LA LANTERNA VERDE - JUVE, CARATTERE DA CHAMPIONS… CR7 E LE LACRIME SPECIALI! AMICO FRITZ, MA CHE HAI FATTO?

20.09.2018 00:05 di Fabrizio Ponciroli  Twitter:    vedi letture
LA LANTERNA VERDE - JUVE, CARATTERE DA CHAMPIONS… CR7 E LE LACRIME SPECIALI! AMICO FRITZ, MA CHE HAI FATTO?

L’esordio, in Champions League, di Cristiano Ronaldo con la casacca bianconera è durato 29’. L’arbitro Brych è entrato nella storia del calcio: è il primo a sventolare un cartellino rosso davanti all’alieno. In 154 gare ufficiali nella coppa dalle grandi orecchie disputate dal cinque volte Pallone d’Oro, non era mai accaduto. Il portoghese, nel momento in cui Brych gli mostra quel tagliandino di colore rosso acceso, è incredulo. Aveva immaginato la sua “prima” con la Juventus in maniera decisamente diversa e, invece, complice l’assenza del VAR, è costretto a lasciare, anzitempo, il campo. Esce in lacrime, si sente derubato della possibilità di essere subito grande protagonista nella sua coppa… Che dire? Una tiratina (forse) di capelli vale un rosso? Con il VAR mai e poi mai l’arbitro Brych avrebbe “ascoltato” l’addizionale Fritz, l’uomo che, per quattro volte, ha confermato che la spettinata di CR7 ai danni di Murillo era da espulsione. Un tedesco tutto d’un pezzo, l’amico Fritz. Uno che è abituato ad essere imperturbabile ma che, probabilmente, non ha capito che il calcio è uno sport di contatti e che, nel caso specifico, non c’è nulla che possa, anche minimamente, far pensare ad un cartellino rosso. Per fortuna, con il VAR (sempre fedele alla tecnologia), tutti gli amici Fritz del globo non avranno più potere decisionale… Ma, in Champions League, il torneo calcistico più prestigioso e ricco del mondo, il VAR, al momento, non c’è e, quindi, CR7 è stato espulso per un gesto che, esagerando, avrebbe potuto essere punito con uncartellino giallo… Le lacrime di CR7 hanno fatto il giro del mondo calcistico. Messi si è presentato con una tripletta, Cristiano con un rosso. Eppure, quelle lacrime, si trasformeranno, presto, inlinfa vitale per la Juventus. Tornerà ancor più forte, determinato, cattivo (sportivamente parlando). I campionissimi sono tali perché sanno rialzarsi quando vengono mandati al tappeto… E CR7 è un campionissimo. L’ho osservato, con attenzione, nella sfida col Sassuolo. Si sente in dovere di aiutare la Juventus a diventare ancor più grande. Adora essere coccolato dal popolo bianconero, farebbe tutto per i suoi nuovi tifosi. L’ho visto disperarsi per i due gol che si è divorato contro i neroverdi, l’ho visto felice di vedere la sua gente festeggiare, insieme a lui, i primi gol in bianconero. Da grandissimo campione quale è, sa che, tuttavia, è stato chiamato a Torino per la Champions… Il pianto è per aver tradito la fiducia della sua gente ma non è così… Godiamoci quelle lacrime perché dimostrano quando il portoghese tenga alla Juventus. Sono onorato di poter vedere CR7 con la maglia bianconera e, dopo questa folle espulsione, lo sento ancor più bianconero… Io starò con CR7, sempre e comunque…

Poi c’è la partita… Che dire? La Juventus ha un carattere da Champions League. Al Mestalla, senza il proprio faro, gli uomini di Allegri non hanno perso minimamente la testa. Brych, forse condizionato dal rosso a Cristiano Ronaldo, fischia tutto e forse anche più di tutto. La Juventus si porta a casa due rigori che l’alchimista Pjanic trasforma con freddezza glaciale, nonostante, l’avversario tra i pali del Valencia, sia il vecchio amico Neto… Il Valencia ha avuto una grande occasione: battere la Juventus ma l’ha sprecata o, meglio, i bianconeri non gli hanno permesso, mai, di sfruttare la superiorità numerica. Una prova di forza, da parte della banda di Allegri, che la dice lunga sulla reale forza, tecnica e mentale, della Juventus (unico neo: l’uscita dal campo di Douglas Costa, sicuramente in un momento particolarmente difficile). Tre punti che valgono oro. Tre punti arrivati in una serata che avrebbe potuto trasformarsi in un incubo e che, invece, ha confermato, ancora una volta, come la Vecchia Signora, quest’anno, si sentainvincibile. Neppure Brych e l’amico Fritz l’hanno fermata. Mi viene da piangere, di gioia…