Moby Dick - Il paradosso di un bilancio perfetto interpretato male. La Juventus è al centro del mirino, ma i cecchini sono miopi...

Corrispondente "The Sun", autore di 9 libri. Autore e conduttore programma #Alvolante per AntennaSud. Vincitore Overtime Festival della Comunicazione del giornalismo e del premio Campione Odg Puglia
06.03.2019 00:55 di  Alvise Cagnazzo  Twitter:    vedi letture
Moby Dick - Il paradosso di un bilancio perfetto interpretato male. La Juventus è al centro del mirino, ma i cecchini sono miopi...

Non possiede il meraviglioso appeal dei perdenti, la Juventus. Paperino è sempre stato il più amato dei personaggi targati Walt Disney, Topolino il più odiato. Il motivo è sapientemente spiegato dalla sindrome di Procuste, ovvero dall’idiosincrasia al successo altrui. L’interpretazione dei bilanci bianconeri è l’esempio più calzante.

L’indebitamento, fisiologico, per creare i presupposti di una ulteriore crescita societaria viene dunque interpretato come un fattore negativo a prescindere dalla propria struttura. Un errore madornale per chi, al netto di una conoscenza economica elementare, potrebbe e dovrebbe esaltare una società che cede nove giocatori per un totale di circa cento trenta milioni di euro. 



Così, interpretare un bilancio in forte perdita al 31/12/2018 come negativo senza considerare, circa quaranta giorni dopo, le cessioni a titolo definitivo di Sturaro, Cerri e Audero significa non voler considerare realmente la grande capacità manageriale di un club che ha obiettivi chiari in termini di crescita.

Questa caccia alle streghe non sembra destare effetti negativi sulle sorti di una gestione tecnica e finanziaria di primo livello. L’ingaggio di Ramsey a parametro zero, la cessione a peso d’oro delle riserve, l’aumento dei fondi dallo sponsor tecnico Adidas ed il prossimo ingresso del terzo sponsor sull’avambraccio consentirà di monetizzare ulteriormente il brand Juventus. Con buona pace dei detrattori da salotto...