Moby Dick - Juventus d’acciaio. Inizia a correre quando gli altri arrancano. Allegri ha costruito una squadra di lego, solida ed intercambiabile. Buffon para anche la vergogna

31.01.2018 01:43 di  Alvise Cagnazzo  Twitter:    vedi letture
Moby Dick - Juventus d’acciaio. Inizia a correre quando gli altri arrancano. Allegri ha costruito una squadra di lego, solida ed intercambiabile. Buffon para anche la vergogna

Parata la vergogna. L’ennesima esagerazione da Var ha il merito di riproporre la qualità eterna di Gianluigi Buffon. Su una azione molto simile a quella che ha animato le polemiche per il fallo di mano, involontario, di Koulibaly, la Juventus ha subito l’interpretazione meccanica di un regolamento non applicato alla lettera soltanto pochi giorni prima. 

Proprio quando sembrava sul punto di crollare, dopo aver faticosamente barcollato nella sfida di Verona contro il Chievo, la formazione bianconera ha mostrato una tenuta atletica ed una solidità difensiva fuori dal comune. Nel giro di valzer di sole settantadue ore, il “non gioco” che ha cadenzato la vittoria contro i veneti si è trasformato in una prestazione di straordinaria solidità. L’assedio dell’Atalanta nell’ultimo quarto d’ora non può cancellare un dominio territoriale totale. Fatto di strapotere fisico, con Khedira e Matuidi capaci di surclassare Freuler e De Roon, lasciando a Pjanic la gestione della manovra.



Nove vittorie consecutive, ruolino di marcia invidiabile per tutte le grandi formazioni europee, un solo gol subito nelle ultime quattordici gare. Basterebbero questi dati statistici per debellare il virus della “bellezza” impropriamente attribuito ad un gioco, quello del calcio, nel quale vince chi somma più punti e non smancerie. Gasperini ha scelto la corsa dei propri ragazzini terribili, togliendo Petagna e lanciando definitivamente Cornelius nel ruolo di ariete. 

Gomez ha ciccato il rigore decisivo, complice un monumentale Buffon, capace di festeggiare con l’ennesima prodezza dagli undici metri il suo quarantesimo compleanno. Il rinnovo sino al 2019 con la promessa di una Champions League da titolare è pronto, occorrerà solo valutare le scelte di Gigi. Per parare, in fondo, c’è sempre tempo...