LA LANTERNA VERDE - DAL “CASO DYBALA” AL CASO “DYBALA-CR7 INSIEME”… E POI C’E’ BERNA!

04.10.2018 07:39 di  Fabrizio Ponciroli  Twitter:    vedi letture
LA LANTERNA VERDE - DAL “CASO DYBALA” AL CASO “DYBALA-CR7 INSIEME”… E POI C’E’ BERNA!

Me l’aspettavo… A RMC Sport, la sera della tripletta di Dybala, mi sono permesso di lanciare l’allarme: “Vedrai che ora si comincerà a discutere sul fatto che, con Cristiano Ronaldo in campo, Dybala non segna…”. Puntualmente, il tormentone sta prendendo piede. Il calcio, e le disquisizioni che ne conseguono, sono meravigliose. Solo qualche giorno fa, non mesi per intenderci, Dybala era un caso. Il campioncino si era perso per strada, non era più indispensabile, tanto che si parlava, con insistenza, di un suo prossimo addio. La Joya non era da Juventus, inutile puntare su di lui. Bene, il panorama è cambiato e anche drasticamente. La tripletta in Champions League, impresa che ha rievocato i capolavori europei di gente come Pippo Inzaghi, Del Piero e Vidal, ha riportato la Joya al centro del progetto. L’argentino si è ripreso il suo status di campioncino, il “caso è stato archiviato”. Tutti contenti? No, perché ora c’è un nuovo, annoso, problema: Dybala, con Cristiano Ronaldo in campo, non incide come potrebbe. “L’alieno si prende tutti i tiri, per Paulo non c’è modo di segnare”. Siamo di fronte ad un dilemma: possono coesistere insieme? Tanti anni fa, un grande maestro di calcio come Boskov, durante un’intervista con il sottoscritto (allora pivello sbarbato), mi aveva sorpreso, sdoganando un dogma: “Igrandi giocatori trovano sempre il modo di giocare insieme…”. Una “verità calcistica” che ha ancora ragion d’essere, anche se il calcio si è evoluto. Non c’è nessun dubbio: Cristiano Ronaldo può giocare con Dybala e viceversa, il problema è a chi dare le restanti nove maglie da titolare. Il portoghese è un accentratore, non ci sono dubbi, ma chi l’ha detto che questa caratteristica sia un male. Più “attenzione” su CR7, significa più libertà per gli altri. Dybala deve imparare a capire i movimenti del portoghese e approfittare di ogni situazione.

Chiaramente, senza CR7 in campo, si sente più partecipe ma, un campione come lui, deve imparare, e in fretta, a brillare in ogni condizione, senza riserve.
Ho sempre creduto in Dybala, anche quando sembrava un oggetto misterioso, e sono certo che farà grandissime cose anche con CR7 al fianco. Poi, ricordo a tutti, che Allegri è il migliore nella gestione del suo patrimonio calcistico. Saprà come far rendere al top i suoi due assi. Le discussioni stanno a zero, non c’è nessun problema di convivenza. Diciamo che i due stanno imparando a conoscersi per trovare la miglior intesa in campo. Tempo, è solo una questione di tempo…
A proposito di tempo, è arrivato il momento del Berna. L’ho criticato tante volte ai tempi di Firenze. Mi sembrava tanto elegante quanto schiavo della sua innegabile bellezza estetica. Ora vedo un giocatore maturo, vero, importante. Uno da Juventus insomma… Sono felicissimo anche in ottica Nazionale (uno così può aiutarci ad uscire dalla melma) ma lo sono anche più perché Bernardeschi sta facendo la differenza con la casacca della Juventus, e non solo in Serie A. Anche in Champions League, il ragazzo si fa rispettare. E, quindi, mi chiedo: si può lasciare fuori uno così? Non si dovrebbe ma poi mi ricordo che c’è anche Mandzukic, un altro che dovrebbe giocare sempre (il vero gladiatore bianconero non sta in panchina a guardare gli altri) e, tra poco, un certo Douglas Costa tornerà a disposizione, voglioso di riconquistare il suo spazio all’interno del gruppo. Una volta i Galacticos erano quelli di Madrid, oggi ho l’impressione che indossino la casacca bianconera. Poi c’è sempre il diktat che mi aveva suggerito Boskov: i grandi giocatori trovano sempre il modo di giocare insieme…