LA LANTERNA VERDE - MARCHISIO, UN (EMRE) CAN CHE SI MORDE LA CORDA… BUFFON, CHE SI FA PER IL RECORD? AGNELLI HA RAGIONE!

18.01.2018 00:05 di Fabrizio Ponciroli  Twitter:    vedi letture
LA LANTERNA VERDE - MARCHISIO, UN (EMRE) CAN CHE SI MORDE LA CORDA… BUFFON, CHE SI FA PER IL RECORD? AGNELLI HA RAGIONE!
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Coppa Italia, 64esimi… E’ il 19 agosto del 2006. La Juventus, alle prese con un disastro epocale (ripartirà dalla Serie B), fa visita al Martina. All’84’, l’allora tecnico bianconero Deschamps, sul risultato di 3-0 per la Vecchia Signora, manda in campo, al posto di Paro, un giovane e scanzonato ragazzino di nome Claudio Marchisio. Di fatto è la sua prima gara tra i professionisti. La prima di quasi 400 gare con la casacca bianconera… Dopo 10 stagioni e mezza trascorse a Torino, sponda Juventus (senza contare le giovanili), il Principino è diventato un caso. Complici un paio di infortuni seri, quello che è sempre stato visto come il naturale erede di Del Piero prima e Buffon dopo, ossia il “capitano” che tutti sognano, quello che profuma di bandiera, sembra essere un pesce fuor d’acqua in un ambiente che conosce sin dai suoi primi vagiti calcistici. A centrocampo sono in tanti e, dopo diversi anni da protagonista, Marchisio è “la seconda scelta”. Per un Principino non è facile da accettare. E se, come pare, in estate arriverà anche Emre Can, l’affollamento a centrocampo sarà insostenibile per uno, come Marchisio, abituato a dimostrare il proprio valore con i fatti, più che con le parole. Emre Can è nato circa otto anni dopo Claudio Marchisio. Curiosamente sono entrambi di gennaio. Il tedesco è più giovane, ha voglia di imporsi, è seguito, da tempo, dalla dirigenza bianconera. Insomma, Emre Can piace tanto… E Marchisio? Domani festeggerà le 32 primavere.

Ha tanti chilometri sulle gambe, i legamenti l’hanno abbandonato più di una volta e, a trofei, non è affatto messo male… Che sia venuto il momento di voltare pagina? Pirlo si è regalato un paradiso calcistico in MLS, che farà il Principino? Vederlo con una maglia diversa da quella bianconera assomiglia tanto ad una bestemmia. I tifosi, quelli che adorano le bandiere e ricordano chi è stato e chi è Claudio Marchisio, non vogliono che faccia le valigie. Siamo ad un bivio: o trova spazio o se ne va. Non c’è altra soluzione. Un Principino non può restare in disparte, neanche alla Juventus…
Visto che il mercato bianconero è decisamente tranquillo (come era lecito attendersi), meglio disquisire di altro. Il sommo Gigi si è messo a fare i conti con la calcolatrice e ha scoperto che, ormai, il record di presenze assolute in Serie A (647), attualmente nelle mani di Paolo Maldini non è più un traguardo raggiungibile durante il campionato in corso. Un motivo in più per continuare anche il prossimo anno? Dopo aver perso l’ultimo Mondiale della carriera, è accettabile per uno della sua levatura non portarsi a casa questo ambito traguardo? Post ai naviganti: con o senza record di presenze in Serie A, Buffon resta il più grande portiere di sempre, anche senza quella maledetta Champions League… Poi, se dovesse andare avanti, tutti felici e via di record…
Chiudo con il numero uno bianconero: Andrea Agnelli. L’ossessione di imporsi a livello internazionale è sempre più visibile nei suoi occhi. La Juventus è una società sana, forte, viva. E’ chiaro a tutti che, alzando quella maledetta Champions League, la stessa che sogna Buffon da anni, si coronerebbe un lavoro eccezionale. Prima o poi capiterà, è nel destino dei grandissimi club… Agnelli pare stanco di aspettare, in realtà lo sono un po’ tutti ma, purtroppo, quella maledetta Champions League non è così facile da conquistare. Ma, si sa, i sogni più grandi sono quelli che, una volta raggiunti, valgono un’intera esistenza… Quindi, ben venga l’ossessione di Agnelli…