Da Mandragora e Cerri, con zero minutaggio in maglia bianconera, la società ha recuperato trenta milioni, altri dodici in ventiquattro mesi per Favilli e ben 54 per Higuain, al netto di un amini plus valenza da sommare alla maxi operazione di scambio fra Caldara e Bonucci. 

La società è immersa in un percorso di crescita del fatturato lontano anni luce dal pensiero “mediano” delle inseguitrice. Napoli, Milan, Inter e Roma costruiscono le proprie squadre sulla base di schemi obsoleti, oramai datati e poco espansivi in termini commerciali. La grandezza e la forza della società bianconera è misurabile con l’operazione Cristiano Ronaldo, un po’ come aver pescato il jolly in un mazzo infinito di carte comuni...

 

 

 

CHI E' ALVISE CAGNAZZO - Alvise Cagnazzo (1987) è nato a Bergamo e vive a Bari. Giornalista, scrittore, autore e conduttore televisivo, è il più giovane vincitore del premio “Miglior giornalista di Puglia” sezione carta stampata -sport, istituito dall’Odg. È autore dei libri “Tutti zitti, parlano loro”, (2007), “Semplicemente Rafa” (2010) e, “Montero, l’ultimo Guerriero (2010) e, sempre per Bradipolibri, "Antonio Conte, l'ultimo gladiatore" (2011). Ha collaborato con Carlo Nesti. Ha condotto, per centosessantaquattro puntate, il programma televisivo “Parliamo di calcio”, in onda su Rtg Puglia in prima serata. Ha partecipato come opinionista tv a “Quelli che il calcio” su Rai 2 e “La giostra dei Gol” su Rai International. Ha collabarota con  Calcio2000, mensile nazionale e internazionale fondato da Marino Bartoletti, diffuso in trentadue paesi. Attualmente collabora con l tabloid "The Sun". Collabora con il giornale “Puglia”, fondato da Mario Gismondi, ex direttore del “Corriere dello Sport”. Collabora con “Il Riformista”. Editorialista per “Tuttojuve.com con la rubrica Moby Dick”. Conduce "#AlVolante" su Antenna Sud.  https://www.facebook.com/alvisecagnazzo.alvolante/