LA LANTERNA VERDE - Allegri un allenatore vero, Chiesa un fenomeno vero, Bernardeschi un mistero vero…

30.09.2021 00:05 di  Fabrizio Ponciroli  Twitter:    vedi letture
LA LANTERNA VERDE - Allegri un allenatore vero, Chiesa un fenomeno vero, Bernardeschi un mistero vero…

Finita… Juventus-Chelsea termina con la vittoria dei bianconeri. L’incerottata Vecchia Signora ha mandato al tappeto il corazzato Chelsea Campione d’Europa. Forse meglio riscriverlo: la Juventus bistrattata di questo inizio di stagione ha superato gli spumeggianti Blues del gigante Lukaku. Bello, bellissimo e, soprattutto, vero. Cosa resta dopo questa sfida? Innanzitutto, la conferma che Allegri è un allenatore vero, di quelli che sanno “leggere le partite”. Chi crede che sia un giocoso venditore di fumo dovrebbe cancellarsi dal mondo social o smettere di fare commenti su Max. Allegri ha capito come affrontare il Chelsea. Si è adattato alla squadra di Tuchel, anche in corso partita. Si è giocato l’allegrata Bernardeschi e ha liberato Chiesa, permettendogli di scatenarsi in campo aperto. La Juventus si è difesa e, come ha detto spesse volte il NOSTRO allenatore, sapersi difendere bene è un’arte. E, finalmente, la fase difensiva ha funzionato alla perfezione, anche senza il santone Chiellini…
E poi? Poi Federico Chiesa… Quanto mi sono sbagliato su questo ragazzo. Credevo non avesse la personalità per indossare la maglia bianconera. Mi sono sbagliato e anche in maniera eclatante. Chiesa è un fenomeno e da quando il marziano ha cambiato indirizzo, è diventato ancor più responsabilizzato.

Quando parte con la palla tra i piedi è un’iradiddio (l’ho scritto corretto?). Ha fatto un paio di accelerazioni da batticuore e, nell’occasione del gol, ha mostrato di avere una qualità immensa. Che bel giocatore, che grande acquisto. E’ lui l’anima di questa Juventus (insieme a de Ligt). Impossibile farne a meno, doveroso metterlo nelle migliori condizioni per farlo rendere al massimo…
E arriviamo al caso Bernardeschi. Sono sincero, fatico a giudicarlo da falso nueve, esattamente come ho sempre avuto difficoltà ad inquadrarlo da esterno alto o da centrocampista interno. Non so, davvero, non so… Ci sono momenti in cui ho la sensazione che sia un campione, altre che mi chiedo perché sia alla Juventus. E’ un mistero, di quelli irrisolti come il triangolo delle Bermuda o la Mary Celeste (sono appassionati, si nota?).
Non credo che capirò mai se Bernardeschi sia un giocatore di valore o un giocatore scarso. Forse, il trucco, sta nell’accettarlo per quello che è, ovvero un mistero…
Quello che so è che la bella vittoria ai danni del Chelsea ha preoccupato tanti tifosi italiani. La Juventus non è ancora perfetta, non ha una super rosa ma ha un grandissimo allenatore che sta cominciando a capire come renderla migliore. Sabato c’è il Derby della Mole. Un altro test per crescere e mettere paura a chi, solo qualche giorno fa, dava la Vecchia Signora già morta e spolta. #finoallafine non è solo un hashtag, è la filosofia di vita di chi ha il cuore bianconero…