LA LANTERNA VERDE - SONO IL SIGNOR WOLF E RISOLVO PROBLEMI…
Avete presente Pulp Fiction e la famosa battuta del Signor Wolf, alia Harvey Keitel? Beh, spero di sì (il film è un capolavoro assoluto, il miglior lavoro di Quentin Tarantino). Per chi non la ricordasse, basta leggere il titolo dell’editoriale… Gusti cinefili a parte, la frase in questione ben si adatta ad Alvaro Morata. Lo spagnolo, da quando è tornato a Torino, sta risolvendo tutti i problemi della Vecchia Signora, ancora embrionale, di Pirlo. L’ex Atletico Madrid è il Signor Wolf bianconero. Anche in terra ungherese, laddove è stato creato il cubo di Rubik, Morata ha fatto la differenza. La sua doppietta ha chiuso la pratica e ha permesso a Pirlo di tirare un lungo sospiro di sollievo. La prima rete (la quinta stagionale) arrivata, come sempre, dopo il check del VAR su un possibile fuorigioco. Per fortuna, gol convalidato e chiaro “Ti amo” dello spagnolo all’indirizzo della compagna via telecamera… La seconda da killer vero…
Ma perché Morata è così decisivo in maglia bianconera? Semplice. Oltre ad essere un attaccante completo capace di segnare in qualsiasi modo, è anche ottimamente supportato da compagni. Anche CR7, solitamente non incline ad esaltare gli altri che giocano con lui, lo rispetta e stima particolarmente. I due si cercano e si trovano. Un lusso per Pirlo che, con quei due là davanti, sa che qualcosa di buono può sempre accadere. Inoltre, i vari Chiesa e Cuadrado sono sempre pronti a trovarlo in profondità e, meglio sottolinearlo, Morata sa come attaccare la profondità.
Onestamente era da tanto tempo che la Juventus non aveva un centravanti simile. Per restare ai tempi recenti, Higuain era fortissimo ma gravitava in altre zone mentre Mandzukic aveva caratteristiche da boa d’area di rigore. Morata, invece, è un ghepardo pronto a scattare in qualsiasi momento che, quando c’è da usare il fisico, non si tira mai indietro…
Insomma, la Vecchia Signora torna dall’Ungheria con tre punti pesantissimi. Il vantaggio sulle inseguitrici (Dinamo Kiev e Ferencvaros) è di cinque punti. Una classifica confortante che garantisce serenità soprattutto a Pirlo che ora può concentrarsi sui problemi tra i confini nazionali.
Ma c’è altro per cui sorridere: Arthur. Vero, il Ferencvaros ha mostrato limiti evidenti ma l’ex Barcellona ha, finalmente, mostrato di poter essere utile (anche se ha giocato solo un tempo).
Non ha grande dinamicità, eppure sa gestire il ritmo con grande eleganza. Sa quando accelerare e quando, invece, bisogna rifiatare. In una squadra sbilanciata in attacco, un metronomo come il brasiliano è importante. La sensazione è che abbia bisogno di giocare con continuità per trovare la miglior condizione (e Pirlo l’aveva detto). Se Arthur salirà di colpi, la Juventus migliorerà sensibilmente a livello di equilibrio tattico.
Doveroso un accenno al Capitano. Chiellini è tornato e ci ha messo, tanto per cambiare, quella grinta che l’ha contraddistinto per tutta la sua carriera. Non può essere un caso che, con lui in campo, la difesa sia meno ballerina. Domenica è in programma la trasferta sul campo della Lazio. Poter contare anche sul Capitano è rassicurante. Comunque sia, se dovessero esserci problemi, Pirlo può sempre contare sul Signor Wolf, alias Alvaro Morata…
E Dybala? Gol fortunato ma bello vederlo sorridere. Gli serve solo tempo e serenità… E’ un campione, lo dimostrerà ancora…