Moby Dick - La Juventus non può essere accusata di tutti i mali del mondo

In Italia si dice che quando gli acrobati cadono, per evitare al pubblico del circo la possibilità di comprende l’errore dell'artista, occorra fare entrare i clown. Da quando è Presidente dell’Inter, il giovane Zhang è forse incespicato sulla più grande delle bucce di banana trovate sul cammino verso la Pinetina. Nell’epoca della “Dittatura del Terzo Like” nella quale un piccolo spiffero può trasformarsi in uno Tsunami, il giovane rampollo cinese ha commesso il più marchiano degli errori possibili, attaccando il Governo del calcio semplicemente per non essere attaccato.

Il Parlamento italiano, grazie al supporto del comitato scinetifico nazionale, sta per emanare un decreto nel quale tutte le manifestazioni sportive saranno sospese per 30 giorni. Una misura così rigida da invitare tutti gli over 65 a rimanere in casa ed a non dare la mano alle persone. Nell’ottica di una tragedia sanitaria che rischia di trasformarsi in una violenta pandemia a livello mondiale, l’Inter dapprima rivendica la necessità di gridare al mondo la possibile alterazione del campionato con rinvii iniqui ed in un secondo momento, attraverso le parole colorite, oltre che poco adatte ad un momento così delicato, del proprio presidente, per poi ricordarsi e ricordare di come la salute pubblica venga prima di tutto. Rincarando la dose polemica attraverso una perniciosa considerazione secondo la quale “l’Inter avrebbe dovuto prima recuperare il match con la Sampdoria e soltanto dopo giocare contro la Juventus”.

Occorrerebbe essere coordinati, perlomeno nelle dichiarazioni, soprattutto a certe latitudini di classifica. Marotta, presente in ogni organo mediatico da almeno 72 ore, è riuscito nel giro di un rapido Amen a considerare come plausibile la data del 9/3 per il recupero del big match con la Juventus salvo poi fare dietrofront, negando la disponibilità dell’Inter. In una straordinaria manifestazione del doppio passo diplomatico, Marotta ha prima confermato e poi respinto una ipotesi al vaglio del Governo del calcio che vedeva molte società favorevoli allo slittamento di una giornata del campionato per consentire il recupero dei 5 incontri rinviati recentemente. 

Le offese gratuite rivolte al dottor Dal Pino da parte di Zhang sono uno dei momenti più bassi del senso etico e sportivo all’interno di un paese che soffre da 8 anni di un’ossessione verso la Juventus. Un senso di inferiorità immotivato a certe latitudini, considerando la gloria riconosciuta in Germania per il Bayern Monaco, in Francia per il Psg, in inghilterra per il Liverpool ed il Manchester City ed in Spagna con il Real Madrid ed il Barcellona. Accusare la Juventus lanciando una piccola pietra in uno stagno piuttosto paludoso è sicuramente folkloristico ma sicuramente poco premiante in un momento storico cucito attorno alla paura della diffusione del coronavirus. E siamo soltanto all’inzio del valzer delle polemiche...