Maxi-scambio indigesto, ma dopo CR7 tutto va bene: i bianconeri sono più forti di prima. Che ne sarà di Pjanic? Maldini, Zanetti, Totti: ne manca solo uno. Juve-Del Piero, la ferita è sempre aperta

Nasce a Bari il 23.02.1988 e di lì in poi vaga. Laurea in giurisprudenza, titolo di avvocato e dottorato di ricerca: tutto nel cassetto, per scrivere di calcio. Su TuttoMercatoWeb.com
07.08.2018 01:40 di  Ivan Cardia  Twitter:    vedi letture
Maxi-scambio indigesto, ma dopo CR7 tutto va bene: i bianconeri sono più forti di prima. Che ne sarà di Pjanic? Maldini, Zanetti, Totti: ne manca solo uno. Juve-Del Piero, la ferita è sempre aperta
TuttoJuve.com

Leonardo Bonucci dovrà redimersi sul campo. È stato lui a dirlo, è la pura verità: il calcio, ad agosto, sono trattative e chiacchiere. Lui, protagonista di entrambe, ha risposto in modo chiaro a quei tifosi che gli chiedevano delle scuse. DI giustificazioni, in fin dei conti, sono pieni i registri di classe delle elementari: non è quello che serve alla Juve in questo momento. Qualche spiegazione, quella magari sì. Non tanto per il ritorno: ci sono motivazioni di campo e altre personali, è abbastanza chiaro perché il calciatore e l’uomo Bonucci volessero tornare alla Juve e a Torino. Non è ancora chiaro, in realtà, perché sia andato via: le ruggini con Allegri, per la velocità con cui sono state ricomposte, non bastano a spiegarlo. Anche perché, di fatto, non sono mai state spiegate. Nasce il sospetto che lo screzio nello spogliatoio fosse avvenuto con qualcun altro? È tutta dietrologia, non serve a molto. A parlare sarà il campo. Nel frattempo, quello sì, Bonucci in conferenza stampa dovrà dire le parole giuste al momento giusto. Perché, come leggevate da queste parti una settimana fa, ci vorrà del tempo per tornare ad amarsi.

 

Tempo che servirà anche per mettere nella giusta luce l’operato della Juventus in questa estate di acquisti faraonici e grandi ritorni. Un mercato di rottura, rispetto alla propria storia e al recente passato. Un mercato che non può essere esaltato o sminuito di giorno in giorno. Ora che li Milan sembra la squadra più cool della Serie A, è difficile non criticare la Juve per un maxi-scambio che non sembra l’inno alla lungimiranza. Ma che si spiega senza troppe difficoltà, a livello economico e non solo, se si guarda al quadro generale. Prima la Juventus aveva Caldara e Higuain, ora ha Bonucci e Cristiano Ronaldo. Più Perin, Cancelo ed Emre Can. Tra qualche anno, magari, Caldara sarà il miglior difensore d’Italia; per ora, è difficile negare che la Juve di oggi sia più forte di quella di prima. E che non c’è bisogno del solo bilancio (che di questo maxi-scambio aveva necessità per respirare) al fine di spiegare come si è mossa.

 

Portato Ronaldo in Italia, in sintesi, tutto il resto va bene. Deve andare bene. Bisogna partire sempre da questa premessa. Perché l’estate 2018 sarà ricordata come quella dell’arrivo di CR7 in Serie A, su questo non ci si può sbagliare. E tra qualche anno tutto il resto sembrerà brusio di sottofondo nella storia del calcio. L’altro risvolto dell’arrivo di Ronaldo, e qui arriviamo all’attualità, è che tutti vogliono rimanere alla Juventus. In questo momento, la corte di Allegri è quella a cui puntare: i messaggi in direzione Champions League sono abbastanza chiari, fin troppo evidenti. Vorrà rimanere anche Miralem Pjanic? Mormora di sì, ma qui i segnali sono contraddittori. Il bosniaco aveva trovato un accordo di massima con il rinnovo tramite il suo vecchio agente, poi ha cambiato procura, si è affidato a Fali Ramadani, e ha rimesso tutto in discussione. È una verità non scritta e da dire sottovoce: il calciatore che cambia agente in genere vuole andare via. D’altra parte, salutare nell’anno in cui è arrivato CR7 non sembra la migliore idea, e infatti i messaggi che manda Pjanic sono per la permanenza. Chi avrà ragione? Il rischio che parta un domino di centrocampisti a livello globale è concreto, magari proprio da Pjanic. Il Chelsea è scomparso dai radar e il mercato della Premier League chiude tra due giorni, ragion per cui o Blues (e il Manchester United) affondano all’ultimo, o potrebbe essere solo Spagna. Dove? Il Real, se vendesse Modric, busserebbe con decisione alla porta della Juve. Che, per la cronaca, Modric lo incasserebbe volentieri, ma a quel punto si andrebbe troppo in là con gli anni. Le alternative? Paul Pogba che sta facendo di tutto per lasciare il Manchester United, più di Sergej Milinkovic-Savic che alla fine rischia di rimanere alla Lazio. Attenzione, anche, a novità in difesa: chi ha seguito gli allenamenti di Allegri assicura che sta pensando a una sorta di 3-4-3 come nuovo modulo base. Mancherebbe un altro difensore, a quel punto. Magari un grosso calibro. Non ci sorprenderemmo di nulla, perché la Juve ha portato Cristiano Ronaldo in Italia. E quello resta punto di partenza, ma anche di ritorno, di qualsiasi ragionamento si voglia fare sul mercato bianconero in questa sessione di mercato.

 

Postilla su un tema che non è di mercato ma in fin dei conti torna sempre attuale. Paolo Maldini torna al Milan, nelle prossime riunioni di Lega potrebbe rivedersi con Javier Zanetti come rappresentante dell’Inter, o Francesco Totti della Roma. Chi lo sa. Quel che è certo è che non potrà incontrare Alessandro Del Piero come rappresentante della Juventus. In un momento in cui le bandiere tornano a casa, e le società mettono in vetrina il campione più rappresentativo del proprio passato (alla presentazione del calendario Antognoni rappresentava la Fiorentina, Conti il Cagliari), fa un po’ male pensare che solo alla Juve la casella del cuore, in dirigenza, sia lasciata vuota. O almeno, con un grosso pezzo libero.